Algia cronica epididimo dx da 5 anni
Premessa: non ho assolutamente fretta, la mia è una supplica più che una richiesta, poichè non so più che pesci pigliare. Per me un vostro parere, consiglio, qualsiasi cosa potrebbe essere preziosissima. Ripeto non ho fretta di ottenere una risposta, e mi scuso già da subito per la lunga lettera, così lunga solo per completezza di informazioni.
Salve, sono un ragazzo di 24 anni e dall'Agosto del 2003 soffro di problemi ai testicoli senza trovare soluzione.
Tutto è iniziato in seguito al''uso continuato di una bicicletta con una sella "letteralmente di ferro" (ero in vacanza dai miei nonni e usavo una vecchia bicicletta). Iniziai a sentire un lieve dolore al testicolo di destra, ma non ci feci caso dato che ero convinto che dipendesse da un tuffo in mare fatto il giorno prima. Il giorno seguente l'uso della bici risultò seriamente problematico e la sera il dolore crebbe in modo importante e la febbre mi salì molto. Corsi in ospedale e mi fu diagnosticata una orchiepididimite. Venni curato con antibiotici, antinfiammatorio e ghiaccio. Il dolore MOLTO lentamente diminui ma i testicoli rimanevano "pesanti", "cadenti", dando molto fastidio, ed obbligandomi ad utilizzare il sospensorio.
Provando a riprendere le normali attività (in passato ho praticato atletica per 8 anni, nuoto per 3, pattinaggio per 2), si riscatenava una nuova epididimite, talvolta a destra, talvolta a sinistra. Un inferno insomma.
In luglio 2005 si decide di operarmi di "orchidopessi" bilaterale, varicocele sinistro e scrotolita sinistro. La situazione migliora sotto il profilo della pesantezza testicolare (a sinistra in misura maggiore) ma compare un dolore interno, violento al tatto, nella zona del funicolo e epididimo sx. Si tenta un ciclo (che poi diventano 3 cicli) di infiltrazioni di anestetico (lidocaina - carbocaina) e cortisone (depomedrol) che danno lievi miglioramenti ma che una volta terminate riportano alla condizione di partenza. Le infiltrazioni venivano eseguite nella zona del funicolo.
A luglio del 2006 si decide di operarmi nuovamente poichè si ritiene che un punto interno abbia "incarcerato" il funicolo. L'esito dell'operazione è "orchifunicolectomia sx". Il funicolo infatti è stato trovato completamente avvolto da tessuto connettivo, strozzate e fragilissimo, quasi impalpabile. Da allora, sembra incredibile ma i problemi non sono risolti: il testicolo di destra appare cadente, pesante, e l'epididimo dolente al tatto. Il funicolo di destra se premuto (nella zona di fianco a dove parte il pene) duole molto. Ogni scuotimento, muovimento brusco è devastante. Per star "decentememte" sono costretto a vivere sul divano del salotto e a muovermi il meno possibile. Credetemi, non faccio la vittima e il mio problema non è psicologico. Faccio di tutto per venirne fuori, sono positivo, ci credo che un giorno questo incubo finirà, anche se sinceramente comincio un po' a stufarmi.
Di esami in questi anni ne ho fatti tantissimi, ne elenco i principali, premettendo che non sono mai entrato in contatto con partner sessuali, nemmeno con rapporti orali.
- Test TBC (negativo)
- Spermiogramma, piuttosto scadete sempre, spermatozooi piuttosto deformi e poco vitali (ma mi preme sottolinearle che il problema della fertilità è l'ultimissima mia preoccupazione)
- Ecografie (reni ok, vescica ok, epididimi sofferenti a volte, nei limiti di norma altre anche se al solo tatto si rilevava algia).
- Spermiocoltura (una sola volta positivo a Escherichia Coli, curato con antibiotici, anche se si sospettava la contaminazione del campione; Gonorrhoea negativo, Mycoplasma e Ureaplasma negativi).
- Lastra al bacino per rilevare eventuali ernie e Risonanza magnetica della colonna vertebrale (nel tratto lombare) ambedue negative.
-Risonanza addome inferiore e pelvi: piccoli linfonodi inguino femorali bilaterali di aspetto reattivo
Allo stato attuale, chi mi ha operato la seconda volta mi ha detto che l'unica cosa che posso fare è tamponare i sintomi con antidolorifici/antinfiammatori (per quello che servono...) poichè non sa quale sia la causa.
