La giusta figura professionale
Salve ,
un rapido ringraziamento per il servizio razionale ed efficiente che servite.
Circa sei mesi fa ho cominciato ad accusare un dolore all'asta del pene sul lato destro che partiva dalla base e saliva per pochi cm.
A monte di ciò io non ricordo alcun tipo di trauma, cosa che ho risposto al medico del pronto soccorso alcune settimane dopo.
Il dolore ha infatti cominciato ad acuirsi dopo alcune settimane tanto da farmi andare al pronto soccorso abbastanza spaventato.
L'urologo del pronto soccorso non mi ha fatto alcun esame se non la palpazione che a detta sua non ha riscontrato nulla di anomalo, liquidandomi frettolosamente e prescrivendomi un antinfiammatorio a discrezione del medico curante.
Il mio medico mi ha prescritto una cura di Ananase (un farmaco particolare perché ho una "presunta" allergia agli antinfiammatori a cui non so come dare conferma perchè a quanto mi dicono non esistono esami possibili, ma questo non riguarda il fatto in questione)
Dopo la cura il dolore è andato via quasi del tutto ma mai completamente.
A distanza di mesi continuo a percepire fastidio nel solito punto.
Il fastidio non è molto intenso e si percepisce "a riposo". Durante l'erezione infatti scompare e la cosa non mi ha mai comportato problemi nell'atto sessuale (a parte per i due/tre giorni precedenti il pronto soccorso)
Ho notato che aumenta successivamente ad una stimolazione di tipo sessuale di vario genere(rapporti completi e non).
Non so se la cosa può essere legata ma è presente anche una curvatura del pene verso sinistra dell'ordine dei 15 gradi, ma questa era presente anche prima della comparsa del dolore anche se non so dire in quale misura perchè non ci avevo fatto mai molto caso.
A questo punto sono andato dal medico di famiglia e mi ha prescritto una visita andrologica da un endocrinologo dicendomi che un andrologo vero e proprio nella mia città non esiste!
Mi sono alquanto stupito pensando a quante volte ho letto su questo sito di fare la conoscenza del proprio andrologo prima che sia "troppo tardi".
A questo punto mi chiedo come comportarmi rispetto alla scelta del medico più indicato alla mia questione?
Qualsiasi commento alla faccenda in se inoltre sarebbe molto apprezzato.
Vi ringrazio in anticipo per tutte le risposte e ancora per il vostro lavoro!
un rapido ringraziamento per il servizio razionale ed efficiente che servite.
Circa sei mesi fa ho cominciato ad accusare un dolore all'asta del pene sul lato destro che partiva dalla base e saliva per pochi cm.
A monte di ciò io non ricordo alcun tipo di trauma, cosa che ho risposto al medico del pronto soccorso alcune settimane dopo.
Il dolore ha infatti cominciato ad acuirsi dopo alcune settimane tanto da farmi andare al pronto soccorso abbastanza spaventato.
L'urologo del pronto soccorso non mi ha fatto alcun esame se non la palpazione che a detta sua non ha riscontrato nulla di anomalo, liquidandomi frettolosamente e prescrivendomi un antinfiammatorio a discrezione del medico curante.
Il mio medico mi ha prescritto una cura di Ananase (un farmaco particolare perché ho una "presunta" allergia agli antinfiammatori a cui non so come dare conferma perchè a quanto mi dicono non esistono esami possibili, ma questo non riguarda il fatto in questione)
Dopo la cura il dolore è andato via quasi del tutto ma mai completamente.
A distanza di mesi continuo a percepire fastidio nel solito punto.
Il fastidio non è molto intenso e si percepisce "a riposo". Durante l'erezione infatti scompare e la cosa non mi ha mai comportato problemi nell'atto sessuale (a parte per i due/tre giorni precedenti il pronto soccorso)
Ho notato che aumenta successivamente ad una stimolazione di tipo sessuale di vario genere(rapporti completi e non).
Non so se la cosa può essere legata ma è presente anche una curvatura del pene verso sinistra dell'ordine dei 15 gradi, ma questa era presente anche prima della comparsa del dolore anche se non so dire in quale misura perchè non ci avevo fatto mai molto caso.
A questo punto sono andato dal medico di famiglia e mi ha prescritto una visita andrologica da un endocrinologo dicendomi che un andrologo vero e proprio nella mia città non esiste!
Mi sono alquanto stupito pensando a quante volte ho letto su questo sito di fare la conoscenza del proprio andrologo prima che sia "troppo tardi".
A questo punto mi chiedo come comportarmi rispetto alla scelta del medico più indicato alla mia questione?
Qualsiasi commento alla faccenda in se inoltre sarebbe molto apprezzato.
Vi ringrazio in anticipo per tutte le risposte e ancora per il vostro lavoro!
[#1]
Gentile lettore,
non so se la sua domanda sia o no un pò "provocatoria" ma penso proprio che nella sua città o nelle immediate vicinanze la presenza di un andrologo non la si può proprio categoricamente escludere.
E' bene ora risentire in diretta il suo medico di fiducia.
Ancora un cordiale sLUTO
non so se la sua domanda sia o no un pò "provocatoria" ma penso proprio che nella sua città o nelle immediate vicinanze la presenza di un andrologo non la si può proprio categoricamente escludere.
E' bene ora risentire in diretta il suo medico di fiducia.
Ancora un cordiale sLUTO
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Nella maniera più assoluta non voleva essere una provocazione nei confronti dei medici che si mettono a disposizione su questo sito.
Volevo piuttosto sapere se l'affermazione del mio medico potesse essere veritiera o meno.
A quanto mi dice devo solo cercare nei dintorni e non avrò difficoltà a trovarne.
Sicuramente mi rivolgerò ad un andrologo di persona ma vorrei sapere, ci sono esami consigliati nel mio caso alla luce dei sintomi descritti o la palpazione è l'unico esame giustificato dalla situazione?
La ringrazio per la sua risposta e la sua disponibilità
Volevo piuttosto sapere se l'affermazione del mio medico potesse essere veritiera o meno.
A quanto mi dice devo solo cercare nei dintorni e non avrò difficoltà a trovarne.
Sicuramente mi rivolgerò ad un andrologo di persona ma vorrei sapere, ci sono esami consigliati nel mio caso alla luce dei sintomi descritti o la palpazione è l'unico esame giustificato dalla situazione?
La ringrazio per la sua risposta e la sua disponibilità
[#3]
Gentile lettore,
una valutazione clinica precisa e corretta, con eventuale "palpazione", è il primo passo da fare e poi, sarà il medico, che avrà modo di fare questo esame obiettivo diretto, a darle le eventuali e successive indicazioni mirate da seguire.
Sempe un cordiale saluto.
una valutazione clinica precisa e corretta, con eventuale "palpazione", è il primo passo da fare e poi, sarà il medico, che avrà modo di fare questo esame obiettivo diretto, a darle le eventuali e successive indicazioni mirate da seguire.
Sempe un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 19/01/2015.
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