Anorgasmia ed aneiaculazione
Gentilissimi Dottori
Ho 43 anni e dopo alcuni fatti ho finalmente preso coscienza di un mio stato che ho praticamente da sempre.
Ogni volta che ho avuto un rapporto sessuale, o esso era incompleto, o insufficiente, o quelle poche volte che è andato a buon fine, ho comunque avuto difficoltà tant'è che la mia partner all'epoca mi propose la frenulotomia che feci, e che non ha risolto affatto.
Indubbiamente c'è una matrice psicologica dietro il mio problema, tant'è che all'atto della masturbazione almeno fino a qualche tempo fa non avevo grossi problemi, in qualche minuto con lo stimolo visivo giusto (materiale pornografico via via sempre più complicato, anche se etero, perché mi ha prodotto assuefazione) ottenevo orgasmi soddisfacenti, anche se uno, e di rado ottenevo orgasmi pensando a situazioni reali.
Davvero per lungo tempo ho tenuto la testa sotto la sabbia!
Parlando con alcuni amici ho sentito che la norma è avere uno, due, anche tre orgasmi pur con una partner che non è particolarmente attraente!
Voi mi direte che vengo da Marte. In realtà mi sono sempre cullato nell'impressione di essere un macho che andava con le donne sbagliate, purtroppo temo che la realtà sia ben diversa.
Attualmente sono seguito da un Andrologo e da uno Psicoterapeuta.
Ho fatto esami del sangue che hanno fornito questi risultati
Testosterone 7.4
Prolattina 9,09
FT3 2,55
FT4 1,2
TSH 1,03
LH 2,3
FSH 4,45
Che sembrerebbero essere tutti nella norma.
A questo punto vi chiedo se non sia il caso che, visto che attualmente ho una compagna con la quale ho deficit di erezione (compensati con Cialis20mg) e anorgasmia ed aneiaculazione, non sia il caso di intervenire energicamente per ripristinare uno stato soddisfacente di resa sessuale.
Quali sono i rimedi oltre alla psicoterapia che sto facendo?
Farmacologici?
Chirurgici?
Pur di avere uno standard sessuale come tutti sono disposto a sottopormi ad ogni intervento che sia necessario.
Grazie infinite
Ho 43 anni e dopo alcuni fatti ho finalmente preso coscienza di un mio stato che ho praticamente da sempre.
Ogni volta che ho avuto un rapporto sessuale, o esso era incompleto, o insufficiente, o quelle poche volte che è andato a buon fine, ho comunque avuto difficoltà tant'è che la mia partner all'epoca mi propose la frenulotomia che feci, e che non ha risolto affatto.
Indubbiamente c'è una matrice psicologica dietro il mio problema, tant'è che all'atto della masturbazione almeno fino a qualche tempo fa non avevo grossi problemi, in qualche minuto con lo stimolo visivo giusto (materiale pornografico via via sempre più complicato, anche se etero, perché mi ha prodotto assuefazione) ottenevo orgasmi soddisfacenti, anche se uno, e di rado ottenevo orgasmi pensando a situazioni reali.
Davvero per lungo tempo ho tenuto la testa sotto la sabbia!
Parlando con alcuni amici ho sentito che la norma è avere uno, due, anche tre orgasmi pur con una partner che non è particolarmente attraente!
Voi mi direte che vengo da Marte. In realtà mi sono sempre cullato nell'impressione di essere un macho che andava con le donne sbagliate, purtroppo temo che la realtà sia ben diversa.
Attualmente sono seguito da un Andrologo e da uno Psicoterapeuta.
Ho fatto esami del sangue che hanno fornito questi risultati
Testosterone 7.4
Prolattina 9,09
FT3 2,55
FT4 1,2
TSH 1,03
LH 2,3
FSH 4,45
Che sembrerebbero essere tutti nella norma.
A questo punto vi chiedo se non sia il caso che, visto che attualmente ho una compagna con la quale ho deficit di erezione (compensati con Cialis20mg) e anorgasmia ed aneiaculazione, non sia il caso di intervenire energicamente per ripristinare uno stato soddisfacente di resa sessuale.
Quali sono i rimedi oltre alla psicoterapia che sto facendo?
Farmacologici?
