Pornografia e disfuzione erettile
Buonasera dottori.
Sono un ragazzo di 23 anni e solo da quest'anno mi sono avvicinato al mondo del sesso. Pratico la masturbazione dall'età di 15 anni e non ho mai avuto nessun problema di erezione.
Quando, per la prima volta, ho provato a fare sesso insieme alla mia ragazza ho capito fin da subito che avevo problemi di erezione. Inizialmente pensavo che fosse solo ansia da prestazione ma dopo diversi tentavi falliti mi sono dovuto ricredere.
Successivamente ho deciso di andare da un sessuologo. Lui ha collegato questa disfunzione all'uso della pornografia durante la masturbazione.
Ormai sono 4 mesi che io e la mia ragazza cerchiamo di avere rapporti sessuali. Ho eliminato completamente la pornografia e la masturbazione.
In questi 4 mesi posso stimare di essere riuscito a fare l'amore con la mia ragazza una volta ogni 3 tentativi. E comunque, anche nei tentativi dove sono riuscito ad avere un orgasmo, sono stati tutt'altro che soddisfacenti.
Il mio pene non è mai riuscito a raggiungere la piena erezione e lo sforzo mentale per tenerlo eretto è davvero notevole. Mi è successo addirittura di perdere l'erezione anche durante il rapporto.
Invece che migliorare sembra che la situazione stia peggiorando sempre di più. Ormai ho perso qualsiasi desiderio sessuale e se non fosse per lei probabilmente potrei eliminare senza problemi il sesso dalla mia vita.
Secondo voi ha senso andare da un andrologo anche se durante la masturbazione non ho mai avuto nessun problema di erezione?
Il mio problema può derivare solo da uno aspetto psicologico o pensate che ci possano essere anche fattori fisici?
Ringrazio anticipatamente per le risposte
Sono un ragazzo di 23 anni e solo da quest'anno mi sono avvicinato al mondo del sesso. Pratico la masturbazione dall'età di 15 anni e non ho mai avuto nessun problema di erezione.
Quando, per la prima volta, ho provato a fare sesso insieme alla mia ragazza ho capito fin da subito che avevo problemi di erezione. Inizialmente pensavo che fosse solo ansia da prestazione ma dopo diversi tentavi falliti mi sono dovuto ricredere.
Successivamente ho deciso di andare da un sessuologo. Lui ha collegato questa disfunzione all'uso della pornografia durante la masturbazione.
Ormai sono 4 mesi che io e la mia ragazza cerchiamo di avere rapporti sessuali. Ho eliminato completamente la pornografia e la masturbazione.
In questi 4 mesi posso stimare di essere riuscito a fare l'amore con la mia ragazza una volta ogni 3 tentativi. E comunque, anche nei tentativi dove sono riuscito ad avere un orgasmo, sono stati tutt'altro che soddisfacenti.
Il mio pene non è mai riuscito a raggiungere la piena erezione e lo sforzo mentale per tenerlo eretto è davvero notevole. Mi è successo addirittura di perdere l'erezione anche durante il rapporto.
Invece che migliorare sembra che la situazione stia peggiorando sempre di più. Ormai ho perso qualsiasi desiderio sessuale e se non fosse per lei probabilmente potrei eliminare senza problemi il sesso dalla mia vita.
Secondo voi ha senso andare da un andrologo anche se durante la masturbazione non ho mai avuto nessun problema di erezione?
Il mio problema può derivare solo da uno aspetto psicologico o pensate che ci possano essere anche fattori fisici?
Ringrazio anticipatamente per le risposte
[#1]
salve.
Per dire che può esistere un problema psicologico occorre che vengano esclusi i problemi di ordine fisico. La cosa è fattibile senza soverchie difficoltà se si affida ad un esperto andrologo il quale potrà aiutarla a stabilire quali esami fare. Se non emerge nulla di fisico si potrà affrontare l'eventuale problema di altro ordine. Non è infrequente che passando da una sessualità autoerotica a quella eteroerotica si abbia qualche difficoltà che, peraltro, è possibile affrontare con un aiuto di esperto.
cordialmente
Per dire che può esistere un problema psicologico occorre che vengano esclusi i problemi di ordine fisico. La cosa è fattibile senza soverchie difficoltà se si affida ad un esperto andrologo il quale potrà aiutarla a stabilire quali esami fare. Se non emerge nulla di fisico si potrà affrontare l'eventuale problema di altro ordine. Non è infrequente che passando da una sessualità autoerotica a quella eteroerotica si abbia qualche difficoltà che, peraltro, è possibile affrontare con un aiuto di esperto.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
[#2]
Gentile ragazzo,
la prima valutazione è sempre di tipo medico e secondo me ha fatto male a rivolgersi ad un sessuologo, sia perchè non è la persona più indicata per la prima valutazione, sia perchè il professionista adatto è lo psicologo psicoterapeuta.
Il sessuologo infatti è una figura che non esiste, non è riconosciuta da nessuna Legge dello Stato e chiunque potrebbe definirsi tale.
Inoltre chiunque Le abbia detto che la causa delle Sue difficoltà è la masturbazione ha compiuto un grave errore nel non chiedere anche un parere di tipo medico, come invece Le stiamo suggerendo.
