Impotenza a 20 anni?
Gentili dottori, sono un ragazzo di vent'anni alle prese, mio malgrado, con una forte angoscia dovuta a recenti delusioni in campo sessuale.
Cercherò di essere breve: premetto di essere vergine e di non avere mai avuto grosse esperienze in ambito "amoroso".
Quest'estate conosco una bellissima ragazza con la quale in breve tempo riesco ad instaurare una relazione. Il rapporto si evolve bene fino ad arrivare al sesso; lei è un po' più navigata di me e ciò contribuisce a rendermi piuttosto nervoso, oltre al fatto che, essendo la mia prima volta, ero desideroso di fare bella figura.
Il tutto, come avrete previsto, si rivela un flop. Per ben tre volte proviamo a fare l'amore e per tre volte nessun segno di vita da parte del mio membro traditore. Una parvenza di erezione sembrava manifestarsi solo dopo una intensa stimolazione manuale della mia partner per poi esaurirsi dopo poco.
Lei non sembra dare molto peso alla cosa e riproviamo altre volte ma non riesco mai ad avere una erezione soddisfacente.
Nemmeno a dirlo, dal punto di vista del morale la cosa mi butta giù e non poco.
Ora, io non sono certo un medico ma, senza presunzione, sarei portato ad escludere problemi di tipo organico, dal momento che, attraverso la masturbazione, sono in grado di raggiungere un'erezione decente (anche se grazie soprattutto a stimolazione manuale).
Sono anche a conoscenza della cosiddetta "ansia da prestazione" (il primo fallimento è stata una delusione tremenda e ciò può aver portato ad un circolo vizioso in cui vedevo tutto come un "esame") come del fatto che la pornografia abbia effetti devastanti sul nostro cervello. Ammetto infatti di averne fatto largo uso e, da quel che ho visto, pare che arrivi a limitare seriamente la capacità dell'individuo di raggiungere un'erezione e di recepire normalmente stimoli fisici (non a caso, con la ragazza era come se mi sentissi "desensibilizzato").
Aggiungo anche che, all'età di 15 anni circa, ero solito raggiungere l'orgasmo senza che il pene fosse eretto; lo stimolavo a mano ma rimaneva comunque "floscio". Mi chiedo se questo possa avere rilevanza.
Ripeto, sono l'ultimo che può esprimere un parere in merito a quanto mi è successo per cui vi chiedo gentilmente di darmi la vostra opinione sulla questione e su quelle che io ho ipotizzato come possibili cause.
Non nego che la cosa mi ha destabilizzato molto e spero che si possa risolvere per il meglio. Per eventuali chiarimenti chiedete pure.
Grazie in anticipo per la disponibilità,
cordiali saluti.
Cercherò di essere breve: premetto di essere vergine e di non avere mai avuto grosse esperienze in ambito "amoroso".
Quest'estate conosco una bellissima ragazza con la quale in breve tempo riesco ad instaurare una relazione. Il rapporto si evolve bene fino ad arrivare al sesso; lei è un po' più navigata di me e ciò contribuisce a rendermi piuttosto nervoso, oltre al fatto che, essendo la mia prima volta, ero desideroso di fare bella figura.
Il tutto, come avrete previsto, si rivela un flop. Per ben tre volte proviamo a fare l'amore e per tre volte nessun segno di vita da parte del mio membro traditore. Una parvenza di erezione sembrava manifestarsi solo dopo una intensa stimolazione manuale della mia partner per poi esaurirsi dopo poco.
Lei non sembra dare molto peso alla cosa e riproviamo altre volte ma non riesco mai ad avere una erezione soddisfacente.
Nemmeno a dirlo, dal punto di vista del morale la cosa mi butta giù e non poco.
Ora, io non sono certo un medico ma, senza presunzione, sarei portato ad escludere problemi di tipo organico, dal momento che, attraverso la masturbazione, sono in grado di raggiungere un'erezione decente (anche se grazie soprattutto a stimolazione manuale).
Sono anche a conoscenza della cosiddetta "ansia da prestazione" (il primo fallimento è stata una delusione tremenda e ciò può aver portato ad un circolo vizioso in cui vedevo tutto come un "esame") come del fatto che la pornografia abbia effetti devastanti sul nostro cervello. Ammetto infatti di averne fatto largo uso e, da quel che ho visto, pare che arrivi a limitare seriamente la capacità dell'individuo di raggiungere un'erezione e di recepire normalmente stimoli fisici (non a caso, con la ragazza era come se mi sentissi "desensibilizzato").
Aggiungo anche che, all'età di 15 anni circa, ero solito raggiungere l'orgasmo senza che il pene fosse eretto; lo stimolavo a mano ma rimaneva comunque "floscio". Mi chiedo se questo possa avere rilevanza.
Ripeto, sono l'ultimo che può esprimere un parere in merito a quanto mi è successo per cui vi chiedo gentilmente di darmi la vostra opinione sulla questione e su quelle che io ho ipotizzato come possibili cause.
Non nego che la cosa mi ha destabilizzato molto e spero che si possa risolvere per il meglio. Per eventuali chiarimenti chiedete pure.
Grazie in anticipo per la disponibilità,
cordiali saluti.
[#1]
Caro Utente,meno male che non vuole esprimere un parere...Comunque,l'abitudine ad eiaculare con il pene allo stato di riposo,non ha alcuna relazione con l'attuale momento negativo,legato,piuttosto,anche alla relativa inesperienza.Gli aspetti psicologici sono scontati ma,per evitare ulteriori confusioni,credo che una diagnosi andrologica di primo livello possa essere il viatico premiante per quantizzare i riverberi comportamentali ed intrapsichici.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Carissimo Dr. Izzo,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Come ha potuto constatare ho una cattiva tendenza all'autodiagnosi ma non la prenda come arroganza quanto piuttosto come un maldestro tentativo di giustificare almeno in parte quanto successo.
In ogni caso la visita andrologica è indispensabile per escludere qualsiasi implicazione a livello organico, quindi mi pare un passaggio obbligato.
Ciononostante, è possibile che il problema sia solamente nella mia testa? Le sembra una situazione "normale" o devo cominciare a preoccuparmi?
Perdoni le mie ansie ma un ventenne certe situazioni le subisce e non poco...
grazie ancora per la pazienza!
Cordiali saluti.
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Come ha potuto constatare ho una cattiva tendenza all'autodiagnosi ma non la prenda come arroganza quanto piuttosto come un maldestro tentativo di giustificare almeno in parte quanto successo.
In ogni caso la visita andrologica è indispensabile per escludere qualsiasi implicazione a livello organico, quindi mi pare un passaggio obbligato.
Ciononostante, è possibile che il problema sia solamente nella mia testa? Le sembra una situazione "normale" o devo cominciare a preoccuparmi?
Perdoni le mie ansie ma un ventenne certe situazioni le subisce e non poco...
grazie ancora per la pazienza!
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 18/10/2014.
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