Varice al pene, come intervenire?
Egregi dottori,
mi rivolgo a voi per via di un problema che mi assilla ormai da un anno e mezzo nella speranza di poter trovare una soluzione.
Ho 45 anni e nell’agosto del 2004, in seguito ad un rapporto sessuale esercitato con una certa vemenza, ho subito un trauma al pene.
Ho provato dolore per circa un mese, dolore che è andato pian piano attenuandosi trasformandosi in un senso di fastidio sul lato sinistro a livello del glande (simile a quello prodotto da un’irritazione senza che però vi fosse arrossamento, bensì un rigonfiamento di una venula).
Questo inconveniente mi crea seri fastidi quando il mio pene viene a contatto con l’acqua e durante i rapporti sessuali.
Il referto dell’ecografia peniena cui mi sono sottoposto, (anche per scongiurare il timore di una induratio penis plastica), è il seguente. “Non immagini di placche calcifiche per quanto valutabile ecograficamente. Lieve dilatazione dell’uretra a livello del glande. Modesta dilatazione dei vasi a livello del glande”.
Nel maggio di quest’anno sono stato visitato dall’andrologo il quale ha rilevato che la venula sul lato sinistro al livello del glande presentava un vecchio processo flebitico e che la cosa, essendo prevista nei traumi al pene, era in via di risoluzione. Mi ha prescritto un gel anestetico (Luan) da usare prima di ogni rapporto.
Purtroppo, a tutt’oggi non riscontro miglioramenti. La venula diventa scura soprattutto quando il pene è sottoposto ad attrito, specie dopo un rapporto.
Esiste una cura? A quali esami dovrei sottopormi? E’ consigliabile un’intervento chirurgico e soprattutto quale specialista si occupa di tale patologia (l’andrologo, l’urologo o il vascolare)?
Nell’attesa di una vostra pronta risposta, vi ringrazio anticipatamente.
Oreste
mi rivolgo a voi per via di un problema che mi assilla ormai da un anno e mezzo nella speranza di poter trovare una soluzione.
Ho 45 anni e nell’agosto del 2004, in seguito ad un rapporto sessuale esercitato con una certa vemenza, ho subito un trauma al pene.
Ho provato dolore per circa un mese, dolore che è andato pian piano attenuandosi trasformandosi in un senso di fastidio sul lato sinistro a livello del glande (simile a quello prodotto da un’irritazione senza che però vi fosse arrossamento, bensì un rigonfiamento di una venula).
Questo inconveniente mi crea seri fastidi quando il mio pene viene a contatto con l’acqua e durante i rapporti sessuali.
Il referto dell’ecografia peniena cui mi sono sottoposto, (anche per scongiurare il timore di una induratio penis plastica), è il seguente. “Non immagini di placche calcifiche per quanto valutabile ecograficamente. Lieve dilatazione dell’uretra a livello del glande. Modesta dilatazione dei vasi a livello del glande”.
Nel maggio di quest’anno sono stato visitato dall’andrologo il quale ha rilevato che la venula sul lato sinistro al livello del glande presentava un vecchio processo flebitico e che la cosa, essendo prevista nei traumi al pene, era in via di risoluzione. Mi ha prescritto un gel anestetico (Luan) da usare prima di ogni rapporto.
Purtroppo, a tutt’oggi non riscontro miglioramenti. La venula diventa scura soprattutto quando il pene è sottoposto ad attrito, specie dopo un rapporto.
Esiste una cura? A quali esami dovrei sottopormi? E’ consigliabile un’intervento chirurgico e soprattutto quale specialista si occupa di tale patologia (l’andrologo, l’urologo o il vascolare)?
Nell’attesa di una vostra pronta risposta, vi ringrazio anticipatamente.
Oreste
caro lettore 9004,
spesso dopo una lesione traumatica del pene ( rapporto forzato, flessione improvvisa...) si può instaurare un processo flebitico ( infiammazione di un tratto venoso) che pu perdurare nel tempo prima di scomparire determinando dei fastidi in erezione
Non è una patologia da dover trattare chirurgicamente
Si faccia vedere da uno specialista, andrologo chirurgo, chirurgo vascolare
Ma il problema tenderà a risolversi da solo
cari saluti
spesso dopo una lesione traumatica del pene ( rapporto forzato, flessione improvvisa...) si può instaurare un processo flebitico ( infiammazione di un tratto venoso) che pu perdurare nel tempo prima di scomparire determinando dei fastidi in erezione
Non è una patologia da dover trattare chirurgicamente
Si faccia vedere da uno specialista, andrologo chirurgo, chirurgo vascolare
Ma il problema tenderà a risolversi da solo
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
potrebbe trattarsi di un processo flebitico che può risolversi con pomate ad uso topico
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.7k visite dal 12/12/2005.
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