Calo del desiderio dopo intenso pseriodo di attività sessuale.
Pregiatissimi consulenti,
Vorrei profittare di questo spazio e servizio gentilmente offerto per porvi una domanda: è possibile avere un calo di desiderio verso la persona(in questo caso la mia compagna, ma nn è la mia fidanzata..) con la quale ho avuto un lungo (4-5 mesi) ed intenso periodo di attività sessuale?senza mai avere un calo? Io stò frequentando questa ragazza e dopo che con la stessa ho avuto un intenso periodo di attività sessuale (ci vedavamo almeno 4 volte a settimana nei quali facevamo molte ore di sesso vista l'intensa passione avvertita da entrambi), Poi dopo il mese di agosto, dove i nostri giorni insieme si sono fatti ancora + intensi vista la possibilità anche di dormire insieme, oggi è circa una settimana (tornati dalle vacanze) che avverto un calo di desiderio sessuale, nel senso che faccio fatica a fare sesso con lei e mi sento come se il mio fisico fosse stanco, infatti anche se raggiungo l'erezione (questa non è + come prima) e si esaurisce all'atto di inziare la penetrazione...diversamente la notte quando sono senza di lei mi capita di avere delle intense erezioni, che addirittura mi svegliano. Inoltre la difficolà a fare l'amore con lei è maggiore nella classica posizione (io sopra lei sotto...) invece va bene se io resto sotto di lei. La mia domanda: è possibile dopo un inteso periodo di sesso avere di questi disturbi? (alla luce del fatto che io non ho mai avuto di questi prima---ho 33 anni) Grazie mille e un saluto a tutti!
Vorrei profittare di questo spazio e servizio gentilmente offerto per porvi una domanda: è possibile avere un calo di desiderio verso la persona(in questo caso la mia compagna, ma nn è la mia fidanzata..) con la quale ho avuto un lungo (4-5 mesi) ed intenso periodo di attività sessuale?senza mai avere un calo? Io stò frequentando questa ragazza e dopo che con la stessa ho avuto un intenso periodo di attività sessuale (ci vedavamo almeno 4 volte a settimana nei quali facevamo molte ore di sesso vista l'intensa passione avvertita da entrambi), Poi dopo il mese di agosto, dove i nostri giorni insieme si sono fatti ancora + intensi vista la possibilità anche di dormire insieme, oggi è circa una settimana (tornati dalle vacanze) che avverto un calo di desiderio sessuale, nel senso che faccio fatica a fare sesso con lei e mi sento come se il mio fisico fosse stanco, infatti anche se raggiungo l'erezione (questa non è + come prima) e si esaurisce all'atto di inziare la penetrazione...diversamente la notte quando sono senza di lei mi capita di avere delle intense erezioni, che addirittura mi svegliano. Inoltre la difficolà a fare l'amore con lei è maggiore nella classica posizione (io sopra lei sotto...) invece va bene se io resto sotto di lei. La mia domanda: è possibile dopo un inteso periodo di sesso avere di questi disturbi? (alla luce del fatto che io non ho mai avuto di questi prima---ho 33 anni) Grazie mille e un saluto a tutti!
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Caro Utente,le cartucce non si esauriscono mai...ma e' anche vero che un rapporto e' spesso caratterizzato da un periodo di acuzie,seguito da un equilibrato plateau.Non e' corretto pensare ad un "atletismo sessuale" che,inevitabilmente,finisce per porre dei paletti e dei freni alla spontaenita' dell'eccitazione sessuale.Consideri l'opportunita' di una visita andrologica,considerato che,ormai,non e' piu' un ragazzo ed altri sono gli obiettivi prioritari che danno una valenza al vissuto sessuale.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
aro lettore,
l'uomo non è una "macchina" e può avere momenti di attività brillante ed altri meno.
Come per le automobili, se il problema persistesse, allora sarebbe il caso di portare la macchina dal meccanico.....
Una visita specialistica sarebbe ideale
cari saluti
l'uomo non è una "macchina" e può avere momenti di attività brillante ed altri meno.
Come per le automobili, se il problema persistesse, allora sarebbe il caso di portare la macchina dal meccanico.....