Se siete arrivati nella lettura fin qui vi ringrazio infinitamente del tempo dedicatomi, qualsiasi consiglio o idea vogliate darmi sarà ben accetta.
Salve, sono un ragazzo di 24 anni e dall'Agosto del 2003 soffro di problemi ai testicoli senza trovare soluzione.
Tutto è iniziato in seguito al''uso continuato di una bicicletta con una sella "letteralmente di ferro" (ero in vacanza dai miei nonni e usavo una vecchia bicicletta). Iniziai a sentire un lieve dolore al testicolo di destra, ma non ci feci caso dato che ero convinto che dipendesse da un tuffo in mare fatto il giorno prima. Il giorno seguente l'uso della bici risultò seriamente problematico e la sera il dolore crebbe in modo importante e la febbre mi salì molto. Corsi in ospedale e mi fu diagnosticata una orchiepididimite. Venni curato con antibiotici, antinfiammatorio e ghiaccio. Il dolore MOLTO lentamente diminui ma i testicoli rimanevano "pesanti", "cadenti", dando molto fastidio, ed obbligandomi ad utilizzare il sospensorio.
Provando a riprendere le normali attività (in passato ho praticato atletica per 8 anni, nuoto per 3, pattinaggio per 2), si riscatenava una nuova epididimite, talvolta a destra, talvolta a sinistra. Un inferno insomma.
In luglio 2005 si decide di operarmi di "orchidopessi" bilaterale, varicocele sinistro e scrotolita sinistro. La situazione migliora sotto il profilo della pesantezza testicolare (a sinistra in misura maggiore) ma compare un dolore interno, violento al tatto, nella zona del funicolo e epididimo sx. Si tenta un ciclo (che poi diventano 3 cicli) di infiltrazioni di anestetico (lidocaina - carbocaina) e cortisone (depomedrol) che danno lievi miglioramenti ma che una volta terminate riportano alla condizione di partenza. Le infiltrazioni venivano eseguite nella zona del funicolo.
A luglio del 2006 si decide di operarmi nuovamente poichè si ritiene che un punto interno abbia "incarcerato" il funicolo. L'esito dell'operazione è "orchifunicolectomia sx". Il funicolo infatti è stato trovato completamente avvolto da tessuto connettivo, strozzate e fragilissimo, quasi impalpabile. Da allora, sembra incredibile ma i problemi non sono risolti: il testicolo di destra appare cadente, pesante, e l'epididimo dolente al tatto. Il funicolo di destra se premuto (nella zona di fianco a dove parte il pene) duole molto. Ogni scuotimento, muovimento brusco è devastante. Per star "decentememte" sono costretto a vivere sul divano del salotto e a muovermi il meno possibile. Credetemi, non faccio la vittima e il mio problema non è psicologico. Faccio di tutto per venirne fuori, sono positivo, ci credo che un giorno questo incubo finirà, anche se sinceramente comincio un po' a stufarmi.
Di esami in questi anni ne ho fatti tantissimi, ne elenco i principali, premettendo che non sono mai entrato in contatto con partner sessuali, nemmeno con rapporti orali.
- Test TBC (negativo)
- Spermiogramma, piuttosto scadete sempre, spermatozooi piuttosto deformi e poco vitali (ma mi preme sottolinearle che il problema della fertilità è l'ultimissima mia preoccupazione)
- Ecografie (reni ok, vescica ok, epididimi sofferenti a volte, nei limiti di norma altre anche se al solo tatto si rilevava algia).
- Spermiocoltura (una sola volta positivo a Escherichia Coli, curato con antibiotici, anche se si sospettava la contaminazione del campione; Gonorrhoea negativo, Mycoplasma e Ureaplasma negativi).
- Lastra al bacino per rilevare eventuali ernie e Risonanza magnetica della colonna vertebrale (nel tratto lombare) ambedue negative.
-Risonanza addome inferiore e pelvi: piccoli linfonodi inguino femorali bilaterali di aspetto reattivo
Allo stato attuale, chi mi ha operato la seconda volta mi ha detto che l'unica cosa che posso fare è tamponare i sintomi con antidolorifici/antinfiammatori (per quello che servono...) poichè non sa quale sia la causa.
Se siete arrivati nella lettura fin qui vi ringrazio infinitamente del tempo dedicatomi, qualsiasi consiglio o idea vogliate darmi sarà ben accetta.