Chirurgici?
Pur di avere uno standard sessuale come tutti sono disposto a sottopormi ad ogni intervento che sia necessario.
Grazie infinite
[#1]
Caro Utente,non ci trasmette alcun dato circa l'esito degli esami diagnostici andrologici (ecocolordoppler penieno dinamico,eco prostatica),né su dati dell'esame obiettivo.Assume psicofarmaci?E' fumatore?Beve?La pressione arteriosa é normale?La risposta favorevole al tadalafil deve tranquillizzare,la aneiaculazione e l'anorgasmia,meno.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Dunque, l'ispezione ai testicoli ha rilevato una ciste ma nulla di più.
Assumo regolarmente da circa metà giugno Zoloft, anche se ho seguito una cura molto lunga (dal 2003) a base di Paroxetina (Eutimil) e Rivotril (che come ansiolitico assumo ancora al bisogno.
La libido è preoccupantemente piatta, ma in questi giorni stavo riflettendo che anche prima della cura la libido durante i rapporti era mediocre ed avevo risultati non eccelsi, ogni tanto avevo qualche rapporto completo (parlo del 2000, 2004).
Il fatto è che ho sempre avuto (fino a qualche settimana fa) una "risposta" decisamente buona invece alla pornografia, nell'arco di qualche minuto di autoerotismo eiaculavo.
Ad Aprile ho avuto un "trauma" sentimentale, una donna che corteggiavo e che mi attraeva fisicamente si è messa con un altro. Mi è sembrato l'ennesimo fallimento e sono entrato in depressione.
Qualche tempo dopo ho iniziato dei rapporti con un'altra ragazza, ed il primo è stato con erezione molto ridotta senza orgasmo ed eiaculazione.
Anche i successivi, però con il Cialis ho comunque avuto erezione prolungata e un accenno di eiaculazione manuale.
In pratica io non eiaculo durante un rapporto dal 2004!!!
E soprattutto c'è questa libido che non c'è proprio quasi per niente, ho difficoltà enormi anche con la masturbazione vedendo materiale porno (materiale strano ma etero).
Gli esami ecografici non li ho ancora fatti.
Questa sorta di presa di coscienza mi ha fatto entrare in un circolo vizioso, al pensiero del mio comportamento sessuale durante la vita mi deprimo fino a livelli molto forti (ho pensato che una vita così non ha senso) e la depressione mi impone l'uso dell'antidepressivo.
Vorrei una sessualità più regolare. E soprattutto stare sereno. Mi fa male pensare che sono così, e che soprattutto in questo modo senza eiaculazione non posso avere figli. Cosa che vorrei tantissimo.
Grazie e Cordiali Saluti.
Assumo regolarmente da circa metà giugno Zoloft, anche se ho seguito una cura molto lunga (dal 2003) a base di Paroxetina (Eutimil) e Rivotril (che come ansiolitico assumo ancora al bisogno.
La libido è preoccupantemente piatta, ma in questi giorni stavo riflettendo che anche prima della cura la libido durante i rapporti era mediocre ed avevo risultati non eccelsi, ogni tanto avevo qualche rapporto completo (parlo del 2000, 2004).
Il fatto è che ho sempre avuto (fino a qualche settimana fa) una "risposta" decisamente buona invece alla pornografia, nell'arco di qualche minuto di autoerotismo eiaculavo.
Ad Aprile ho avuto un "trauma" sentimentale, una donna che corteggiavo e che mi attraeva fisicamente si è messa con un altro. Mi è sembrato l'ennesimo fallimento e sono entrato in depressione.
Qualche tempo dopo ho iniziato dei rapporti con un'altra ragazza, ed il primo è stato con erezione molto ridotta senza orgasmo ed eiaculazione.
Anche i successivi, però con il Cialis ho comunque avuto erezione prolungata e un accenno di eiaculazione manuale.
In pratica io non eiaculo durante un rapporto dal 2004!!!
E soprattutto c'è questa libido che non c'è proprio quasi per niente, ho difficoltà enormi anche con la masturbazione vedendo materiale porno (materiale strano ma etero).
Gli esami ecografici non li ho ancora fatti.