Una visita specialistica sarebbe ideale
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Gent.mi Dottori,
Vi ringrazio per i vostri responsi....certamente (considerata la mia natura apprensiva) terrò sotto controllo tali sintomi...Tuttavia, io personalmente mi sento bene, e non manca la voglia di fare l'amore considerando che gli incontri con la lei avvengono abbastanza frequenti(4-5 a settimana)e solo che mi mancano le mie precedenti performance(senza pretese...) e invece adesso che magari ho delle prestazioni meno soddisfacenti, mi lamento e non mi riconosco +..In ogni caso vorrei aggiungere alcuni particolari e magari potreste poi Voi almeno indicarmi se il disturbo, possa trovare una soluzione più attinente ad una indagine di tipo psicologica che organica(non avverto ne dolori, ne disturbi prettamente all'organo e spesso sia nella notte che al mattino ho delle erezioni soddisfacenti). C'è da precisare che la relazione che da 5 mesi ho intrapreso con questa ragazza(a cui ornmai sono legato anche affettivamente) è di tipo clandestina nel senso che lei è ufficialmente fidanzata da ben 8 anni....e quindi i nostri incontri ma soprattutto il nostro rapporto è condizionato e non poco.Insomma io avverto un disagio interno ogni volta che lei vede il suo ragazzo (nel fine settimana) quando invece vorrei esserci io con lei e il solo pensiero che possa fare con lui ....mi fa star male..poi il lunedi si ricomincia (collaboriamo insieme) e tutto passa fino al prossimo week end ....Ora ciò che voglio meglio precisare è che questa situazione si potrae da quando ci siamo conosciuti ed è come se all'inizio io avevo preso questa situazione alla leggera(mai immagginandomi che l tale storia potesse potrarsi sin qui...o meglio che pian piano me ne sarei innamorato...) x me doveva essere solo un avventura e finchè andava così, mi sentivo un vero leone...anzi. Ma col passare del tempo facevo e faccio sempre + fatica a portare avanti questa situazione di condivisione e mi ritrovo oggi in sospeso tra prendere una decisone drastica oppure portare ancora pazienza nella speranza che un giorno (nonmolto lontano ovvimante..) sarà solo mia. Voglio precisare che il primo episodio di disturbo che ho avvertito è andato a coincidere con la fine di alcuni giorni (meravigliosamente trascorsi con lei in vacanza...) e dove siamo stati benissimo...ed invece tutto ad un tratto quando ci siamo salutati mi sono ritrovato di nuovo di fronte quellla triste realtà di doverla codividere con lui. Inoltre mi ritrovo a dover preparare un esame importantissimo per la mia carriera....e difatti mi sono proposto di rinviare la decisone con lei al termine del mio esame...ORA TUTTA QUESTA INCASINATA STORIA PUò AVER GENERATO IN ME UN CONTINU ACCUMULO DI UMORI NEGATIVI TANTO DA NON FARMI VIVERE + CON LEI UN RAPPORTO SPENSIERATO COME PRIMA? (QUANDO NON NE ERO ANCORA INNAMORATO) TUTTI QUESTI PENSIERI POSSONO INCIDERE ANCHE A LIVELLO SUBCONSCIO (NEL SENSO CHE IO LA VORREI NONOSTANTE TUTTO...) INCIDENDO SUL MIO STATO DI SALUTE PSICOLOGICA E QUINDI QUELLO SESSUALE? ANCHE PERCHè IL PENSIERO DI DOVERLO FARE COPN UN ALTRA DONNA NON MI DISPIACEREBBE AFFATTO...GRAZIE SPERO IN UNA VOSTRA RISPOSTA RAPIDA E CONGRUA COME SEMPRE..!!CORDIALI SALUTI.
