Ipp e deficit erettile
Gentilissimi,
vi espongo schematicamente il caso, che cerco di approcciare nel modo più razionale possibile !
- Autunno 2012: al termine di lunga relazione, con nuova partner accuso episodi di deficit erettile (associati ad assenza totale di erezioni mattutine). Mi sottopongo a due visite specialistiche, i due andrologi diagnosticano problema psicologico con sola palpazione e presa visione di normali esami ormonali. Assumo Cialis 5mg per un mese tutti i giorni, in seguito semprè più diluito fino ad interruzione.
- Primavera 2013: dopo performance “non costanti” e alcuni episodi di erezioni notturne dolorose (segnalate ai colleghi, che trovano non significativi gli eventi) mi reco da un terzo specialista, cui faccio presente anche la formazione di una sorta di morbido “anellino” in erezione. Lo specialista effettua eco solo basale da cui rileva “modesta disomogeneità dei corpi placca-calcifica a livello del CC. di sin. (terzo medio) di mm. 4,4. Terapia: Rigentex 400 4 volte al giorno + Dromos 500 1 volta al giorno (sostituito al terzo mese dal Trental 600) + Cialis 20mg 2 volte a settimana
- Inverno (Dicembre) 2013: a controllo dopo circa 6 mesi ”la placca fibro-calcifica .. è quasi dissolta (2 mm)”. Terapia: Rigentex 400 2 volte al giorno + Cialis 20mg 2 volte a settimana
- Estate (Agosto) 2014: a placca stabile (non ho referto), dopo il suggerimento di un mese di riposo dai farmaci, richiedo il re-inizio della terapia (previsto in autunno) perché ricompare dolore. Inizio ad assumere Rigentex 400 4 volte al giorno + Cialis 20mg 2 volte a settimana.
Questo l’iter. A settembre, SOLO per verificare l’evoluzione della placca mi reco da un quarto studio. Qui, un prima sorpresa: secondo il nuovo specialista che esegue l’indagine, non esiste nessuna placca.
In piena confusione, richiedo per “sciogliere dubbi” un ultimo parere. Il quinto ed ultimo specialista mi trova, per la prima volta tramite palpazione, una possibile piccola placca, a suo avviso già con parziale successo trattata. Mi rimanda, trovandolo necessario, ad ecografia dinamica peniena (sino ad oggi ho solo reperti basali) per capirci un po’ meglio e ad un rinnovo dei profili ormonali.
Di qui le mie domande:
- Come giudicate l'iter / Trovate corretta l’esecuzione di una eco dinamica ?
- Qualora fosse confermata la placca (la vedono o sentono 2 specialisti su 5), che dovrebbe comunque essere piccolina, può anche se così lieve causare fuga venosa irreversibile ?
Questo ultimo aspetto mi terrorizza (ho 35 anni! non fumo e sono sportivo) .. mi reco all'eco spaventato più per il possibile esito. Spero che se dovesse esistere la placca, provandola a trattare migliori (in passato sembrava rispondere con terapie semplici) anche il deficit :).
vi espongo schematicamente il caso, che cerco di approcciare nel modo più razionale possibile !
- Autunno 2012: al termine di lunga relazione, con nuova partner accuso episodi di deficit erettile (associati ad assenza totale di erezioni mattutine). Mi sottopongo a due visite specialistiche, i due andrologi diagnosticano problema psicologico con sola palpazione e presa visione di normali esami ormonali. Assumo Cialis 5mg per un mese tutti i giorni, in seguito semprè più diluito fino ad interruzione.
- Primavera 2013: dopo performance “non costanti” e alcuni episodi di erezioni notturne dolorose (segnalate ai colleghi, che trovano non significativi gli eventi) mi reco da un terzo specialista, cui faccio presente anche la formazione di una sorta di morbido “anellino” in erezione. Lo specialista effettua eco solo basale da cui rileva “modesta disomogeneità dei corpi placca-calcifica a livello del CC. di sin. (terzo medio) di mm. 4,4. Terapia: Rigentex 400 4 volte al giorno + Dromos 500 1 volta al giorno (sostituito al terzo mese dal Trental 600) + Cialis 20mg 2 volte a settimana
- Inverno (Dicembre) 2013: a controllo dopo circa 6 mesi ”la placca fibro-calcifica .. è quasi dissolta (2 mm)”. Terapia: Rigentex 400 2 volte al giorno + Cialis 20mg 2 volte a settimana
- Estate (Agosto) 2014: a placca stabile (non ho referto), dopo il suggerimento di un mese di riposo dai farmaci, richiedo il re-inizio della terapia (previsto in autunno) perché ricompare dolore. Inizio ad assumere Rigentex 400 4 volte al giorno + Cialis 20mg 2 volte a settimana.
