Deficit erettile --> circoncisione?
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 27 anni.
Da inizio anno ho cominciato a lavorare post laurea e ho trovato una compagna stabile. Da aprile ho il problema citato nel titolo del consulto, ovvero scarse erezioni, sia spontanee sia durante i preliminari, con conseguenti difficoltà nel portare a termine il rapporto.
Il problema è sorto dopo una erezione molto forte avuta verso la fine di aprile, e da quel giorno le erezioni successive non sono più state soddisfacenti. Ora mi pare impossibile dare la colpa a quell'episodio singolo perchè non mi pare ragionevole pensare a un giocattolo che si è rotto per il troppo afflusso di sangue in una singola circostanza.
Comunque per evitare di farmi troppi problemi, mi sono rivolto a un andrologo, il quale mi ha prescritto una pomata da applicare sul glande per evitare delle secrezioni biancastre e arrossamenti, e 15 gocce di yohimbina a colazione e cena per 2 mesi.
Inoltre il suo consiglio è stato quello di tenere il + possibile scoperto il glande, anche durante il giorno (cosa che non ho mai fatto in quanto mai saputo, e devo dire che al momento la cosa mi infastidisce un po', forse proprio perchè non abituato). Inoltre siccome dopo i pochi rapporti che ho avuto in questi 3 mesi avevo il prepuzio gonfio nella parte inferiore, il medico mi ha detto che se il problema non si dovesse risolvere, si potrebbe valutare l'ipotesi circoncisione...
Vorrei sapere cosa ne pensate. Devo davvero cercare di tenere il glande scoperto il più possibile? Come conciliare questa "pratica" con i normali indumenti di tutti i giorni?
Aggiungo che non bevo dosi eccessive di alcol, non fumo e non uso stupefacenti.
A settembre provvederò a integrare la visita con esami ematochimici e ormonali.
Cordiali saluti
sono un ragazzo di 27 anni.
Da inizio anno ho cominciato a lavorare post laurea e ho trovato una compagna stabile. Da aprile ho il problema citato nel titolo del consulto, ovvero scarse erezioni, sia spontanee sia durante i preliminari, con conseguenti difficoltà nel portare a termine il rapporto.
Il problema è sorto dopo una erezione molto forte avuta verso la fine di aprile, e da quel giorno le erezioni successive non sono più state soddisfacenti. Ora mi pare impossibile dare la colpa a quell'episodio singolo perchè non mi pare ragionevole pensare a un giocattolo che si è rotto per il troppo afflusso di sangue in una singola circostanza.
Comunque per evitare di farmi troppi problemi, mi sono rivolto a un andrologo, il quale mi ha prescritto una pomata da applicare sul glande per evitare delle secrezioni biancastre e arrossamenti, e 15 gocce di yohimbina a colazione e cena per 2 mesi.
Inoltre il suo consiglio è stato quello di tenere il + possibile scoperto il glande, anche durante il giorno (cosa che non ho mai fatto in quanto mai saputo, e devo dire che al momento la cosa mi infastidisce un po', forse proprio perchè non abituato). Inoltre siccome dopo i pochi rapporti che ho avuto in questi 3 mesi avevo il prepuzio gonfio nella parte inferiore, il medico mi ha detto che se il problema non si dovesse risolvere, si potrebbe valutare l'ipotesi circoncisione...
Vorrei sapere cosa ne pensate. Devo davvero cercare di tenere il glande scoperto il più possibile? Come conciliare questa "pratica" con i normali indumenti di tutti i giorni?
Aggiungo che non bevo dosi eccessive di alcol, non fumo e non uso stupefacenti.
A settembre provvederò a integrare la visita con esami ematochimici e ormonali.
Cordiali saluti
[#1]
Non vedo apparenti motivi per tenere il glande scoperto, anzi la presenza dell'edema da lei descritto dovrebbe consiglare il contrario. Una circoncisione si rende necessaria nel caso di una fimosi che impedisce lo scivolamento del prepuzio o nel caso che un certa mancanza di elasticità, pur consentendo lo scivalemento, sia causa di insorgenza di una parafimosi. Cordiali saluti.
Longhi
[#2]
caro lettore,
nella mia lunga esperienza andrologica non ho mai conosciuto una terapia che preveda di tenere forzatamente il glande scoperto.
Se ci sono problemi di fimosi si procede alla circoncisione altrimenti si tiene il prepuzio ed il glande coperto.
Dalla terapia si potrebbe pensare che il medico abbia sospettato una motivazione psicologica ai suoi disturbi, eventualmente provi a consultare un altro specialista oppure chiarisca le finalità della terapia e delle procedure consigliate.
cari saluti
nella mia lunga esperienza andrologica non ho mai conosciuto una terapia che preveda di tenere forzatamente il glande scoperto.
Se ci sono problemi di fimosi si procede alla circoncisione altrimenti si tiene il prepuzio ed il glande coperto.
Dalla terapia si potrebbe pensare che il medico abbia sospettato una motivazione psicologica ai suoi disturbi, eventualmente provi a consultare un altro specialista oppure chiarisca le finalità della terapia e delle procedure consigliate.
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Effettivamente lo scorrimento del prepuzio non è mai avvenuto facilmente, per questo il medico mi ha consigliato di fare esercizio e scoprire interamente il glande ogni volta sia possibile.
Ma serve effettivamente per risolvere il mio problema di scarse erezioni insorto così improvvisamente? Leggendo proprio su questo sito mi pareva di aver capito che l'insorgere di una patologia del genere è da attribuire maggiormente a motivi psicologici, ed evidentemente il medico in questione ha ritenuto superfluo, vista la mia giovane età, ricorrere a un esame tipo l'ecodoppler...
Ma un andrologo non dovrebbe anche saper riconoscere eventuali difficoltà dello scorrimento del prepuzio e/o eventuali problemi riguardanti la lunghezza del frenulo?
Ancora grazie per le Vs risposte.
Ma serve effettivamente per risolvere il mio problema di scarse erezioni insorto così improvvisamente? Leggendo proprio su questo sito mi pareva di aver capito che l'insorgere di una patologia del genere è da attribuire maggiormente a motivi psicologici, ed evidentemente il medico in questione ha ritenuto superfluo, vista la mia giovane età, ricorrere a un esame tipo l'ecodoppler...
Ma un andrologo non dovrebbe anche saper riconoscere eventuali difficoltà dello scorrimento del prepuzio e/o eventuali problemi riguardanti la lunghezza del frenulo?
Ancora grazie per le Vs risposte.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 06/08/2008.
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