Placca, ipp
Gentilissimi dottori,
Ho 25 anni. Circa due anni fa, durante un rapporto sessuale ho avuto un trauma che ha comportato la formazione di una placca, messa in evidenza da una ecografia basale del pene.
L'andrologo che a suo tempo mi seguì mi sconsigliò di iniziare qualunque tipo di terapia, vista la scarsa importanza del trauma: al tatto la placca si sentiva difficilmente, il dolore dopo un mesetto circa era scomparso e residuava solo una leggera deviazione del pene verso sinistra, deviazione che riguarda la zona che va dalla metà dell'asta sino al glande.
A distanza di alcuni mesi, ho iniziato ad avvertire dolore, sopportabile, nella zona della placca (anche a pene a riposo). Tanto il dolore, quanto la deviazioni, non erano comunque tali da compromettere il rapporto sessuale, unica pecca l'impossibilità di alcune posizioni per dolore intenso e particolare affaticamento del pene alla conclusione del rapporto (per dirla in parole semplici, se prima riuscivo ad avere ad esempio due rapporti sessuali nel corso di un paio di ore, attualmente questo è difficile per l'intenso fastidio che provo dopo il rapporto). Dopo un certo periodo, il dolore nella zona della placca è scomparso, mentre permangono tutt'oggi le problematiche suindicate circa i rapporti sessuali.
In questi due anni, si sono alternati periodi di dolore (sopportabile) a periodi in cui esso era assente, periodi rispettivamente in cui riuscivo ad avere tranquilli rapporti sessuali, e altri in cui mi creava più fastidio.
A distanza da un anno dalla prima ecografia, vista la ricomparsa del dolore, mi sono sottoposto a eco color doppler, dal quale si è evidenziato "a livello del terzo distale, in sede paramediana sinistra, albuginea si rileva immagine iperecogena di 13 x 4 X 2 (spessore) mm compatibile con placca fibrosa (post traumatica?IPP?)".
A seguito di ciò, nuovamente l'andrologo sconsigliava la terapia.
Nel periodo seguente ho continuato ad avere periodi alternati a dolori e periodi di serenità.
Oltre a ciò, nell'ultimo mese, ho iniziato ad avvertire dolore al mattino nella zona sotto la placca, quindi la parte sinistra inferiore dell'asta e la base del pene, con una leggera deviazione verso sinistra che parte direttamente dalla base (allora stato attuale dunque, il pene propende verso sinistra con leggera torsione sempre verso sinistra del glande).
Stufo di ciò, ho cambiato andrologo, il quale ha ritenuto che si trattasse di IPP (a dire il vero ha detto che la placca stessa, in generale, è ipp...), e ha consigliato circa 15 sedute di ionoforesi, con infiltrazione sottocutanea di un farmaco (l'infiltrazione non è direttamente sulla placca da quanto ho capito).
Ciò che vorrei sapere è se a vostro parere non sia tardi per sottoporsi a ionoforesi, se possa realmente trattarsi di IPP, se a seguito della terapia il pene ha possibilità di eliminare o quantomeno diminuire la curvatura, se il recente dolore e deviazione che interessa la base sia una conseguenza normale..insomma, che si deve fare dottori?
Tra le altre cose, un prezzo che va dai 70 ai 100 euro per seduta di ionoforesi, è un prezzo onesto?
Attendo risposte e nel frattempo vi ringrazio.
Cordialmente
Ho 25 anni. Circa due anni fa, durante un rapporto sessuale ho avuto un trauma che ha comportato la formazione di una placca, messa in evidenza da una ecografia basale del pene.
L'andrologo che a suo tempo mi seguì mi sconsigliò di iniziare qualunque tipo di terapia, vista la scarsa importanza del trauma: al tatto la placca si sentiva difficilmente, il dolore dopo un mesetto circa era scomparso e residuava solo una leggera deviazione del pene verso sinistra, deviazione che riguarda la zona che va dalla metà dell'asta sino al glande.
A distanza di alcuni mesi, ho iniziato ad avvertire dolore, sopportabile, nella zona della placca (anche a pene a riposo). Tanto il dolore, quanto la deviazioni, non erano comunque tali da compromettere il rapporto sessuale, unica pecca l'impossibilità di alcune posizioni per dolore intenso e particolare affaticamento del pene alla conclusione del rapporto (per dirla in parole semplici, se prima riuscivo ad avere ad esempio due rapporti sessuali nel corso di un paio di ore, attualmente questo è difficile per l'intenso fastidio che provo dopo il rapporto). Dopo un certo periodo, il dolore nella zona della placca è scomparso, mentre permangono tutt'oggi le problematiche suindicate circa i rapporti sessuali.
In questi due anni, si sono alternati periodi di dolore (sopportabile) a periodi in cui esso era assente, periodi rispettivamente in cui riuscivo ad avere tranquilli rapporti sessuali, e altri in cui mi creava più fastidio.
