Convalescenza post prostatectomia radicale con linfonodi
Buongiorno, ho 65 anni compiuti. Il 19/04/08 ho subito l'asportazione radicale della prostata e dei due linfonodi, dopo circa 15 anni di prostata ingrossata on problemi urinari. oggi, a distanza di 4 mesi dall'operazione, ho ancora qualche difficoltà ad orinare e soprattutto mancanza assoluta di erezione, nonostante il prof. che mi ha operato abbia prescritto Cialis 10, viagra 100 all'occorrenza. In assenza di risultati, dietro prescrizione dello stesso prof., ho praticato iniezioni locali di alprostadil 10 mcg, che dà un risultato molto doloroso per circa 3 ore e quasi senza orgasmo.
E' tutto normale ? tra quanto tempo potrò ritornare ad una normale vita sessuale ?
Ringrazio per l'interessamento e porgo i miei saluti più cordiali.
G.P.
E' tutto normale ? tra quanto tempo potrò ritornare ad una normale vita sessuale ?
Ringrazio per l'interessamento e porgo i miei saluti più cordiali.
G.P.
[#1]
caro lettore,
effettuare una prostatectomia radicale senza ledere i nervi erigentes ( e quindi preservando la erezione)è abbastanza complesso ( riesce nel 60-70% dei casi).
Comunque quasi tutti gli urologi affermano, dopo l'intervento chirurgico , di aver risparmiato tali nervi lasciando che poi sia il decorso postoperatorio a rendere ragione dell'evento (senza recriminazioni del paziente a cui magari era stata prospettato il mantenimento della funzione erettile come cosa assolutamente "scontata") consentendo una ripresa spontanea delle erezioni, consentendo erezioni dopo assunzione di Viagra, Cialis, Levitra ( che dimostra che i nervi non sono stati lesionati) oppure consentendo erezioni solo dopo iniezioni intracavernose di alprostadil (a testimonianza che i nervi erigentes sono stati sezionati) o al ricorso dell'impianto protesico penieno.
Se lei è interessato alla sua vita sessuale consideri l'ipotesi dell'impianto protesico penieno che rappresenta, sicuramente, la migliore soluzione per la ripresa della vita sessuale del paziente sottoposto a deficit erettile daprostatectomia radicale
Veda su www.andrologia.lazio.it qualche informazione in più
cari saluti
effettuare una prostatectomia radicale senza ledere i nervi erigentes ( e quindi preservando la erezione)è abbastanza complesso ( riesce nel 60-70% dei casi).
Comunque quasi tutti gli urologi affermano, dopo l'intervento chirurgico , di aver risparmiato tali nervi lasciando che poi sia il decorso postoperatorio a rendere ragione dell'evento (senza recriminazioni del paziente a cui magari era stata prospettato il mantenimento della funzione erettile come cosa assolutamente "scontata") consentendo una ripresa spontanea delle erezioni, consentendo erezioni dopo assunzione di Viagra, Cialis, Levitra ( che dimostra che i nervi non sono stati lesionati) oppure consentendo erezioni solo dopo iniezioni intracavernose di alprostadil (a testimonianza che i nervi erigentes sono stati sezionati) o al ricorso dell'impianto protesico penieno.
Se lei è interessato alla sua vita sessuale consideri l'ipotesi dell'impianto protesico penieno che rappresenta, sicuramente, la migliore soluzione per la ripresa della vita sessuale del paziente sottoposto a deficit erettile daprostatectomia radicale
Veda su www.andrologia.lazio.it qualche informazione in più
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Gentile dottor Pozza,
la ringrazio moltissimo per la velocità della sua risposta, che però mi lascia nelle peste, in quanto capisco che i miei nervi erettili sono stati lesi (chi mi ha operato è un luminare, primario di ospedale pubblico, e l'operazione è costata una barca di euro) e che quindi posso evitare di continuare a spender soldi in Cialis e Viagra...ahimè, da come mi era stata prospettata la cosa, la mia funzione sessuale non avrebbe subito alcun danno...