Questa sorta di presa di coscienza mi ha fatto entrare in un circolo vizioso, al pensiero del mio comportamento sessuale durante la vita mi deprimo fino a livelli molto forti (ho pensato che una vita così non ha senso) e la depressione mi impone l'uso dell'antidepressivo.
Vorrei una sessualità più regolare. E soprattutto stare sereno. Mi fa male pensare che sono così, e che soprattutto in questo modo senza eiaculazione non posso avere figli. Cosa che vorrei tantissimo.
Grazie e Cordiali Saluti.
[#3]
Gentile Utente,
posso chiederLe se lo psicoterapeuta da cui è in cura è medico psichiatra o psicologo? Chi Le ha prescritto lo Zoloft?
Quale diagnosi è stata posta dal curante? Che tipo di psicoterapia sta facendo?
posso chiederLe se lo psicoterapeuta da cui è in cura è medico psichiatra o psicologo? Chi Le ha prescritto lo Zoloft?
Quale diagnosi è stata posta dal curante? Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Certo
E' medico Psichiatra. Me lo ha prescritto lui.
La Diagnosì è D.O.C. ma a dire il vero sto anche peggio perchè il giorno da quando ho "scoperto" questo problema, non faccio che pensarci, e confesso che fatico a staccarmi da questo pensiero anche per poco tempo. Ne risente il lavoro e la vita sociale.
Comunque per dirla tutta anche prima, nel 1999 non assumevo alcun farmaco ed avevo comunque una "resa estremamente bassa" nei rapporti sessuali. Difficilmente avevo l'eccitazione per la donna che avevo davanti. Mi concentravo su altro.
Ho sentito parlare di farmaci come i simpatico-mimetici, la cabergolina, volevo sapere qualcosa in più.
E' medico Psichiatra. Me lo ha prescritto lui.
La Diagnosì è D.O.C. ma a dire il vero sto anche peggio perchè il giorno da quando ho "scoperto" questo problema, non faccio che pensarci, e confesso che fatico a staccarmi da questo pensiero anche per poco tempo. Ne risente il lavoro e la vita sociale.
Comunque per dirla tutta anche prima, nel 1999 non assumevo alcun farmaco ed avevo comunque una "resa estremamente bassa" nei rapporti sessuali. Difficilmente avevo l'eccitazione per la donna che avevo davanti. Mi concentravo su altro.
Ho sentito parlare di farmaci come i simpatico-mimetici, la cabergolina, volevo sapere qualcosa in più.
[#6]
Gentile Utente,
di solito è buona prassi tenere separati i due ambiti, farmacologico e psicoterapico.
Se Lei ha comunque un funzionamento mentale ossessivo non sorprendono queste difficoltà sessuali, ma a questo punto dovrebbe capire con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta se il problema è davvero sessuologico oppure si tratta di un disagio più ampio, di cui il sintomo sessuologico è solo una delle espressioni.
Cordiali saluti,
di solito è buona prassi tenere separati i due ambiti, farmacologico e psicoterapico.
Se Lei ha comunque un funzionamento mentale ossessivo non sorprendono queste difficoltà sessuali, ma a questo punto dovrebbe capire con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta se il problema è davvero sessuologico oppure si tratta di un disagio più ampio, di cui il sintomo sessuologico è solo una delle espressioni.
Cordiali saluti,
[#7]
Gentile Utente,
Alle indicazioni ricevute, le allego una lettura sull' anorgasmia nell' uomo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html
Alle indicazioni ricevute, le allego una lettura sull' anorgasmia nell' uomo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Utente
Vi ringrazio dei Vostri consigli.
Sono quasi 3 giorni che pur avendo rapporti e tentando masturbazione non riesco. Ho un calo di libido pressoché totale. Presumo che sia anche dovuto all'antidepressivo come mi avete confermato.
Sono rassegnato all'idea di rimanere anorgasmico totale.
A meno che (non so quanto sia probabile) ci sia una polluzione.
Mi auguro che se dovesse persistere questo stato, almeno che questo non comprometta la salute degli spermatozoi, mi risulta che possono comunque essere estratti per una fecondazione assistita con un intervento.
A meno che non esista un buon farmaco coadiuvante che reintegri una sana libido ed eiaculazione.
