E'davvero solo ansia/stress

Egregi dott, premesso che ho già fatto una 1°visita andrologica (devo tornarci per mostrare esiti esami ormonali), dove mi è stato detto che quasi sicuramente è un fattore psicologico , volevo chiedere un parere a voi riguardo i problemi di erezione che sto vivendo.

Ho fatto i seguenti controlli (nell'ultimo mese):

-Ecografia apparato urinario dove la prostata presenta un "..ecostruttura disomogenea per la presenza di aree iperecogene come da pregressi processi flogistici. Le vescicole seminali si presentano congeste" ( mi ha detto una leggera infiammazione).
- Ormoni: LH 2 mI.U/ML (1-10) , FSH 4 mI.U/ML (1-10 ) , PROLATTINA 10 ng/ml (0-25) , TESTOSTERONE 4.4 ng/ml ( 2.4-13)
-SPERMIOGRAMMA ( riporto solo i valori fuori norma per ora ) : Nemapsermi 450 MIL/ml ( > 20 MIL/ml) , Forme normali 2% , Anomalie della testa 82%

So di essere una persona ansiosa, con bassa autostima, e che vive male questo problema. Cercherò di mostrare il mio percorso. Sto con la mia ragazza ( la 1°in assoluto ) da 3 anni, e dopo circa 1 anno senza problemi, mi è capitato di fare "cilecca" per la 1°volta.Preso dall'angoscia ( aumentata dalla sua reazione di rivestirsi velocemente e darmi le spalle, per poi riconoscere di aver sbagliato) ho vissuto un mesetto (di ansie) in cui dopo varie altre cilecche ( standomi vicino questa volta) sono riuscito a riprendermi e non avere più problemi .Arriviamo quindi a 6 mesi fa, periodo stressante ,dove ho rifatto "cilecca". Anche qui la 1° reazione sua è stata di rivestirsi e ammutolirsi ,e a pochi giorni di distanza ,riprovandoci, ottenni un altro fallimento , con lei che è scoppiata in lacrime , credeva di non piacermi più. Dopo aver compreso lo stato in cui mi trovavo, ha capito di starmi vicino, e anche qui sebbene con maggior difficoltà rispetto alla 1 volta , sono riuscito a riprendermi fino al mese scorso.Da quei giorni tuttavia sebbene sia riuscito ad avere rapporti successivamente , dentro di me un minimo di ansia è continuata a restare, ho iniziato a contare i giorni di distanza tra un rapporto e un altro, e più tempo passava , maggiore era l'ansia. Non sono riuscito a "guarire" completamente come la prima volta , e circa 1 mese fa ho fatto nuovamente cilecca. Adesso cerca di starmi vicino, ma io sto male,( e pure lei) e le lacrime sono quasi all'ordine del giorno.Ho iniziato ad avere qualche disturbo del sonno ( leggero e frammentato) e non ho più erezioni mattutine (mai successo prima).Ho riprovato ad avere rapporti , ma oltre a non raggiungere subito l'erezione, non appena mi sposto per iniziare il rapporto, o subito dopo aver iniziato, perdo l'erezione. Anche tramite masturbazione, sebbene con meno difficoltà, sento di avere un erezione meno "forte" che in passato,mi basta un minimo per perderla. Mi capita anche di sentire lo stimolo di finire poco dopo aver raggiunto l'erezione. E'davvero solo ansia/stress?E le erezioni mattutine? Perché anche da solo ho qualche difficoltà?I valori ormonali come sono? Grazie mille.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,avendo,finalmente,intrapreso un percorso diagnostico/terapeutico con un andrologo,volto a quantizzare gli aspetti psicologici,scontati,che caratterizzano la disfunzione erettile,le sconsiglierei di cercare una risposta sulla rete.Le erezioni spontanee,mattutine,diurne e notturne non hanno alcun valore diagnostco ne' prognostico,nel suo caso.Si masturbi ma non per provare lo stato di benessere sessuale.I valori dei dosaggi ormonali sono nella norma.Cordialita'

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Cosa potrei fare per risolvere questo problema ? Come mai tendo a perdere l erezione una volta cominciato il rapporto, o comunque non appena mi alzo/sposto? ( nelle altre 2 occasioni passate , il problema era solo in fase eccitatoria , una volta iniziato non avevo più alcun problema a completare il rapporto).
Vorrei evitare di prendere pillole o simili , perché voglio riuscire a superare il tutto naturalmente , anche per non appigliarmi al fatto che poi senza di esse non riuscirei più.
Grazie anticipatamente.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Mi associo alla riposta del dr. Izzo
Se non ha nulla di organico, non significa che non abbia nulla di psichico

le cause "altre" ,mcome relazionali, da spectatoring, da cattiva gestione dell'ansia, da cattivo apprendimento sessule e così via...vanno diagnosticate con cura

La invito a leggere queste letture ed un canale salute tutto sul d.e dove troverà parecchie risposte alle sue domande.





https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3122-masturbazione-maschile-ci-sono-metodi-giusti-e-metodi-sbagliati-la-tms.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 215
Gentile utente
Nella vita sessuale di ogni uomo possono capitare momenti in cui il proprio desiderio sessuale non è come quello di una volta e momenti in cui si incontrano perdite d erezione o mancanze.
Fare le dovute analisi per valutare problematiche organiche e' importante sopratutto per escluderle ma diventa anche importante,nel momento in cui non viene rilevato nulla di organico, seguire un percorso psicologico per non aggravare la situazione.
Quando abbiamo continue perdite o assenze d erezione la nostra identità comincia a vacillare e cominciamo ad indebolirci, cominciamo ad innervosirci e può capiteremo che le stesse erezioni che avevamo una volta,oggi, anche nella masturbazione, possano essere "meno forti".
In questi momenti chiedere aiuto potrebbe essere la soluzione migliore sopratutto per non cadere "in una trappola" senza via d uscita.
Confrontarsi con un professionista potrebbe aiutarla a curare la sua "ferita".
Buone cose

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it

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Utente
Utente
Gentili dottori, vi ringrazio per le vostre risposte..se la situazione dovesse protrarsi ancora, vedrò di rivolgermi ad un professionista per un aiuto dal punto di vista psicologico, mi rendo conto di avere un problema, visto che ci penso continuamente nell'arco della giornata, e di certo non mi aiuto facendo così.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Un approccio rivolto esclusivamente al sintomo, risulta orfano di un percorso più completo, capace di regalare emozioni e sensazioni....preziose sulla sua intimità e sessualità

La sfera della sessualità inoltre, è talmente complessa e delicata, che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.

Eviterei di far predominare l 'ansia, con un atteggiamento attendista.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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