Dolori dopo rapporto
Buongiorno, sono un uomo di 44 anni con problemi di prostatite , ormai cronicizzata da anni. Nel corso degli anni ho eseguito tutti gli esami del caso ed innumerevoli visite urologiche . Un anno fa circa ho avuto una epididimite come complicanza della prostatite e dopo spermiocultura positiva ( per la prima volta positiva dopo 15 anni di spermioculture negative ) ho iniziato una terapia antibiotica per 28 gg che ha effettivamente risolto il problema dell' epididimite. Ora , ho avuto un periodo di benessere durato alcuni mesi con assenza di sintomi ( ormai li riconosco ). Da circa un mese o poco più ho un problema post- eiaculatorio, cioè dopo il rapporto avverto un fastidio variBile in intensità nella zona sotto- scrotale e a lato del perineo ( non proprio sul perineo ma spostato lateralmente ). Avverto anche una sensazione di gonfiore inguinale ed ho notato anche la persistenza di un certo deficit erettile ( difficoltà a mantenere l' erezione ). Il DE si era già presentato in precedenza così in estate su consiglio del mio medico curante ho assunto cialis 5 mg ( anche per contrastare l' inevitabile ansia da prestazione che si genera ) ed il problema si è risolto( ho avuto rapporti soddisfacenti ed erezioni durature anche con quel basso dosaggio ). Il problema adesso e' il dolore post eiaculatorio che passa dopo alcune ore ( una notte ) ed il DE perche' non vorrei essere sempre dipendente dal cialis. La breve effettuerò visita urologica ma intanto mi chiedo , se la componente batterica è stata eliminata da un mese di antibiotico ( l' epididimite è scomparsa ) possono persistere i sintomi? Riguardo allo stile di vita, sono sempre attento al mangiare e pratico palestra ( boby building ) in modo amatoriale , può incidere? Un' ultima cosa, ho notato che il fastidio nel basso interno coscia ( sopra l' osso per intenderci ) aumenta se viene schiacciata la parte, cioè è come se il fastidio fosse superficiale , muscolare ? , come quando si ha una contrattura e si schiaccia il punto dolente. Può centrale la prostata ( da notare che non ho né bruciori ad urinare ne aumentata frequenza e mai mi alzo di notte per urinare ) oppure sono magari i nervi pudendi o altro ancora ? Grazie
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Gentile lettore, alcune volte una pubalgia può essere erroneamente ascritta a problematiche di tipo urologico, detto questo, la prostatite si chiama cronica proprio perché ha la tendenza a recidivare e a ripresentarsi con i suoi fastidiosi disturbi anche in assenza di una componente batterica. Comunque solo una visita può cercare di discriminare l'origine dei suoi disturbi ( pubalgia , contrattura del pavimento pelvico , prostatodinia, ecc. ) . Faccia la visita urologica già programmata ed eventualmente ci faccia sapere. distinti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
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Utente
Buongiorno, la ringrazio per la risposta, sono sempre in attesa della visita urologica. Nel frattempo ho ricevuto i risultati relativi agli esami del sangue per dosaggio ormonale che mi aveva prescritto l' urologo. Allora, i valori relativi all' emocromo sono ok, per quanto riguarda il dosaggio ormonale: Gonadotropine(FSH) 3,1 mUI/mL -- valore di rif. 2,8 - 55. Gonadotropine(LH) 1,5 mUI/mL -- valore di rif. 1,5 - 9,3. Prolattina(S) 392 mUI/mL -- valore di rif. 53 - 360. Testosterone(S) 3,73 ng/mL -- valore di rif. 2,70 - 17,30. Ora, l' unico valore fuori norma è quello della prolattina, pero' gli altri valori sono comunque bassi rispetto al valore di riferimento. Possono questi valori essere la causa del problema erettile. Se non ho capito male la prolattina di alza in condizioni di stress, che ora sicuramente a me non manca per vari motivi, quindi ragionando: lo stress fa alzare la prolattina , valori di prolattina alta influenzano l'erezione quindi lo stress provoca problemi di erezione, o no? Vorrei inoltre chiederle una cosa: una prostatite cronica non batterica e probabilmente con prostata neppure troppo congestionata ( visti i sintomi leggeri ) può incidere pesantemente sull' erezione oppure il problema è più psicologico , inoltre se il problema fosse la prostatite basterebbe una compressa di cialis da 5 mg al bisogno per risolverlo? Cioè il cialis funziona anche con prostatite? Grazie e cordiali saluti
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La prolattina si alza in situaZioni di stress e può alzarsi momentaneamente anche a causa del dolore dovuto al prelievo del sangue e comunque il suo non è un valore particolarmente elevato, le consiglio eventualmente di ripeterlo tra un po'. In alcuni casi la prostatite cronica può causare problemi erettili ( certamente in tale fenomeno è presente una componente psicogena ). Sia il Cialis che il Viagra, il Levitra, lo Spedra possono risolvere il problema . Il suo urologo le consiglierá la giusta terapia . Distinti saluti .
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Utente
Buongiorno, dopodomani effettuerò visita urologica, nel frattempo oggi ho ritirato la spermioculture e , con mia grande sorpresa è risultata positiva ad enterococcus faecalis. Ora mi chiedo, tutti i discorsi sullo stile di vita, lo stress ecc non centravano nulla, si tratta di un problema batterico. Vorrei chiedere se la prostatite abatterica esiste davvero oppure semplicemente si chiama così quando non si individua il battere responsabile ( magari presente in piccole colonie). Inoltre come può avvenire la contaminazione della prostata da parte di tale battere, cioè da dove arriva? Si può trasmettere per via sessuale? Mi chiedo inoltre, da 15 anni soffro di prostatiti mai risolte, potrebbe essere sempre lo stesso battere , prima mai individuato, il responsabile (oppure si tratta sempre di nuove infezioni? ) ? So anche che normalmente le infiammazioni delle vie urinarie tendono ad essere molto dolorose e con febbre, mentre io , fortunatamente, ho solo fastidi , quindi questo cosa vul dire, che forse la concentrazione batterica è relativamente bassa? Riguardo alla cura , secondo Lei devo aspettarmi un mese di antibiotico? Un' ultima cosa, secondo Lei dovrò convivere per sempre con questa situazione di batteri che colonizzano la prostata? Grazie
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I batteri possono raggiungere la prostata anche dall'uretra durante i rapporti sessuali , ma non è corretto considerare la prostatite come una malattia venerea......
Esistono anche le prostatiti abatteriche , ma non sappiamo in che percentuale in questi casi non riusciamo ad individuare il germe responsabile del processo, altre volte le spermiocoltura vengono positive per contaminazione . La materia in effetti è complessa, non sempre si riesce ad eradicare completamente i germi dalla prostata e comunque una terapia antibiotica in caso di prostatite cronica batterica dovrebbe durare minimo 4 settimane .
Esistono anche le prostatiti abatteriche , ma non sappiamo in che percentuale in questi casi non riusciamo ad individuare il germe responsabile del processo, altre volte le spermiocoltura vengono positive per contaminazione . La materia in effetti è complessa, non sempre si riesce ad eradicare completamente i germi dalla prostata e comunque una terapia antibiotica in caso di prostatite cronica batterica dovrebbe durare minimo 4 settimane .
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 06/01/2015.
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