Sono quasi 3 giorni che pur avendo rapporti e tentando masturbazione non riesco. Ho un calo di libido pressoché totale. Presumo che sia anche dovuto all'antidepressivo come mi avete confermato.
Sono rassegnato all'idea di rimanere anorgasmico totale.
A meno che (non so quanto sia probabile) ci sia una polluzione.
Mi auguro che se dovesse persistere questo stato, almeno che questo non comprometta la salute degli spermatozoi, mi risulta che possono comunque essere estratti per una fecondazione assistita con un intervento.
A meno che non esista un buon farmaco coadiuvante che reintegri una sana libido ed eiaculazione.
[#10]
Utente
Gentilissimi Dottori
Vi aggiorno sul mio stato, che non è cambiato di molto da quando chiesi il consulto.
Ho interrotto l'uso del Cialis e ho gradualmente rimosso lo Zoloft ed il Rivotril, che non assumo più da fine Luglio.
Temo che si tratti di qualcosa di ben più profondo di una aneiaculazione anorgasmica. Forse la cosa che si avvicina di più è il desiderio sessuale ipoattivo, che però dura da tutta la vita, e come dicevo alla mia presentazione e domanda iniziale a questo punto non è l'eccezione il fatto che io abbia avuto molti rapporti incompleti, con mancanza di erezione o nel migliore dei casi senza orgasmo. Bensì quelle (decine, centinaia? forse meno) di rapporti completi che ebbi con una sola partner in un lasso di tempo di qualche anno.
Purtroppo quei rapporti rivisti sono una sorta di "masturbazione" compiuta invece che da solo con una partner. Si, nel senso che in quelle circostanze non ero molto attratto, non ero "con lei" ma mi concentravo fortemente su quello che da sempre mi ha più eccitato, certe fantasie che riguardano donne ma non atto o preliminari. E per caso fortuito riuscivo a tenere fino all'orgasmo, seppur non apprezzando quel che stessi facendo.
Mi fa davvero angoscia pensare che questo sia il mio modo di fare l'amore. Ma temo sia così. Ho gratificazione soltanto dalla masturbazione. E questo a prescindere dalla attrazione fisica che posso provare per una partner (nel caso di buona attrazione quello che accade, anche se non ho la controprova, è che si posso avere erezione ma poi non arriverei comunque all'orgasmo).
A questo punto mi sono messo in discussione totalmente. Ho pensato dapprima di avere un certo orientamento sessuale, una omosessualità latente, ma nelle mie fantasie non si ha penetrazione, ne femminile ne maschile, e comunque c'è una attrazione "fantasmatica" per figure femminili, e non si tratta di fantasie particolarmente aliene, per quanto estremamente particolari.
Poi ho scoperto che esisterebbe l'orientamento asessuale, ma confrontandomi con asessuali ho scoperto che loro hanno semplicemente scarso interesse per il sesso ma non hanno di norma alcun problema nè erettivo nè eiaculatorio.
Quindi io sarei messo molto peggio. E come ribadisco tutto ciò riguarda "soltanto" tutte le attività sessuali, la masturbazione, almeno quella, mi viene facile, seppur mi procuri specie dopo la mia presa di coscienza un senso di frustrazione assoluto.
Di tutte le problematiche che potevano affligermi questa temo sia la più difficile da curare o trattare.
Lo psicoterapeuta ritiene che io non sia affatto asessuale, che si tratti di un blocco edipico con ansia da prestazione, nulla di più. Però nelle mie fantasie se fosse ansia da prestazione dovrei avere comunque la ragazza con cui vorrei fare l'amore. Per quanto non possa attrarmi fisicamente. O comunque dovrei avere qualche mia conoscenza o figura femminile. Se c'è questa però come ripeto non viene mai "rivisitata" nell'espletamento dell'atto col sottoscritto nè con preliminari.
Trascorro gran parte del mio tempo a cercare su internet specialisti e soluzioni per questo problema, che può sembrare sopravvalutato, mal descritto, una specie di scherzo, o un delirio da parte mia, ma purtroppo sono in questa descrizione fin troppo dettagliato, e attento a cercare di riportare più fedelmente possibile i sintomi.
