Nel marzo 2008 bruciore accompagnato da fitte dolorose dopo circa tre giorni dall'assunzione di

Buongiorno, ho 33 anni e vorrei raccontare la mia storia perchè mi sembra di essere caduto improvvisamente in un incubo. A 15 anni subisco un intervento per cisti all’epididimo sx. Tra i 16 e i 18 anni inizio ad osservare nello sperma eiaculato la presenza di corpi semisolidi. A 19/20 anni inizio ad accorgermi di non aver più la rigidità ottimale del pene. A 21 anni si verifica il primo episodio di deficit erettile durato 1 mese e mezzo (mi veniva diagnosticata una prostatite dopo una breve visita dall'urologo e prescritta una terapia a base di mesulid fast). Preciso di avere un pene in erezione di circa 14 cm (per la precisione 14,5 cm misurati ieri) mentre a
riposo va dai 4 ai 10 cm a seconda del momento (normalmente è piuttosto modesto diventa più consistente quando urino). Ad ogni modo, vado incontro ad alti e bassi fino al 2005, caratterizzati ad intermittenza anche da eiaculazione precoce. Dal 2005 in poi esplode il problema in tutta la sua gravità. Mi rivolgo ad un urologo di Viareggio che mi prescrive mezza compressa di Viagra prima del rapporto. La provo un paio di volte con ottimi risultati e ricomincio a camminare da solo. Tutto sembra tornato a posto ma a distanza di qualche mese ho di nuovo bisogno di aiuto farmacologico. Nel 2006 mi sottopongo a circoncisione e plastica frenulo per fimosi a seguito di probabile fungo (pustola rossa sul glande che si ulcerava in pochi giorni fino a scomparire per poi ripresentarsi dopo qualche settimana - terapia con fucsina fenica dopo visita urologica - la pelle che ricopre il glande perde progressivamente elasticità divenendo biancastra e strozzandomi la base del glande in erezione, specialmente durante l’eiaculazione, e provocandomi molto dolore). Dopo pochi giorni eiaculo sangue, mi spavento, chiamo l’urologo e mi diagnostica via telefono una probabile prostatite. Preciso che con mia moglie abbiamo una frequenza di rapporti sessuali che va da una a tre volte al mese sia per la presenza di due meravigliosi figli di 3 e 7 anni sia per la paura che reciprocamente abbiamo di un ennesimo fallimento. Nuova visita da urologo di La Spezia che mi prescrive CIALIS due volte alla settimana e mi consiglia esame testosterone. Con CIALIS va benino nel senso che riesco sempre ad avere rapporti ma non sempre il pene è al massimo dell’erezione, specie il glande. Il testosterone, invece, risulta basso ma ai limiti della norma. Attualmente soffro di ansia da prestazione, ansia da trattamento con
CIALIS per effetti collaterali che può dare soprattutto al cuore.