Questo l’iter. A settembre, SOLO per verificare l’evoluzione della placca mi reco da un quarto studio. Qui, un prima sorpresa: secondo il nuovo specialista che esegue l’indagine, non esiste nessuna placca.
In piena confusione, richiedo per “sciogliere dubbi” un ultimo parere. Il quinto ed ultimo specialista mi trova, per la prima volta tramite palpazione, una possibile piccola placca, a suo avviso già con parziale successo trattata. Mi rimanda, trovandolo necessario, ad ecografia dinamica peniena (sino ad oggi ho solo reperti basali) per capirci un po’ meglio e ad un rinnovo dei profili ormonali.
Di qui le mie domande:
- Come giudicate l'iter / Trovate corretta l’esecuzione di una eco dinamica ?
- Qualora fosse confermata la placca (la vedono o sentono 2 specialisti su 5), che dovrebbe comunque essere piccolina, può anche se così lieve causare fuga venosa irreversibile ?
Questo ultimo aspetto mi terrorizza (ho 35 anni! non fumo e sono sportivo) .. mi reco all'eco spaventato più per il possibile esito. Spero che se dovesse esistere la placca, provandola a trattare migliori (in passato sembrava rispondere con terapie semplici) anche il deficit :).
[#1]
Caro signore,
l' ecodoppler basale serve a niente. Soprattutto è necessario ecodoppler dinamico che serve a valutare l' estensione reale della placca (stimata con difetto da ecodoppler basale) e vedere se il deficit erettivo è mantenuto da Peyronie o da altra patologia es: ormini. A tale scopo esegua anche testosterone totale e prolattina.
l' ecodoppler basale serve a niente. Soprattutto è necessario ecodoppler dinamico che serve a valutare l' estensione reale della placca (stimata con difetto da ecodoppler basale) e vedere se il deficit erettivo è mantenuto da Peyronie o da altra patologia es: ormini. A tale scopo esegua anche testosterone totale e prolattina.
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio !
A questo punto eseguirò senza più indugi l'eco dinamica, e le indagini da lei suggerite.
Ultimo dubbio e conseguente ultima domanda, per non abusare del suo tempo: in caso di deficit sostenuto da Peyronie, ritiene possibile un miglioramento cercando di curare la "causa" / la placca con una terapia più consapevole (per quanto ovviamente possibile, ho letto i precedenti consulti) ?
Grazie ancora non 1.000 ma 10.000 !
A questo punto eseguirò senza più indugi l'eco dinamica, e le indagini da lei suggerite.
Ultimo dubbio e conseguente ultima domanda, per non abusare del suo tempo: in caso di deficit sostenuto da Peyronie, ritiene possibile un miglioramento cercando di curare la "causa" / la placca con una terapia più consapevole (per quanto ovviamente possibile, ho letto i precedenti consulti) ?
Grazie ancora non 1.000 ma 10.000 !
[#4]
Utente
Dottore, effettuati i test suggeriti!
Esami ormonali ok (riporto selezione, prolattina: 9.23 ng/ml; testosterone: 10.09 ng/ml; testosterone libero: 21.70 pg/ml), secondo il medico “perfetti”.
Ecocolordoppler dinamico (pge1 20mg) esclude placche, normale velocità sistolica (sx: 72.0 cm/s e dx: 70.9 cm/s) mentre “border-line” la velocità diastolica (sx: 9.9 e dx: 11,3) con I.R di 0.86 a sinistra e 0.84 a destra.