Ho pensato anche che la mia fimosi non serrata potesse in qualche modo procurandomi un certo dolore nell'atto, compromettere un po', ma questo tipo di problema lo hanno tanti altri che vanno dritti all'obiettivo.
Ho pensato anche che dal momento che mi masturbo velocemente questo non è facilmente riproducibile all'atto sessuale. Ed ho anche pensato di astenermi dalla masturbazione quotidiana, anche più volte al giorno, per un lungo periodo di tempo per vedere se così è possibile "abituarsi" all'atto sessuale.
Ho pensato ad un disturbo di genere, ma non mi ha mai sfiorato l'idea di sentirmi donna o travestirmi, né come ripeto di sentire attrazione fisica per un uomo.
Ho anche pensato a delle verifiche genetiche, o a fare TAC, RMN, PET tutto quello che la scienza ci mette a disposizione per vedere cosa "mi passa per la testa", ho visto che i centri del piacere sono nell'area limbica, e c'è una parte descritta come Nucleo Anteriore dell'Ipotalamo (INAH) che avrebbe un ruolo importante nella sessualità. Per verificare se c'è qualche anomalia o qualche evidenza trattabile.
Non posso credere che un individuo "sano" possa avere questo disturbo impressionante! La cosa che mi fa più male è che parlando, confidandomi con qualcuno mi dice "ma sei un bell'uomo, prestante fisicamente, lucido, con buona cultura, un 'buon partito' con buon lavoro ecc.." e questa cosa mi massacra ulteriormente, perchè crea delle aspettative. Non mi sono mancate le occasioni che però ho sempre eluso perchè questa non è timidezza, ma qualcosa di spaventoso che spero anche voi possiate aiutarmi a chiarire.
Questa cosa mi ha bloccato la vita. Non penso ad altro. Certo si può pensare che si tratti di un'ossessione, un disturbo ossessivo, ma questa semmai ne è una conseguenza. Guardarsi intorno e vedere tutti coloro che ti circondano diversi e capaci di fare ciò che tu non riesci a fare è alienante. E' come provenire da un'altro pianeta. Possibile che non ci sia una soluzione? Ipnosi? Trattamenti farmacologici (lo so online non è assolutamente il caso) tipo Buspirone, Reboxetina, Ciproeptadina, Amantina, Bupropione etc..? Davvero non riesco a vivere pensando un futuro senza sessualità, che mi precluderebbe una vita di coppia, una famiglia dei figli, cosa che fin da piccolo ho sempre sognato e voluto fortemente.
Vi aggiorno sul mio stato, che non è cambiato di molto da quando chiesi il consulto.
Ho interrotto l'uso del Cialis e ho gradualmente rimosso lo Zoloft ed il Rivotril, che non assumo più da fine Luglio.
Temo che si tratti di qualcosa di ben più profondo di una aneiaculazione anorgasmica. Forse la cosa che si avvicina di più è il desiderio sessuale ipoattivo, che però dura da tutta la vita, e come dicevo alla mia presentazione e domanda iniziale a questo punto non è l'eccezione il fatto che io abbia avuto molti rapporti incompleti, con mancanza di erezione o nel migliore dei casi senza orgasmo. Bensì quelle (decine, centinaia? forse meno) di rapporti completi che ebbi con una sola partner in un lasso di tempo di qualche anno.
Purtroppo quei rapporti rivisti sono una sorta di "masturbazione" compiuta invece che da solo con una partner. Si, nel senso che in quelle circostanze non ero molto attratto, non ero "con lei" ma mi concentravo fortemente su quello che da sempre mi ha più eccitato, certe fantasie che riguardano donne ma non atto o preliminari. E per caso fortuito riuscivo a tenere fino all'orgasmo, seppur non apprezzando quel che stessi facendo.
Mi fa davvero angoscia pensare che questo sia il mio modo di fare l'amore. Ma temo sia così. Ho gratificazione soltanto dalla masturbazione. E questo a prescindere dalla attrazione fisica che posso provare per una partner (nel caso di buona attrazione quello che accade, anche se non ho la controprova, è che si posso avere erezione ma poi non arriverei comunque all'orgasmo).
