Problema erezione...
Salve a tutti!
Ho un problema, duratne il rapporto perdo l erezione e, anche se magari rimane tale da comunque continuare ( 50% circa ) comunque mi sale l ansia e non e' tanto soddisfacente.
Capita che perdo erezione, allora esco, con la mia partner un minuto ritorna, e si ripresenta ciclicamente lo stesso problema, finche dopo vari tentativi rimane abbastanza eretto e riusciamo a venire entrambi.
Ora: non riesco a capire questo problema..vorrei una spiegazione se possibile, e ringrazio di cuore chiunque risponderà.
Grazie ancora
Buona giornata
Ho un problema, duratne il rapporto perdo l erezione e, anche se magari rimane tale da comunque continuare ( 50% circa ) comunque mi sale l ansia e non e' tanto soddisfacente.
Capita che perdo erezione, allora esco, con la mia partner un minuto ritorna, e si ripresenta ciclicamente lo stesso problema, finche dopo vari tentativi rimane abbastanza eretto e riusciamo a venire entrambi.
Ora: non riesco a capire questo problema..vorrei una spiegazione se possibile, e ringrazio di cuore chiunque risponderà.
Grazie ancora
Buona giornata
[#1]
Gent.mo utente
conosciamo la sua storia poiché è dal giugno 2014 che ci scrive e purtroppo ancor oggi la sua problematica continua a persistere, aumentando lo stato emotivo che certamente non è di aiuto. Si dovrebbe consultare con lo specialista per chiarire le cause e se fosse confermata la causa psicologica si confronti con il sessuologo che certamente sarà in grado di aiutarla.
Un cordiale saluto
conosciamo la sua storia poiché è dal giugno 2014 che ci scrive e purtroppo ancor oggi la sua problematica continua a persistere, aumentando lo stato emotivo che certamente non è di aiuto. Si dovrebbe consultare con lo specialista per chiarire le cause e se fosse confermata la causa psicologica si confronti con il sessuologo che certamente sarà in grado di aiutarla.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#2]
Gentile Utente,
Mi associo alle riflessioni del dr. Maretti.
Lei è varamente tanto giovane, così come lo sarà la sua vita sessuale.
Proseguire nel richiedere consulti online è il modo migliore per non curarsi e per non risolvere del tutto.
Se prosegue così, per prove ed errori, tenderà a "monitorare" una funzione spontanea, aumentando l'ansia e generando quello che in sessuologia si chiama " spectatoring" ( che troverà ben spiegato nel canale salute che le sto allegando)
La prima ed indispensabile tappa è la diagnosi andrologica, per avere una diagnosi chiara e per evitare che lei possa cronicizzare la sua problematica sessuologica.
Escluse le cause organiche, non significa che non ci sia altro: quelle psichiche e relazionali necessitano di un ascolto e decodifica a parte.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.
Le allego qualche lettura che potrebbe esserle utile
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
Mi associo alle riflessioni del dr. Maretti.
Lei è varamente tanto giovane, così come lo sarà la sua vita sessuale.
Proseguire nel richiedere consulti online è il modo migliore per non curarsi e per non risolvere del tutto.
Se prosegue così, per prove ed errori, tenderà a "monitorare" una funzione spontanea, aumentando l'ansia e generando quello che in sessuologia si chiama " spectatoring" ( che troverà ben spiegato nel canale salute che le sto allegando)
La prima ed indispensabile tappa è la diagnosi andrologica, per avere una diagnosi chiara e per evitare che lei possa cronicizzare la sua problematica sessuologica.
Escluse le cause organiche, non significa che non ci sia altro: quelle psichiche e relazionali necessitano di un ascolto e decodifica a parte.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.
Le allego qualche lettura che potrebbe esserle utile
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 21/02/2015.
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