Grumi paglierini nello sperma e spermiocoltura

Gentili dottori,
ho 24 anni ed a seguito di riscontro nello sperma di grumi gelatinosi color paglierino, che a volte ostacolano la regolare espulsione dello sperma, ho richiesto consulto al mio medico di base che mi ha ordinato una spermiocoltura con identificazione batterica e abg.
ho eseguito l'esame con un'astinenza sessuale di 48 ore circa.
lo sperma sottoposto ad analisi non presentava i grumi che riscontro ormai da più mesi. l'esame batteriologico è risultato negativo.
durante la fase masturbatoria capita che il testicolo sinistro si ritragga verso l'alto.
nessun dolore, nessun bruciore in fase di minzione.
forse, secondo auto test, presenza possibile varicocele sinistra.
Sono alto circa 183 cm, peso tra i 62 e 65 kg, vita sedentaria.
consigli ? esami ? possibile patologia (eventuali infezioni a carico di prostata, vescichette seminali ed epididimo) con sintomi evidenziati ?
p.s. non ditemi di rivolgermi ad un collega andrologo, lo farò in settimana, vi chiedo una diagnosi secondo le info a disposizione. grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

le informazioni che ci dà sono confuse ed un pò contraddittorie; comunque le possiamo ricordare alcune nozioni di fisiologia "andrologica" e cioè che entro i primi 5 minuti dall’eiaculazione lo sperma umano coagula per assumere l’aspetto di una gelatina semisolida, questo processo serve a “fermare” il liquido seminale e gli spermatozoi a livello vaginale ed è dovuto a varie “sostanze” contenute nelle secrezioni prodotte dalle vescicole seminali; dopo altri 10-20 minuti il tutto si trasforma in un liquido viscoso per un processo di liquefazione che invece è dovuto soprattutto ad altre “sostanze”, contenute invece nella frazione dell’eiaculato che proviene dalla prostata e dalle ghiandole del Cowper.

Come può ben capire alcune problematiche legate a questi organi e ghiandole possono determinare il suo problema, se di problema si tratta.

Senta ora in diretta il suo andrologo e con lui dovrà stabilire quali strategie diagnostiche attuare (indagini colturali, ecografiche ed altro):

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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