A questo punto mi sono messo in discussione totalmente. Ho pensato dapprima di avere un certo orientamento sessuale, una omosessualità latente, ma nelle mie fantasie non si ha penetrazione, ne femminile ne maschile, e comunque c'è una attrazione "fantasmatica" per figure femminili, e non si tratta di fantasie particolarmente aliene, per quanto estremamente particolari.
Poi ho scoperto che esisterebbe l'orientamento asessuale, ma confrontandomi con asessuali ho scoperto che loro hanno semplicemente scarso interesse per il sesso ma non hanno di norma alcun problema nè erettivo nè eiaculatorio.
Quindi io sarei messo molto peggio. E come ribadisco tutto ciò riguarda "soltanto" tutte le attività sessuali, la masturbazione, almeno quella, mi viene facile, seppur mi procuri specie dopo la mia presa di coscienza un senso di frustrazione assoluto.
Di tutte le problematiche che potevano affligermi questa temo sia la più difficile da curare o trattare.
Lo psicoterapeuta ritiene che io non sia affatto asessuale, che si tratti di un blocco edipico con ansia da prestazione, nulla di più. Però nelle mie fantasie se fosse ansia da prestazione dovrei avere comunque la ragazza con cui vorrei fare l'amore. Per quanto non possa attrarmi fisicamente. O comunque dovrei avere qualche mia conoscenza o figura femminile. Se c'è questa però come ripeto non viene mai "rivisitata" nell'espletamento dell'atto col sottoscritto nè con preliminari.
Trascorro gran parte del mio tempo a cercare su internet specialisti e soluzioni per questo problema, che può sembrare sopravvalutato, mal descritto, una specie di scherzo, o un delirio da parte mia, ma purtroppo sono in questa descrizione fin troppo dettagliato, e attento a cercare di riportare più fedelmente possibile i sintomi.
Ho pensato anche che la mia fimosi non serrata potesse in qualche modo procurandomi un certo dolore nell'atto, compromettere un po', ma questo tipo di problema lo hanno tanti altri che vanno dritti all'obiettivo.
Ho pensato anche che dal momento che mi masturbo velocemente questo non è facilmente riproducibile all'atto sessuale. Ed ho anche pensato di astenermi dalla masturbazione quotidiana, anche più volte al giorno, per un lungo periodo di tempo per vedere se così è possibile "abituarsi" all'atto sessuale.
Ho pensato ad un disturbo di genere, ma non mi ha mai sfiorato l'idea di sentirmi donna o travestirmi, né come ripeto di sentire attrazione fisica per un uomo.
Ho anche pensato a delle verifiche genetiche, o a fare TAC, RMN, PET tutto quello che la scienza ci mette a disposizione per vedere cosa "mi passa per la testa", ho visto che i centri del piacere sono nell'area limbica, e c'è una parte descritta come Nucleo Anteriore dell'Ipotalamo (INAH) che avrebbe un ruolo importante nella sessualità. Per verificare se c'è qualche anomalia o qualche evidenza trattabile.
Non posso credere che un individuo "sano" possa avere questo disturbo impressionante! La cosa che mi fa più male è che parlando, confidandomi con qualcuno mi dice "ma sei un bell'uomo, prestante fisicamente, lucido, con buona cultura, un 'buon partito' con buon lavoro ecc.." e questa cosa mi massacra ulteriormente, perchè crea delle aspettative. Non mi sono mancate le occasioni che però ho sempre eluso perchè questa non è timidezza, ma qualcosa di spaventoso che spero anche voi possiate aiutarmi a chiarire.
Questa cosa mi ha bloccato la vita. Non penso ad altro. Certo si può pensare che si tratti di un'ossessione, un disturbo ossessivo, ma questa semmai ne è una conseguenza. Guardarsi intorno e vedere tutti coloro che ti circondano diversi e capaci di fare ciò che tu non riesci a fare è alienante. E' come provenire da un'altro pianeta. Possibile che non ci sia una soluzione? Ipnosi? Trattamenti farmacologici (lo so online non è assolutamente il caso) tipo Buspirone, Reboxetina, Ciproeptadina, Amantina, Bupropione etc..? Davvero non riesco a vivere pensando un futuro senza sessualità, che mi precluderebbe una vita di coppia, una famiglia dei figli, cosa che fin da piccolo ho sempre sognato e voluto fortemente.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5k visite dal 12/07/2014.
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