A distanza da un anno dalla prima ecografia, vista la ricomparsa del dolore, mi sono sottoposto a eco color doppler, dal quale si è evidenziato "a livello del terzo distale, in sede paramediana sinistra, albuginea si rileva immagine iperecogena di 13 x 4 X 2 (spessore) mm compatibile con placca fibrosa (post traumatica?IPP?)".
A seguito di ciò, nuovamente l'andrologo sconsigliava la terapia.
Nel periodo seguente ho continuato ad avere periodi alternati a dolori e periodi di serenità.
Oltre a ciò, nell'ultimo mese, ho iniziato ad avvertire dolore al mattino nella zona sotto la placca, quindi la parte sinistra inferiore dell'asta e la base del pene, con una leggera deviazione verso sinistra che parte direttamente dalla base (allora stato attuale dunque, il pene propende verso sinistra con leggera torsione sempre verso sinistra del glande).
Stufo di ciò, ho cambiato andrologo, il quale ha ritenuto che si trattasse di IPP (a dire il vero ha detto che la placca stessa, in generale, è ipp...), e ha consigliato circa 15 sedute di ionoforesi, con infiltrazione sottocutanea di un farmaco (l'infiltrazione non è direttamente sulla placca da quanto ho capito).
Ciò che vorrei sapere è se a vostro parere non sia tardi per sottoporsi a ionoforesi, se possa realmente trattarsi di IPP, se a seguito della terapia il pene ha possibilità di eliminare o quantomeno diminuire la curvatura, se il recente dolore e deviazione che interessa la base sia una conseguenza normale..insomma, che si deve fare dottori?
Tra le altre cose, un prezzo che va dai 70 ai 100 euro per seduta di ionoforesi, è un prezzo onesto?
Attendo risposte e nel frattempo vi ringrazio.
Cordialmente
[#1]
Caro Utente,una IPP a 24 anni rientra nel novero delle evenienze eccezionali...Credo non sia il caso di ricorrere né a terapie fisiatriche né,tantomeno,ad infiltrazioni sottocutanee,ritenendo che l'ispessimento sia da mettere in correlazione ad un evento post traumatico e,quindi,non degenerativo.Va da se che sia solo un'ipotesi non oggettivabile da questa postazione telematica. Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Gentile Giovanotto,
considerata l'origine evidentemente traumatica "acuta" del problema, concordo con il Collega Dott. Izzo sulle scarse possibilità di successo della terapia farmacologica. Sempre e comunque nei limiti di una valutazione indiretta.
Saluti
considerata l'origine evidentemente traumatica "acuta" del problema, concordo con il Collega Dott. Izzo sulle scarse possibilità di successo della terapia farmacologica. Sempre e comunque nei limiti di una valutazione indiretta.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Gentili dottori,
Se davvero non trattasi di patologia degenerativa, perché con il tempo ho questa deviazione maggiore? Se non è possibile ricorrere a terapia farmacologica,m quali sono le alternative che ho? soni destinato ad avere questi dolori che vanno e vengono per tutta la vita?
Per infiltrazioni intendete ionoforesi? Se dovessi ci unque sottopormici ci sarebbero eventuali controindicazioni nel mio caso?
Chiedo scusa per le tante domande
Cordialmente
Se davvero non trattasi di patologia degenerativa, perché con il tempo ho questa deviazione maggiore? Se non è possibile ricorrere a terapia farmacologica,m quali sono le alternative che ho? soni destinato ad avere questi dolori che vanno e vengono per tutta la vita?
Per infiltrazioni intendete ionoforesi? Se dovessi ci unque sottopormici ci sarebbero eventuali controindicazioni nel mio caso?
Chiedo scusa per le tante domande
Cordialmente
[#4]
Caro lettore, seppur rari esistono casi di Malattia di La Peyronie o Indurito Pensi Plastica anche nel soggetto giovane, il riacutizzarsi della stessa può determinare il dolore che riferisce, le terapie fisiche che le hanno consigliato servono a stabilizzare la malattia stessa.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
[#8]
Utente
Non entro in panico, per carità, ma vorrei riuscire a risolvere il problema.. Dopo due ann, nei quali nulla è migliorato naturalmente, le terapie sono sconsigliate, l'intervento, nell'immediato è sconsigliato-ne vorrei sostenerlo-, ma allora che devo fare? Attendere, ma cosa?
Scusate, ma capirete anche voi che dopo due anni di "tutto va bene, non devi fare nulla" ma nulla migliora, uno perde la fiducia..
Scusate, ma capirete anche voi che dopo due anni di "tutto va bene, non devi fare nulla" ma nulla migliora, uno perde la fiducia..
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.2k visite dal 03/11/2014.
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