Le conclusioni: Assenza di lesioni di tipo indurativo. L’esame [..] ha evidenziato lievi segni di alterazione del meccanismo veno/occlusivo cavernoso, compatibile con una condizione di tipo “border-line”. Si segnala un potenziale condizionamento della risposta vascolare a causa dell’intenso ipertono adrenergico come testimoniato dalla mancata distensione delle arterie cavernose e dalla lieve tachicardia (ero davvero spaventatissimo, ma più di trovare la placca!).
I dottori che mi hanno seguito si sono mostrati molto sereni, il clinico (il cui approccio mi piace molto) mi ha suggerito di assumere per 2 mesi Cialis 5 mg a giorni alterni, Spedra 200 al bisogno: credono (mi sembra fermamente) in una sorta di riabilitazione a questo punto immagino anche “psicologica”.
Ho letto i suoi articoli, mi sembra siamo intorno alla sua ”Araba fenicia” ;)
Desumo che non avendo 1 problemi ormonali, 2 arteriosi, 3 metabolici, 4 IPP > l’alterazione del meccanismo veno-occlusivo possa essere risolto.
Mi farebbe piacere sentire il suo parere, grazie per il mini-percorso a supporto.
Vorrei anche tranquillizzare i lettori sulla punturina legata all’esame dinamico, è sciocchezza ragazzi, tranquilli, lo dice un fifone.
Esami ormonali ok (riporto selezione, prolattina: 9.23 ng/ml; testosterone: 10.09 ng/ml; testosterone libero: 21.70 pg/ml), secondo il medico “perfetti”.
Ecocolordoppler dinamico (pge1 20mg) esclude placche, normale velocità sistolica (sx: 72.0 cm/s e dx: 70.9 cm/s) mentre “border-line” la velocità diastolica (sx: 9.9 e dx: 11,3) con I.R di 0.86 a sinistra e 0.84 a destra.
Le conclusioni: Assenza di lesioni di tipo indurativo. L’esame [..] ha evidenziato lievi segni di alterazione del meccanismo veno/occlusivo cavernoso, compatibile con una condizione di tipo “border-line”. Si segnala un potenziale condizionamento della risposta vascolare a causa dell’intenso ipertono adrenergico come testimoniato dalla mancata distensione delle arterie cavernose e dalla lieve tachicardia (ero davvero spaventatissimo, ma più di trovare la placca!).
I dottori che mi hanno seguito si sono mostrati molto sereni, il clinico (il cui approccio mi piace molto) mi ha suggerito di assumere per 2 mesi Cialis 5 mg a giorni alterni, Spedra 200 al bisogno: credono (mi sembra fermamente) in una sorta di riabilitazione a questo punto immagino anche “psicologica”.
Ho letto i suoi articoli, mi sembra siamo intorno alla sua ”Araba fenicia” ;)
Desumo che non avendo 1 problemi ormonali, 2 arteriosi, 3 metabolici, 4 IPP > l’alterazione del meccanismo veno-occlusivo possa essere risolto.
Mi farebbe piacere sentire il suo parere, grazie per il mini-percorso a supporto.
Vorrei anche tranquillizzare i lettori sulla punturina legata all’esame dinamico, è sciocchezza ragazzi, tranquilli, lo dice un fifone.
[#5]
Mi sa che l' ansia le abbia giocato brutto scherzo, se ormioni regolari. Per quanto riguarda l' assenza di placca queste possono essere simili alla albuginea e non essere viste all' ecodoppler. Serve comunque palpazione. Per intanto stia tranquillo.
[#6]
Utente
Dottore, nel ringraziarla ancora volevo aggiornarla sull'avanzamento della terapia.
Per 2 mesi ho assunto Cialis 5 mg a giorni alterni e Spedra 200 al bisogno.
Al dottore che mi segue, al controllo di gennaio, ho fatto presente la necessità di palpazione da lei suggerita: mi ha detto che lui è sicuro del referto dell'eco, e di stare tranquillo (è un centro di eccellenza per IPP), è un problema secondo lui di ipertono adrenergico.
Mi ha confermato la terapia, aggiungendo Profluss al mattino per i miei problemi prostatici (soffro da 10 anni di una forma cronica di prostatite).
Ad oggi ho avuto modo di intensificare la vita sessuale, con rapporti penetrativi. Devo dire che quasi sempre è stato possibile avere un rapporto, ma la rigidità è inferiore al passato (diciamo al 60/70%) e Spedra sembra funzionare davvero poco, con contributo più che altro irregolare.