Vi ringrazio per i vostri responsi....certamente (considerata la mia natura apprensiva) terrò sotto controllo tali sintomi...Tuttavia, io personalmente mi sento bene, e non manca la voglia di fare l'amore considerando che gli incontri con la lei avvengono abbastanza frequenti(4-5 a settimana)e solo che mi mancano le mie precedenti performance(senza pretese...) e invece adesso che magari ho delle prestazioni meno soddisfacenti, mi lamento e non mi riconosco +..In ogni caso vorrei aggiungere alcuni particolari e magari potreste poi Voi almeno indicarmi se il disturbo, possa trovare una soluzione più attinente ad una indagine di tipo psicologica che organica(non avverto ne dolori, ne disturbi prettamente all'organo e spesso sia nella notte che al mattino ho delle erezioni soddisfacenti). C'è da precisare che la relazione che da 5 mesi ho intrapreso con questa ragazza(a cui ornmai sono legato anche affettivamente) è di tipo clandestina nel senso che lei è ufficialmente fidanzata da ben 8 anni....e quindi i nostri incontri ma soprattutto il nostro rapporto è condizionato e non poco.Insomma io avverto un disagio interno ogni volta che lei vede il suo ragazzo (nel fine settimana) quando invece vorrei esserci io con lei e il solo pensiero che possa fare con lui ....mi fa star male..poi il lunedi si ricomincia (collaboriamo insieme) e tutto passa fino al prossimo week end ....Ora ciò che voglio meglio precisare è che questa situazione si potrae da quando ci siamo conosciuti ed è come se all'inizio io avevo preso questa situazione alla leggera(mai immagginandomi che l tale storia potesse potrarsi sin qui...o meglio che pian piano me ne sarei innamorato...) x me doveva essere solo un avventura e finchè andava così, mi sentivo un vero leone...anzi. Ma col passare del tempo facevo e faccio sempre + fatica a portare avanti questa situazione di condivisione e mi ritrovo oggi in sospeso tra prendere una decisone drastica oppure portare ancora pazienza nella speranza che un giorno (nonmolto lontano ovvimante..) sarà solo mia. Voglio precisare che il primo episodio di disturbo che ho avvertito è andato a coincidere con la fine di alcuni giorni (meravigliosamente trascorsi con lei in vacanza...) e dove siamo stati benissimo...ed invece tutto ad un tratto quando ci siamo salutati mi sono ritrovato di nuovo di fronte quellla triste realtà di doverla codividere con lui. Inoltre mi ritrovo a dover preparare un esame importantissimo per la mia carriera....e difatti mi sono proposto di rinviare la decisone con lei al termine del mio esame...ORA TUTTA QUESTA INCASINATA STORIA PUò AVER GENERATO IN ME UN CONTINU ACCUMULO DI UMORI NEGATIVI TANTO DA NON FARMI VIVERE + CON LEI UN RAPPORTO SPENSIERATO COME PRIMA? (QUANDO NON NE ERO ANCORA INNAMORATO) TUTTI QUESTI PENSIERI POSSONO INCIDERE ANCHE A LIVELLO SUBCONSCIO (NEL SENSO CHE IO LA VORREI NONOSTANTE TUTTO...) INCIDENDO SUL MIO STATO DI SALUTE PSICOLOGICA E QUINDI QUELLO SESSUALE? ANCHE PERCHè IL PENSIERO DI DOVERLO FARE COPN UN ALTRA DONNA NON MI DISPIACEREBBE AFFATTO...GRAZIE SPERO IN UNA VOSTRA RISPOSTA RAPIDA E CONGRUA COME SEMPRE..!!CORDIALI SALUTI.
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...a questo punto,mo dedicherei all'esame che deve sostenere,per poi affrontare il problema anche dal punto di vista psico-sessuologico.Vedo che il problema legato alla prestazione (o alle prestazioni) sessuale é fortemente radicato nella sua centralità.
Ma,in tutto questo,la partner in questione,che dice?...Cordialità.
Ma,in tutto questo,la partner in questione,che dice?...Cordialità.
[#5]
Utente
Gent.le Dott.
La ringrazio per l'interessamento mostrato verso (+ che richiesta) un vero e proprio sfogo personale!
Non è facile x me parlare di questa situazione che stò vivendo (specie attraverso un p.c.) ma forse questo è il vostro + gratificante successo...riuscite a farvi sentire vicini agli utenti..proprio come un vero staff di medici divrebbe fare!