Nell'ultimo anno, probabilmente a causa delle frequenti tensioni emotive a cui sono sottoposto, mi scopro anche affetto da gastrite e colite spastica. Eseguo esami dal cardiologo per dolori frequenti al pettorale sinistro giustificati secondo lo stesso da diaframma alto determinato da meteorismo. Ho paura di fare sesso senza CIALIS, anche se ogni tanto capita. Ho notato, tuttavia, che quando riesco ad avere rapporti naturali l’erezione massima la raggiungo soltanto pochi secondi prima dell’eiaculazione che solitamente è precoce. Anche la masturbazione non è soddisfacente nel senso che il pene rimane semiflaccido per quasi tutto l'atto e soltanto nei secondi finali che precedono l'orgasmo diventa turgido. Nel marzo 2008 bruciore accompagnato da fitte dolorose dopo circa tre giorni dall’assunzione di CIALIS localizzato nel perineo. Ecografia scroto negativa, probabile prostatite - TAVANIC 500 per 10 gg.. Sintomo che si ripete la settimana scorsa nuovamente dopo circa tre giorni dall’assunzione di CIALIS localizzato allo scroto lato testicolo sx, solo dopo un paio di giorni si risposta nel perineo. Nuovamente tavanic 500 x 10 gg dopo nuova eco negativa. Il bruciore però non passa e l'urologo dopo avermi trovato soltanto la prostata leggermente ingrossata mi dice di proseguire il TAVANIC 500 x altri 5 giorni. Le analisi del sangue sono nella norma e così anche i valori della prostata. Giovedì scorso mi reco a Genova per an altro consulto con un andrologo anziano, il quale dopo 5 minuti di visita, senza neanche avermi dato la possibilità di spiegare esaurientemente la mia problematica, mi diagnostica un problema di comunicazione dell'asse ipotalamo-testicoli e mi prescrive sargenor e proviron senza chiedermi nè esami del testosterone nè altro tipo di accertamento. Sono esausto! E' una
situazione insostenibile. Vorrei tanto trovare un medico che sappia
valutare attentamente il mio caso, che mi prescriva tutti gli esami
necessari per comprendere quali sono le cause (attualmente ho fatto solo analisi del sangue e testosterone) e che in ultimo mi sappia indicare la terapia migliore per risolvere il problema o laddove non sia possibile per affrontarlo nel migliore dei modi. Ringrazio tantissimo per l'attenzione. Scusate l'eventuale presenza di errori dettate dal fatto che ho scritto di getto in cerca di conforto. Attendo le vostre risposte quanto prima...
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 775 45
Il medico che può aiutarla a risolvere i suoi problemi è l'andrologo.La complessità delle problematiche correlate ad una disfunzione erettile in un paziente giovane non può trovare soluzione in un forum come questo. Si affidi con fiducia an uno specialista che la segua nel tempo. Non pensi di risolvere il problema durante un paio di visite. Il percorso può essere lungo, ma la soluzione esiste. Dipende molto anche da lei.

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

lei ha avuto alcune "disavventure" mediche e dovrebbe poter trovare un giusto equilibrio sessuale, che le consenta di avere dei rapporti sessuali adeguati, soddisfacenti per lei e per sua moglie senza inseguire prestazioni da "campioni del mondo" o altro.
eviti gli specialisti "troppo grandi2 che non possono avere il tempo e la disponiobilità ad affrontare un caso come il suo.
Provi a contattare il dottor Paolo Giorgi (www.andrologia.org) valido andrologo con competenze endocrinologiche che potrebbe assisterla concretamente
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Grazie innanzitutto per avermi risposto in tempo reale. Confesso che non ci speravo proprio. Ad ogni modo preciso di essere già stato visitato da due diversi urologi e da un andrologo parecchio pubblicizzato sui siti specializzati in andrologia, il tutto con esito negativo. Nel senso che il problema viene sempre sminuito. Ovvero mi viene detto che nella conformazione dei testicoli e del pene è tutto a posto e non esiste alcun segno di ipogonadismo. Però il testosterone è basso (ai limiti della norma) e raramente ho delle vere erezioni spontanee notturne o al mattino. Al termine della visita mi è stato prescitto il VIAGRA una volta, il CIALIS l'altra ed il PROVIRON l'ultima. Sono parecchio confuso. Quello che mi irrita, scusate il termine, è che nei forum dedicati ho sempre trovato utenti che possono vantare numerosi esami specifici eseguiti. Io vorrei capire le cause, tenendo presente che ormai è subentrata anche la componente psicologica, ne sono consapevole! Non cerco assolutanmente prestazioni da super uomo, cerco la normalità: un pene che rimane in erezione al fine di completare un rapporto sessuale con soddisfazione per sè e per la partner. Le mie domande sono: E' possibile che le mia problematica derivi da un intervento all'epididimo sinistro mal eseguito a 16 anni? Oppure è possibile che derivi da una prostatite cronica mal curata? e in ultimo è possibile categoricamente escludere si tratti di ipogonadismo? Perchè se così non fosse, quale potrebbe essere l'altra causa sconosciuta di ciò che mi è successo e che mi continua ad accadere?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

la cisti dell'epididimo non può avere relazioni con i suoi problemi erettili-
Per stabilire se esista un ipogonadismo, storia clinica, visita e dosaggi di LH,Testosterone, testosterone Libero.