Secondo lei esiste qualcosa che è sfuggito ? E se la prostata giocasse un ruolo più forte in tutta questa storia ? Consideri che spesso ho minzione frequente e vari doloretti che ho imparato ad associare all'organo, ahimè da tempo.
Sono inoltre terrorizzato da quanto letto sulle fughe venose .. è possibile che l'ipertono adrenergico influisca anche sull'uso dello Spedra 200 ? E generi valori di velocità diastolica all'eco così elevati come quelli riportati (> 9.9) ?
Sono un pò abbattuto, mi fido molto del suo parere. Grazie per la pazienza ed il sostegno.
Per 2 mesi ho assunto Cialis 5 mg a giorni alterni e Spedra 200 al bisogno.
Al dottore che mi segue, al controllo di gennaio, ho fatto presente la necessità di palpazione da lei suggerita: mi ha detto che lui è sicuro del referto dell'eco, e di stare tranquillo (è un centro di eccellenza per IPP), è un problema secondo lui di ipertono adrenergico.
Mi ha confermato la terapia, aggiungendo Profluss al mattino per i miei problemi prostatici (soffro da 10 anni di una forma cronica di prostatite).
Ad oggi ho avuto modo di intensificare la vita sessuale, con rapporti penetrativi. Devo dire che quasi sempre è stato possibile avere un rapporto, ma la rigidità è inferiore al passato (diciamo al 60/70%) e Spedra sembra funzionare davvero poco, con contributo più che altro irregolare.
Secondo lei esiste qualcosa che è sfuggito ? E se la prostata giocasse un ruolo più forte in tutta questa storia ? Consideri che spesso ho minzione frequente e vari doloretti che ho imparato ad associare all'organo, ahimè da tempo.
Sono inoltre terrorizzato da quanto letto sulle fughe venose .. è possibile che l'ipertono adrenergico influisca anche sull'uso dello Spedra 200 ? E generi valori di velocità diastolica all'eco così elevati come quelli riportati (> 9.9) ?
Sono un pò abbattuto, mi fido molto del suo parere. Grazie per la pazienza ed il sostegno.
[#8]
Utente
Dottore, abuso ancora della sua pazienza e gentilezza, in attesa di andare a controllo dal medico (putroppo l'appuntamento è fra 3 settimane).
Ho fatto tesoro dei suioi consigli e credo che i meccanismi ansiosi stiano giocando un ruolo importante: per questo ho parlato alla partner del problema, e viviamo rapporti in maggiore tranquillità.
Noto tuttavia che, pur riducendo i livelli di stress (ma inizierò a breve anche percorso psicologico), la qualità dell'erezione sta via via diminuendo. In sostanza, riesco ad ottenere una rigidità appena sufficiente (e lentamente). Permane inoltre dolore sul lato sinistro dell'asta, sebbene meno forte.
Avendo ormai capito che la "fuga venosa" non esiste, le chiedo: è possibile che all'eco-doppler non sia stata identificata, come da lei paventato all'inizio, una placca di dimensioni tali da compromettere l'erezione ? Se così fosse, questi 6 mesi di interruzione delle terapie per IPP potrebbero aver generato un ulteriore danno ?
Grazie ancora :)
Ho fatto tesoro dei suioi consigli e credo che i meccanismi ansiosi stiano giocando un ruolo importante: per questo ho parlato alla partner del problema, e viviamo rapporti in maggiore tranquillità.
Noto tuttavia che, pur riducendo i livelli di stress (ma inizierò a breve anche percorso psicologico), la qualità dell'erezione sta via via diminuendo. In sostanza, riesco ad ottenere una rigidità appena sufficiente (e lentamente). Permane inoltre dolore sul lato sinistro dell'asta, sebbene meno forte.
Avendo ormai capito che la "fuga venosa" non esiste, le chiedo: è possibile che all'eco-doppler non sia stata identificata, come da lei paventato all'inizio, una placca di dimensioni tali da compromettere l'erezione ? Se così fosse, questi 6 mesi di interruzione delle terapie per IPP potrebbero aver generato un ulteriore danno ?
Grazie ancora :)
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.4k visite dal 26/10/2014.
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