Al dr scalese
Spett,
Dr. Scalese
da circa 4 anni soffro di prostatite infiammatoria sintomatica
nel mio liquido seminale ci sono leucociti in grande quantità, ma non ci sono batteri.
Ho provato di tutto da cure antibiotiche ad antinfiammatori, ma i fastidi vanno e vengono
Le erezione non sono più come uelle di prima.
da circa 4 mesi su prescrizione del medico ho iniziato una terapia con cialis 5 mg a dosaggio giornaliero e devo dire che i sintomi si sono attenuati di tanto.
le erezioni sono tornate soddisfacenti.
Volevo sapere se e' possibile debellare questa patologia.
con il cialis i sintomi si sono attenuati tantissimo.
il cialis può creare assuefazione o tachifilassi a lungo tempo (anche se preso a dose giornaliera)?
in che modo la prostatite crea deficit erettile?
e' vero che la prostatite cronica negli anni per effetto dell'infiammazione crea una disfunzione o lesione veno occlusiva?
scusi se le faccio tutte queste domande, ma visto che sono cose che ho letto su internet e mi sono spaventato molto.
grazie in anticipo
Dr. Scalese
da circa 4 anni soffro di prostatite infiammatoria sintomatica
nel mio liquido seminale ci sono leucociti in grande quantità, ma non ci sono batteri.
Ho provato di tutto da cure antibiotiche ad antinfiammatori, ma i fastidi vanno e vengono
Le erezione non sono più come uelle di prima.
da circa 4 mesi su prescrizione del medico ho iniziato una terapia con cialis 5 mg a dosaggio giornaliero e devo dire che i sintomi si sono attenuati di tanto.
le erezioni sono tornate soddisfacenti.
Volevo sapere se e' possibile debellare questa patologia.
con il cialis i sintomi si sono attenuati tantissimo.
il cialis può creare assuefazione o tachifilassi a lungo tempo (anche se preso a dose giornaliera)?
in che modo la prostatite crea deficit erettile?
e' vero che la prostatite cronica negli anni per effetto dell'infiammazione crea una disfunzione o lesione veno occlusiva?
scusi se le faccio tutte queste domande, ma visto che sono cose che ho letto su internet e mi sono spaventato molto.
grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
proverò a rispondere alle sue domande in maniera sintetica ed allo stesso tempo comprensibile:
1) Il Cialis assolutamente non può creare assuefazione ne a breve ne a lungo termine in quanto esso ha azione curativa in quanto in seguito alla sua attività vasodilatatoria migliora l'afflusso di sangue arterioso ricco di ossigeno nella zona pelvica evitando il ristagno di sangue locale con conseguente mancato accumulo di radicali liberi, acido lattico e cataboliti che spesso sono alla base di reazioni infiammatorie croniche locali.
2-3) Assolutamente no: teoria più volte riproposta ma senza una reale validazione scientifica. Solo nelle fasi acute la prostatite si può avere un certo grado di influenza sulla funzionalità sessuale (eiaculazione precoce, dolore in erezione, eiaculazione dolorosa ecc.), ma superata tale fase anche se l'infiammazione persiste difficile ipotizzare un meccanismo di alterazione persistente della funzionalità erettile. Quindi la prostatite non può essere chiamata in causa nell'insorgenza di una alterazione organica veno-occlusiva determinante la disfunzione erettile.
Io penso che nel suo caso sia più influente l'aspetto psicologico " per lo spavento di aver letto che la prostatite determina DE" piuttosto che esserci un reale problema.
4) Purtroppo come sempre consiglio i problemi che la prostatite causa dei disturbi che bisogna imparare a gestire nel miglior modo possibile accettandone le possibili recidive, mettendo a punto tutte le misure preventive per evitare che queste puntualmente possano ripresentarsi,
proverò a rispondere alle sue domande in maniera sintetica ed allo stesso tempo comprensibile:
1) Il Cialis assolutamente non può creare assuefazione ne a breve ne a lungo termine in quanto esso ha azione curativa in quanto in seguito alla sua attività vasodilatatoria migliora l'afflusso di sangue arterioso ricco di ossigeno nella zona pelvica evitando il ristagno di sangue locale con conseguente mancato accumulo di radicali liberi, acido lattico e cataboliti che spesso sono alla base di reazioni infiammatorie croniche locali.
2-3) Assolutamente no: teoria più volte riproposta ma senza una reale validazione scientifica. Solo nelle fasi acute la prostatite si può avere un certo grado di influenza sulla funzionalità sessuale (eiaculazione precoce, dolore in erezione, eiaculazione dolorosa ecc.), ma superata tale fase anche se l'infiammazione persiste difficile ipotizzare un meccanismo di alterazione persistente della funzionalità erettile. Quindi la prostatite non può essere chiamata in causa nell'insorgenza di una alterazione organica veno-occlusiva determinante la disfunzione erettile.
Io penso che nel suo caso sia più influente l'aspetto psicologico " per lo spavento di aver letto che la prostatite determina DE" piuttosto che esserci un reale problema.
4) Purtroppo come sempre consiglio i problemi che la prostatite causa dei disturbi che bisogna imparare a gestire nel miglior modo possibile accettandone le possibili recidive, mettendo a punto tutte le misure preventive per evitare che queste puntualmente possano ripresentarsi,
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 11/02/2015.
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