Deficit erettivo

Salve, ho riscontrato deficit erettivo e del desiderio sessuale. Per spiegare la situazione devo annoiarvi con una veloce biografia sessuale. Ho 25 anni e ho fatto sesso con 3 donne di qui una per 6 anni (praticamente tutto con lei che chiamero S). Ultimamente ho cambiato partner (T) e ho riscontarto problemi leggeri nell avere e nel mantenere un erezione cosa che non mie era mai capitata prima. Inizialmente sono stato preso dal panico ma ho accidentalmente notato che in compagnia della precendente partner questo non accadeva e che l alcool risolveva il problema quindi mi sono autoconvinto che il problema fosse di origine psicologica (?). Nel giro di circa un mese mi ero abituato al nuovo partner e tutto come prima (piu o meno, era sempre un po in ansia che potesse ricapitare e non andava tutto al 100%). Ho ricambiato partner (V) in tempi stretti e ho riscontrato lo stesso problema ma enormemente accentuato(è la prima di cui mi innamoro). In piu la penultima ragazza mi ha trasmesso la candida o qualcosa del genere ( purtroppo per vari motivi la cosa non è stata presa in maniera seria) e ho molta ansia e con questa ragazza non riesco neanche a spogliarmi dato che non sento nessuno stimolo sessuale e la cosa mi imbarazza (se non ho confidenza fatico a spogliarmi o a farmi toccare se non ho il pene in erezione) Io sono una persona estremamente ansiosa, psicosomatica e ipocondriaca e al momento ho paura anche di lascirami andare con questa nuova partner per la possibilita di infettarla accidentalmente. Ho gia parlato alla nuova ragazza di questo problema e dice che per lei aspettare non è un problema ma non vuole accettare l aiutino dell alcol. Dato che il problema mi sembra sempre peggiore ho anche provato a smettere di praticare autoerostismo per stressarmi un po. Ho toccato le 2 settimane, praticamente un record da quando ho 13 anni ma niente comunque. Se sono da solo e rilassato (quindi non con lei intorno) tutto funziona (anche se non piu come pochi mesi fa prima di cambair partner per la prima volta) ma con lei niente. Ultimamente sto affrontando un lavoro con una psicologa per diverse tematiche che mi stanno portando ad aprirmi molto emozionalmente (prima ero molto chiuso probabilmente per delle violenze sessuali che ho subito da piccolo). Le domande sono: perchè quando facevo sesso senza sentimenti con tipa S non ho mai riscontrato nessun prolema e adesso che provo anche dei sentimenti per le nuove partner (in particolare l ultima) ho dei problemi? (paradossalmente sembra quasi che ci sia una proporzione tra quanto mi piace la ragazza e quanto mi sento a disagio e con deficit). Ho notato anche che se mi metto a frequentare una ragazza che mi piace anche se non ci faccio niente perdo quasi completamente interesse sessuale verso tutto ( non mi mastubo piu mentre prima era prassi quotidiana che io avessi rapporti con donne o meno) perchè? Sto praticando bicicletta con pantaloni non adatti, influisce? Chiedo venia per la lunghezza del quesit
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,parli con lo psicologo della sublimazione amorosa,dell'ansia da prestazione e dell'angoscia del fallimento...che credo siano già state oggetto dei vostri colloqui.In più,completi questo percorso con una diagnosi andrologica. Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Mi associo alle risposta del dr. Izzo.
In ambito sessuale, fisiologia e psiche, oltre che dinamiche di coppia, devono essere analizzate congiuntamente.
La visita andrologica é il primo step diagnostico per valutare poi il da farsi.
Le domande che lei pone sono domande che riguardano le emozioni, la psiche , i sensi di colpa e quant' altro possa inficiare la risposta sessuale.

Le allego delle letture sul d.e, prosegua il percorso intrapreso, unitamente alla valutazione andrologica

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

immagino che Lei abbia posto le domande che pone qui anche alla psicologa cui si è rivolto. Posso chiedere che tipo di lavoro psicologico sta facendo con questa collega? Si tratta di una psicoterapia? Se sì, di che tipo?