La prostatite cronica può aver "disturbato" la funzione sessuale ma non in modo concreto
si faccia vedere da uno specialista, magari non "tanto noto" ma che sappia lavorare bene
cari saluti
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Utente
Utente
Ringrazio tantissimo il Dott. Pozza per avermi indicato il Dott. Giorgi come andrologo. Ho eseguito la prima visita ieri e devo dire di essere molto soddisfatto. Mi ha subito prescritto una serie di esami da effettuare tra cui il dosaggio ormonale ed un eco doppler dinamico penieno. Mi ha riscontrato una prostata edematosa e mi ha consigliato una eco transrettale prostatica per verificare lo stato dell'infiammazione. Nella concitazione della visita di ieri ho però omesso di chiedere alcune informazioni e così approfitto nuovamente della disponibilità degli specialisti che abitualmente intervengono in questo sito. Vorrei sapere se, permanendo un bruciore al perineo anche dopo una terapia di 15 gg di TAVANIC 500 (terapia terminata il 05.09.2008), esiste un'altra terapia che potrei intraprendere in attesa dell'eco alla prostata prevista per il 23.09.2008? E l'altra domanda era se potevo assumere CIALIS anche in corso di prostatite?
Ringrazio anticipatamente
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Utente
Utente
Buona giornata, volevo sincerarmi di un dubbio che mi è venuto leggendo i vari forum. Come ho già detto, nonostante la terapia a base di tavanic 500 per 15gg. ho ancora il bruciore al perineo accompegnato da fitte più o meno lievi che mi si irradiano occasionalemte al pene o al testicolo sx. Tale sensazione spiacevolissima sembra migliorare quando sto in piedi e migliora decisamente da sdraiato (ovvero quando dormo). Peggiora quando sono seduto (cosa che purtroppo accade spesso per via del mio lavoro che mi porta a stare davanti al computer per ore ed ore). Ho letto che una sintomatologia simile si presenta oltre che per le prostatiti anche per le nevralgie del nervo pudendo. Ho letto anche che tale infiammazione o compressione possa dare anche deficit erettile (da me sofferto già da qualche tempo) E' possibile si tratti di questo? E se è possibile a quale specialista dovrei rivolgermi e quali esami dovrei effettuare per venirene a capo? Grazie mille per il meraviglioso servizio che fornite a noi utenti.
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 775 45
Il dolore da lei riferito presenta caratteri posturali e quindi è molto probabile che sia da imputare a problematiche fisiatriche. Sarà eventualmente il fisiatra a consigliarle gli esami più opportuni. Ritengo meno probabile un collegamento tra la sintomatologia riferita e la disfunzione erettile , comunque per quest'ultimo problema vedo che ha già trovato uno specialista in cui ha riposto la sua fiducia.
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Utente
Utente
Buongiorno a tutti, volevo aggiornarvi sul mio stato di salute. Stremato dal bruciore al perineo, che come ho già raccontato mi colpisce prevalentemente stando seduto, ho eseguito una colonscopia anche per fugare altri dubbi che si stavano piano piano facendo strada nella mia testa, forse già provata da quanto accadutomi negli ultimi anni. Ebbene la colonscopia non ha rilevato praticamente nulla ma la visita effettuatami mediante esplorazione rettale ha rilevato una contrazione (dolorosa!) delle vertebre coccigee. E' possibile che il dolore pelvico sia imputabile all'intrappolamento del nervo pudendo, con tutte le complicazioni che ne derivano anche a livello sessuale? Analizzando con particolare attenzione le mie ultime erezioni naturali (senza CIALIS per intenderci!!), inoltre, ho notato che i corpi cavernosi laterali si induriscono bene mentre quello inferiore centrale no. Ho anche notato che il glande fa fatica e resta semi flaccido. Potrebbe essere tutto collegato? Grazie ancora della vostra disponibilità.
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