Il medico mi ha confermato il varicocele
Salve Dottori,
mi rivolgo a Loro per avere un consiglio che mi indirizzi.
Dall'inizio dell' estate scorsa (in un periodo già molto brutto di suo, in verità) accuso poliuria, nicturia, bruciore al perineo e all' interno del pene.Mi sono rivolto ad un urologo spinto anche ad un'autodiagnosi di varicocele (studio medicina).Il medico mi ha confermato il varicocele e non ha dato alcun peso agli altri sintomi da me riferitogli. Rivoltomi ad un' altro urologo, mi viene detto di non trattenere l'eiaculazione.Su questo devo aprire una parantesi, quasi sempre ho difficoltà ad eiaculare durante il rapporto,ho bisogno di uno stimolo eccessivo o di ricorrere alla masturbazione, ho notato inoltre che mi capita di tenere contratto involontariamente il perineo.
Cerco di ridurre la masturbazione che praticavo spesso (in media 1-2 volte al giorno) e di cambiare tecnica masturbatoria (ero solito farlo seduto e con le gambe un po' strette cosa che mi aumentava molto la sensibilità) ed alleggerisco l'attività in palestra ma i sintomi continuano. Mi rivolgo ad un terzo urologo che mi prescrive Pelvilen e successivamente Ciprofloxacin (nonostante coltura e tampone uretrale fossero negativi) 1 a volta al di' per una settimana a cui aggiunge Flogeril bustine ed Asacol supposte (1 al di') in quanto riferisco che ho delle emorroidi interne praticamente da sempre e i fastidi ormai si acuivano sistematicamente nel pomeriggio dopo aver defecato.
Sto inizialmente meglio ma solo per pochi giorni, i sintomi comunque vanno e vengono ma rimangono comunque presente per la maggior parte del giorni.
Ritorno dal suddetto urologo e mi viene detto di avere pazienza e continuare con Pelvilen, lo seguo cercando anche di essere positivo e di buttarmi con impegno nei corsi all'Università ma le cose non migliorano.
Vado da un andrologo mio professore che mi prescrive un'ecografia prostatica transrettale (che non avevo mai fatto) che rivela zone di ipocogenicità e null'altro. Mi prescrive Ciproflovaxin 82 volta al di per 10 giorni),Topster supposte (1 volta al di' prima di andare a dormire per 30 giorni) e Fertilen Plus per 3 mesi (non avevo ancora subito l'intervento chirurgico).
Sto per diversi giorni meglio, molto meglio ma comincio ad accusare un bruciore distintamente anale (prima mi sembrava un misto) cosi mi decido a rivolgermi ad un proctologo che mi prescrive Procotoial gel (1 volta al di') e Marven capsule (2 al di' per un mese) e cosi giungo ad oggi.
Sono in convalescenza dall'intervento di varicocele ed accuso bruciore perineale che si estende fino al pene, poliuria, sintomi che peggiorano dopo la defecazione, a volte invece sento che le feci stazionanti nel retto premono contro la prostata dandomi la sensazione di stare subendo una stimolazione prostatica. Durante questi mesi ho provato ad aiutare in ogni modo la terapia dei medici diminuendo le ore che sto seduto, mangiando più fibre ed evitando caffè,cioccolato e frutta secca
mi rivolgo a Loro per avere un consiglio che mi indirizzi.
Dall'inizio dell' estate scorsa (in un periodo già molto brutto di suo, in verità) accuso poliuria, nicturia, bruciore al perineo e all' interno del pene.Mi sono rivolto ad un urologo spinto anche ad un'autodiagnosi di varicocele (studio medicina).Il medico mi ha confermato il varicocele e non ha dato alcun peso agli altri sintomi da me riferitogli. Rivoltomi ad un' altro urologo, mi viene detto di non trattenere l'eiaculazione.Su questo devo aprire una parantesi, quasi sempre ho difficoltà ad eiaculare durante il rapporto,ho bisogno di uno stimolo eccessivo o di ricorrere alla masturbazione, ho notato inoltre che mi capita di tenere contratto involontariamente il perineo.
Cerco di ridurre la masturbazione che praticavo spesso (in media 1-2 volte al giorno) e di cambiare tecnica masturbatoria (ero solito farlo seduto e con le gambe un po' strette cosa che mi aumentava molto la sensibilità) ed alleggerisco l'attività in palestra ma i sintomi continuano. Mi rivolgo ad un terzo urologo che mi prescrive Pelvilen e successivamente Ciprofloxacin (nonostante coltura e tampone uretrale fossero negativi) 1 a volta al di' per una settimana a cui aggiunge Flogeril bustine ed Asacol supposte (1 al di') in quanto riferisco che ho delle emorroidi interne praticamente da sempre e i fastidi ormai si acuivano sistematicamente nel pomeriggio dopo aver defecato.
Sto inizialmente meglio ma solo per pochi giorni, i sintomi comunque vanno e vengono ma rimangono comunque presente per la maggior parte del giorni.
Ritorno dal suddetto urologo e mi viene detto di avere pazienza e continuare con Pelvilen, lo seguo cercando anche di essere positivo e di buttarmi con impegno nei corsi all'Università ma le cose non migliorano.
Vado da un andrologo mio professore che mi prescrive un'ecografia prostatica transrettale (che non avevo mai fatto) che rivela zone di ipocogenicità e null'altro. Mi prescrive Ciproflovaxin 82 volta al di per 10 giorni),Topster supposte (1 volta al di' prima di andare a dormire per 30 giorni) e Fertilen Plus per 3 mesi (non avevo ancora subito l'intervento chirurgico).
Sto per diversi giorni meglio, molto meglio ma comincio ad accusare un bruciore distintamente anale (prima mi sembrava un misto) cosi mi decido a rivolgermi ad un proctologo che mi prescrive Procotoial gel (1 volta al di') e Marven capsule (2 al di' per un mese) e cosi giungo ad oggi.
Sono in convalescenza dall'intervento di varicocele ed accuso bruciore perineale che si estende fino al pene, poliuria, sintomi che peggiorano dopo la defecazione, a volte invece sento che le feci stazionanti nel retto premono contro la prostata dandomi la sensazione di stare subendo una stimolazione prostatica. Durante questi mesi ho provato ad aiutare in ogni modo la terapia dei medici diminuendo le ore che sto seduto, mangiando più fibre ed evitando caffè,cioccolato e frutta secca
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Gentile utente,
nella fase di convalescenza post-operatoria è possibile che possa acuirsi il problema associato ad una prostatite ricorrente. Perciò dovrebbe risentire il suo Urologo per eventualmente avviare un nuovo ciclo di terapia.
nella fase di convalescenza post-operatoria è possibile che possa acuirsi il problema associato ad una prostatite ricorrente. Perciò dovrebbe risentire il suo Urologo per eventualmente avviare un nuovo ciclo di terapia.
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 12/01/2015.
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