Cialis e disfunzione veno occlusiva cavernosa

Gentili dottori vorrei porre un quesito,come già scritto in un post precedente io ho 24 anni e da molti anni non riesco a mantenere un erezione se non continuamente stimolato,un andrologo di roma mi ha visitato e prescritto il rigiscan e sentendo quello che ho fatto presente mi ha prescritto il cialis da 20 mg ma in diversi forum e anche qui ho letto che questo sintomo si chiama fuga venosa ed è uno dei più difficili problemi erettili da affrontare,io sono stato operato nel 2009 di varicocele di III grado a sinistra con scleroembolizzazione,ma voglio chiedere,ormai gli andrologi hanno tre strade da far percorrere ai pazienti ad oggi,cialis ecc,punture iniettate nei corpi cavernosi e infine una protesi peniena,permettendo che l'ultima ipotesi preferirei scartarla perchè psicologicamente non la accetterei facilmente soprattutto a quest'età anche se porterebbe benefici al problema,preferirei optare per il cialis,io ho letto che di fronte a questa patologia venosa si dà come cura ai pazienti il cialis da 5 mg tutti i giorni per qualche mese allo scopo di "provare a ristabilire" la funzione normale,io vorrei chiedervi se avete mai avuto dei miglioramenti da pazienti che avevano effettuato tale terapia? e chiedo è possibile che il cialis,il viagra ecc possano,se usati spesso,per molto..diciamo "esaurire" la loro funzionalità nel tempo,magari perchè il corpo si potrebbe assuefare al farmaco stesso? e chiedo ancora...si prospettano terapie per questa particolare patologia in futuro? ed un ultima domanda...io leggo qui che alcuni esperti ritengono che un sistema venoso "non buono" e ovviamente ne è esempio il mio varicocele possa soffrire di questa patologia ma se l'operazione riesce bene non dovrebbe essere migliorata la situazione venosa?o il varicocele non centra? io ho provato sia da solo sia con una ragazza ma il risultato è sempre lo stesso,il pene perde rigidità appena smette la stimolazione,leggo anche che questi inibitori risultano inefficaci in chi ha questa patologia,insomma chiedo a voi pareri e consigli vi ringrazio
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve.
mi domando se nelle valutazioni precedenti è stato richiesto il dosaggio degli ormoni. Di solito i farmaci che cita sono sufficienti al bisogno e non danno assuefazione. Personalmente non ho visto particolari miglioramenti stabili dopo chirurgia venosa ma glielo dico solo come punto di vista.
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net

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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
concordo con quanto espresso dal Collega Biagiotti. A cio' aggiungo che il punto nodale e'inquadrare correttamente il suo problema: e'effettivamente una fuga venosa? (poco probabile alla sua eta') . E'un problema psicologico? E'qualcos'altro?
Mi sembra che i dosaggi ormonali (testosterone totale, prolattina, ormoni tiroidei) e successivamente lo studio delle erezioni notturne che le e' stato proposto vadano in questa direzione.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Utente
Utente
Gentili dottori io non credo che sia un problema psicologico perchè anche se sono da solo lo stesso non mantengo erezione,è evidente che cè un problema fisico,ma io voglio chiedere se qualcuno di voi conosce la terapia ad onde d'urto a bassa intensità,potrebbe essere utile nel caso di fuga venosa? e volevo sapere se il cialis è efficace nei pazienti con questo problema. grazie
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve.
la mia esperienza con le onde d'urto : abbandonate per la scarsità dell'efficacia.
la terapia medica , se personalizzata, ha un suo valore.
cordialmente
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Utente
Utente
com'è possibile che venga descritta come una terapia nuova e efficace sulle pagine di medicina e ne hanno parlato anche nei congressi di andrologia e non sia efficace? nessuno sa dirmi quale terapia puo funzionare (protesi esclusa) per chi ha una fuga venosa?