Detto questo, da un punto di vista psicologico Lei descrive situazioni che potrebbero essere compatibili con un problema d'ansia. Infatti Lei scrive: "lo sforzo mentale per tenerlo eretto è davvero notevole. "
Più ci sforziamo di fare qualcosa, più la nostra attenzione è sullo sforzo e si perde di vista il piacere. Se non c'è più eccitazione, ma ansia di dover fare uno sforzo, è chiaro che l'erezione non c'è più. Ansia e paura ed erezione sono incompatibili tra loro. Sempre. Perchè da un punto di vista evolutivo non avrebbe senso avere l'erezione nè un rapporto sessuale se si provano ansia e paura che sono le emozioni che si provano quando c'è un pericolo e quindi è prioritario portare a casa la pelle.
"...pensavo che fosse solo ansia da prestazione..."
Dice niente! Il meccanismo ansioso tende a rafforzarsi col tempo e con i tentativi disfunzionali, anzi le soluzioni che i pz. cercano di attuare, i vari tentativi e test non fanno altro che alimentare il problema.
"Mi è successo addirittura di perdere l'erezione anche durante il rapporto."
Questo può accadere perchè l'erezione oscilla, non può essere stabile perchè il sangue all'interno del pene -che funziona come una spugna- viene ricambiato, non ristagna.
Ma se la persona è anche ansiosa, allora si spaventa per la perdita dell'erezione e per le oscillazioni e va in crisi.
In ogni caso, senta prima il medico perchè un controllo non Le fa certo male e poi, qualora volesse sentire uno psicologo psicoterapeuta, faccia una verifica qui www.psy.it per le credenziali del professionista.
Cordiali saluti,
la prima valutazione è sempre di tipo medico e secondo me ha fatto male a rivolgersi ad un sessuologo, sia perchè non è la persona più indicata per la prima valutazione, sia perchè il professionista adatto è lo psicologo psicoterapeuta.
Il sessuologo infatti è una figura che non esiste, non è riconosciuta da nessuna Legge dello Stato e chiunque potrebbe definirsi tale.
Inoltre chiunque Le abbia detto che la causa delle Sue difficoltà è la masturbazione ha compiuto un grave errore nel non chiedere anche un parere di tipo medico, come invece Le stiamo suggerendo.
Detto questo, da un punto di vista psicologico Lei descrive situazioni che potrebbero essere compatibili con un problema d'ansia. Infatti Lei scrive: "lo sforzo mentale per tenerlo eretto è davvero notevole. "
Più ci sforziamo di fare qualcosa, più la nostra attenzione è sullo sforzo e si perde di vista il piacere. Se non c'è più eccitazione, ma ansia di dover fare uno sforzo, è chiaro che l'erezione non c'è più. Ansia e paura ed erezione sono incompatibili tra loro. Sempre. Perchè da un punto di vista evolutivo non avrebbe senso avere l'erezione nè un rapporto sessuale se si provano ansia e paura che sono le emozioni che si provano quando c'è un pericolo e quindi è prioritario portare a casa la pelle.
"...pensavo che fosse solo ansia da prestazione..."
Dice niente! Il meccanismo ansioso tende a rafforzarsi col tempo e con i tentativi disfunzionali, anzi le soluzioni che i pz. cercano di attuare, i vari tentativi e test non fanno altro che alimentare il problema.
"Mi è successo addirittura di perdere l'erezione anche durante il rapporto."
Questo può accadere perchè l'erezione oscilla, non può essere stabile perchè il sangue all'interno del pene -che funziona come una spugna- viene ricambiato, non ristagna.
Ma se la persona è anche ansiosa, allora si spaventa per la perdita dell'erezione e per le oscillazioni e va in crisi.
In ogni caso, senta prima il medico perchè un controllo non Le fa certo male e poi, qualora volesse sentire uno psicologo psicoterapeuta, faccia una verifica qui www.psy.it per le credenziali del professionista.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
Come suggerito dai colleghi, la valutazione deve partire dalla visita andrologica, poi escluse cause organiche si investigheranno quelle psico/sessuologiche.
É complesso passare da una dimensione di "piacere solitario " ad una di "piacere condiviso" " che necessita di tempo, pazienza, empatia sessuale, amore, coinvolgimento ed una dimensione di "coppia adulta"
Ascolti e segua il collega che la sta seguendo e si rivolga anche ad un andrologo, vedrà che ne verrà fuori, lei è giovane e queste situazioni si risolvono adeguatamente
Le allego delle letture per poter approfondire l' argomento
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4391-e-se-la-pornografia-non-facesse-poi-cosi-male.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html
Come suggerito dai colleghi, la valutazione deve partire dalla visita andrologica, poi escluse cause organiche si investigheranno quelle psico/sessuologiche.
É complesso passare da una dimensione di "piacere solitario " ad una di "piacere condiviso" " che necessita di tempo, pazienza, empatia sessuale, amore, coinvolgimento ed una dimensione di "coppia adulta"
Ascolti e segua il collega che la sta seguendo e si rivolga anche ad un andrologo, vedrà che ne verrà fuori, lei è giovane e queste situazioni si risolvono adeguatamente
Le allego delle letture per poter approfondire l' argomento
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4391-e-se-la-pornografia-non-facesse-poi-cosi-male.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 02/07/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?