Se la sua domanda era riferita (cioè cosa dice la mia partner) alla situazione di disagio sessuale-psocologico che (tra l'altro va sempre + a migliorare) le dico che lei mi è stata davvero molto vicina e con grande sensibilità mi stà dando un grosso aiuto a superarla e ormai mi sono letteralmente "sbloccato", (erezione Ok, ed anche il desiderio è tornato), ma resta questa situazione a pesare sulla mia testa come un enorme macigno. Proprio oggi (e credo di aver sbagliato xchè dovrei dare precedenza al mio esame..proprio come lei consiglia...) abbiamo di nuovo affrontato il discorso insieme, circa gli eventuali sviluppi che la ns relazione potesse avere....il suo lui ha telefonato proprio mentre era con me, e lei gli ha detto che stava "lavorando"...era uscita con me per delle pratiche(era vero, solo che neanche pochi minuti prima avevamo finito di....) In ogni caso ogni volta che la sento parlare con lui mi sento "male" (tachicardia,ecc...) , perchè vorrei definire questa situazione una volta per tutte...stà diventando (visto che ora provo dei sentimenti per lei) insopportabile la condivisione di lei...con lui. Si lo so che non ne avrei il diritto, che lui è prima di me ecc... ecc.. ma adesso esisto anche io e voglio una mia identità reale, e non + fittizia. Lei continua a dirmi che non se la sente di lasciarlo...che gli farebbe del male, e vorrebbe che io apprezzassi tutto ciò che "fa"...per stare con me, e se lo fa è perchè ci tiene a me....e che la storia con me è a parte della sua relazione...ma non ha capito che io intendo una relazione "normale" e non + clandestina...comunque c'è il mio esame e credo che dopo afronterò il discorso perchè (malgrado trascorra dei bellissimi momenti con lei) poi alla fine la situazione non cambia...c'è sempre lui tra di noi...e credo che a lei fa comodo così....ma se penso a ciò che dovrò affrontare mi sento già male...Grazie mille, aspetto suoi consigli in merito (di qualunque natura e non solo medico, soprattutto che possa aiutarmi a definire il tutto in maniera - dolorosa possibile..) un saluto a tutti...e grazie ancora.
La ringrazio per l'interessamento mostrato verso (+ che richiesta) un vero e proprio sfogo personale!
Non è facile x me parlare di questa situazione che stò vivendo (specie attraverso un p.c.) ma forse questo è il vostro + gratificante successo...riuscite a farvi sentire vicini agli utenti..proprio come un vero staff di medici divrebbe fare!
Se la sua domanda era riferita (cioè cosa dice la mia partner) alla situazione di disagio sessuale-psocologico che (tra l'altro va sempre + a migliorare) le dico che lei mi è stata davvero molto vicina e con grande sensibilità mi stà dando un grosso aiuto a superarla e ormai mi sono letteralmente "sbloccato", (erezione Ok, ed anche il desiderio è tornato), ma resta questa situazione a pesare sulla mia testa come un enorme macigno. Proprio oggi (e credo di aver sbagliato xchè dovrei dare precedenza al mio esame..proprio come lei consiglia...) abbiamo di nuovo affrontato il discorso insieme, circa gli eventuali sviluppi che la ns relazione potesse avere....il suo lui ha telefonato proprio mentre era con me, e lei gli ha detto che stava "lavorando"...era uscita con me per delle pratiche(era vero, solo che neanche pochi minuti prima avevamo finito di....) In ogni caso ogni volta che la sento parlare con lui mi sento "male" (tachicardia,ecc...) , perchè vorrei definire questa situazione una volta per tutte...stà diventando (visto che ora provo dei sentimenti per lei) insopportabile la condivisione di lei...con lui. Si lo so che non ne avrei il diritto, che lui è prima di me ecc... ecc.. ma adesso esisto anche io e voglio una mia identità reale, e non + fittizia. Lei continua a dirmi che non se la sente di lasciarlo...che gli farebbe del male, e vorrebbe che io apprezzassi tutto ciò che "fa"...per stare con me, e se lo fa è perchè ci tiene a me....e che la storia con me è a parte della sua relazione...ma non ha capito che io intendo una relazione "normale" e non + clandestina...comunque c'è il mio esame e credo che dopo afronterò il discorso perchè (malgrado trascorra dei bellissimi momenti con lei) poi alla fine la situazione non cambia...c'è sempre lui tra di noi...e credo che a lei fa comodo così....ma se penso a ciò che dovrò affrontare mi sento già male...Grazie mille, aspetto suoi consigli in merito (di qualunque natura e non solo medico, soprattutto che possa aiutarmi a definire il tutto in maniera - dolorosa possibile..) un saluto a tutti...e grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 07/09/2008.
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