Lei dice: "prima ero molto chiuso probabilmente per delle violenze sessuali che ho subito da piccolo". Vuole dirci qualcosa di più? Che cosa significa che ha PROBABILMENTE subito?

Inoltre domanda: "perchè quando facevo sesso senza sentimenti con tipa S non ho mai riscontrato nessun prolema e adesso che provo anche dei sentimenti per le nuove partner (in particolare l ultima) ho dei problemi? "
Probabilmente perchè il disturbo d'ansia di cui ci sta parlando è insorto più recentemente e quindi in passato il problema non si poneva affatto, soprattutto perchè investiva meno (anche in termini emozionali) nella relazione.
E' vero che la problematica sessuale è anche espressione di un disagio relazionale (tra l'altro questa ultima ragazza sembra molto dolce e comprensiva, ma potrebbe anche colludere con il problema... ), ma è anche vero che è sufficiente essere ansiosi per non avere prestazioni sessuali eccellenti o per NON avere l'erezione.
Se ci pensa bene, infatti, l'erezione è incompatibile con l'ansia da un punto di vista evolutivo ed è giusto che sia così. L'ansia è espressione di qualcosa che può essere pericoloso per la nostra sopravvivenza e poichè la sopravvivenza è prioritaria rispetto al comportamento sessuale e all'accoppiamento in genere nel regno animale, è chiaro che il nostro cervello si preoccupa prima di preservare la sopravvivenza, piuttosto che favorire un incontro sessuale.
Quindi da questo punto di vista la mancanza di erezione può essere vista come un corretto funzionamento del Suo corpo.

Infine chiede: "Ho notato anche che se mi metto a frequentare una ragazza che mi piace anche se non ci faccio niente perdo quasi completamente interesse sessuale verso tutto ( non mi mastubo piu mentre prima era prassi quotidiana che io avessi rapporti con donne o meno) perchè? "
E' molto probabile (e lo dice anche nella Sua richiesta), che Lei stia inconsapevolmente mettendo in atto dei comportamenti di evitamento, che servono alla persona ansiosa per abbassare la soglia dell'ansia e cercare di vivere meglio. In realtà in questa maniera il problema peggiora perchè l'ansia aumento con il tempo, anche se apparentemente può sembrare la soluzione al problema.
Altre strategie comportamentali che i pz. spesso attuano sono i test (es masturbarsi di più per vedere se tutto funziona bene, ecc...)

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte che mi avete dato. Il motivo delle mie visite con la psicologa erano inizialmente deficit attentivo, mnesico e nelle capacità relazionali (per l'ultima niente di particolarmente grave ma avendo scelto un lavoro a contatto con il pubblico mi è stato consigliato di migliorare sotto questo aspetto) e il desiderio di affrontare alcune problematiche del mio passato. Mi ha detto di essere sia psicologa che psicoterapeuta, per adesso parliamo di quello che voglio io (parliamo di quello che mi va) e il fondo del nostro lavoro mi sembra di capire sia improntato al miglioramento della mia maturità emotiva. Mi ha detto che sono molto logico e schematico e che la parte istintiva funziona ma che sono carente nella gestione matura delle mie emozioni e nella loro comprensione questo per meccaniche protettive che ho cominciato a utilizzare da piccolo. Per quanto riguarda la domanda sulle violenze mi devo essere espresso male; io ho subito degli abusi sessuali (è una delle problematiche del passato che mi hanno spinto a intraprendere il percorso con la psicologa) l 'ipotesi era riferita al collegamento con le mie problematiche attuali non alla violenza in se. In effetti oltre alla sessualità le emozioni o la stessa presenza di questa ragazza mi mettono molta ansia e evidenziano insicurezze che pensavo di aver risolto o comunque attenuato. Posso chiedervi come dovrei comportarmi nei confronti della ragazza? Devo sforzarmi o darmi tempo? Con quella di prima (T) mi ero sforzato molto e da un certo punto di vista le cose avevano funzionato anche se con enorme fatica psicologica.
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