Posso chiederle ancora se il dolore intenso provocato dall'aprostadil è normale ?
Ancora grazie e cordiali saluti.
G.P.
la ringrazio moltissimo per la velocità della sua risposta, che però mi lascia nelle peste, in quanto capisco che i miei nervi erettili sono stati lesi (chi mi ha operato è un luminare, primario di ospedale pubblico, e l'operazione è costata una barca di euro) e che quindi posso evitare di continuare a spender soldi in Cialis e Viagra...ahimè, da come mi era stata prospettata la cosa, la mia funzione sessuale non avrebbe subito alcun danno...
Posso chiederle ancora se il dolore intenso provocato dall'aprostadil è normale ?
Ancora grazie e cordiali saluti.
G.P.
[#3]
caro lettore,
si , talora l'alprostadil può provocare estremo dolore.
Mi è capitato sovente di dover operare con impianti protesi penieni pazienti che con l'autoiniezione riuscivano, sì, ad ottenere una rezione accettabile ma con dolore talmente inteso d randerla improponibile.
Peraltro le consiglierei di provare alcune volte prima di desistere magari urilizzando la iscela "bimix" che un qualsiasi specialista andrologo le saprà consigliare come trovarla
cari saluti
si , talora l'alprostadil può provocare estremo dolore.
Mi è capitato sovente di dover operare con impianti protesi penieni pazienti che con l'autoiniezione riuscivano, sì, ad ottenere una rezione accettabile ma con dolore talmente inteso d randerla improponibile.
Peraltro le consiglierei di provare alcune volte prima di desistere magari urilizzando la iscela "bimix" che un qualsiasi specialista andrologo le saprà consigliare come trovarla
cari saluti
[#5]
Utente
Ancora qualche domanda, dottore,
1-quindi a suo avviso il nervo erettile è stato leso durante l'intervento ? A suo avviso esistono esami di laboratorio/fisici per verificare il fatto ? Si può intervenire con delle elettrostimolazioni ? L'unica soluzione è dunque una protesi, sia fissa o a pompetta ?
2-a distanza di 4 mesi e mezzo dall'intervento, la ferita in addome (dall'ombelico fino al pube/radice del pene, una buona spanna) è ancora piena di noduli - penso derivanti dai punti interni non assorbiti. Dopo quanto tempo, di norma, la cosa sparisce ?
La ringrazio e porgo cordiali saluti.
G.P.
1-quindi a suo avviso il nervo erettile è stato leso durante l'intervento ? A suo avviso esistono esami di laboratorio/fisici per verificare il fatto ? Si può intervenire con delle elettrostimolazioni ? L'unica soluzione è dunque una protesi, sia fissa o a pompetta ?
2-a distanza di 4 mesi e mezzo dall'intervento, la ferita in addome (dall'ombelico fino al pube/radice del pene, una buona spanna) è ancora piena di noduli - penso derivanti dai punti interni non assorbiti. Dopo quanto tempo, di norma, la cosa sparisce ?
La ringrazio e porgo cordiali saluti.
G.P.
[#6]
caro lettore,
purtroppo ( o per fortuna) non è possibile dimostrare che i nervi erigentes siano stati sezionati.
prima di trarre errate convinzioni lasci passare alcuni mesi (6-7), effettui delle iniezioni intracavernose con Alprostadil, per tenere "vivace" il suo pene a cadenza almeno settimanale e dopo , con l'aiuto di uno specialista, cerchi di prendere la decisione più corretta per le sue esigenze e realtà di vita
veda www.andrologia.lazio.it
cari saluti
purtroppo ( o per fortuna) non è possibile dimostrare che i nervi erigentes siano stati sezionati.
prima di trarre errate convinzioni lasci passare alcuni mesi (6-7), effettui delle iniezioni intracavernose con Alprostadil, per tenere "vivace" il suo pene a cadenza almeno settimanale e dopo , con l'aiuto di uno specialista, cerchi di prendere la decisione più corretta per le sue esigenze e realtà di vita
veda www.andrologia.lazio.it
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 19.5k visite dal 21/08/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.