[#1]
caro lettore,
in qualche modo la sua "sventurata" storia mi rafforza nella mia ostilità a qualsiasi forma di orchidopessi per testicoli retrattili nell'adulto.
Non riesco a capire le motivazioni degli interventi chirurgici praticati e tanto più del secondo. Quando mai un punto interno può incarcerare il funicolo ?? Se lo incarcerasse determinerebbe fenomeni vascolari acuti o cronici diventando necessariamente una urgenza chirurgica!! Che c'entra il dolore ??
E' evidente che mi devo basare sulla sua descrizione dei sintomi e delle indicazioni ricevute.
Forse quella che gli Americani chiamano "second opinion" ( cioè il parere di un altro specialista) sembrrebbe estremamente opportuna
cari saluti
in qualche modo la sua "sventurata" storia mi rafforza nella mia ostilità a qualsiasi forma di orchidopessi per testicoli retrattili nell'adulto.
Non riesco a capire le motivazioni degli interventi chirurgici praticati e tanto più del secondo. Quando mai un punto interno può incarcerare il funicolo ?? Se lo incarcerasse determinerebbe fenomeni vascolari acuti o cronici diventando necessariamente una urgenza chirurgica!! Che c'entra il dolore ??
E' evidente che mi devo basare sulla sua descrizione dei sintomi e delle indicazioni ricevute.
Forse quella che gli Americani chiamano "second opinion" ( cioè il parere di un altro specialista) sembrrebbe estremamente opportuna
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta, riguardo il secondo intervento posso solo dirle che gli "accordi" erano di un intervento esplorativo. Al mio risveglio ho trovato la bella sorpresa... Comunque sia non metto in dubbio l'operato del medico che mi ha operato per la cronaca il dott. Vavassori dell'Humanitas di Bergamo, anche perchè se l'intervento è iniziato in anestesia locale e poi è proseguito in totale poichè saltavo sul tavolo operatorio dal dolore (così mi è stato detto, io non ricordo nulla), qualcosa di "importante" c'era.
Comunque sia la seconda operazione ha "dimezzato" il problema, anche se in maniera forse un po' drastica e discutibile, nel senso che a sinistra, a parte una piccola zona rimasta poco sensibile all'interno coscia (che non mi dà alcun problema), non ho dolori. Ed io sarei anche disposto a ripetere l'iter a destra (anche se i medici che mi seguono ora al Niguarda dicono che tornare ad intervenire chirurgicamente è una follia), se non fosse per il problema ormonale. La fertilità è l'ultimo dei miei problemi. Ma proprio l'ultimo...
Riguardo il parere di un altro specialista, beh, mi son fatto visitare na un bel po' di specialisti. Prima delle due operazioni e prima della seconda operazione. Andrologi, urologi, neurologi, ... non certo mi sono fatto operare senza aver consultato più pareri.
PS: io ho scritto la richiesta di consulto indicando la categoria andrologo, spero di non aver sbagliato, nel senso che magari dovevo indicare urologo... Per ora comunque grazie a Diego Pozza, che di nome già conoscevo. Spero emerga qualche idea su cosa poter fare, perchè io VOGLIO tornare a Vivere.
Grazie
Comunque sia la seconda operazione ha "dimezzato" il problema, anche se in maniera forse un po' drastica e discutibile, nel senso che a sinistra, a parte una piccola zona rimasta poco sensibile all'interno coscia (che non mi dà alcun problema), non ho dolori. Ed io sarei anche disposto a ripetere l'iter a destra (anche se i medici che mi seguono ora al Niguarda dicono che tornare ad intervenire chirurgicamente è una follia), se non fosse per il problema ormonale. La fertilità è l'ultimo dei miei problemi. Ma proprio l'ultimo...
Riguardo il parere di un altro specialista, beh, mi son fatto visitare na un bel po' di specialisti. Prima delle due operazioni e prima della seconda operazione. Andrologi, urologi, neurologi, ... non certo mi sono fatto operare senza aver consultato più pareri.
PS: io ho scritto la richiesta di consulto indicando la categoria andrologo, spero di non aver sbagliato, nel senso che magari dovevo indicare urologo... Per ora comunque grazie a Diego Pozza, che di nome già conoscevo. Spero emerga qualche idea su cosa poter fare, perchè io VOGLIO tornare a Vivere.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8k visite dal 06/08/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.