Rottura legamenti pene
Salve,un anno e mezzo fa ho subito un trauma da coito nel quale il pene si è piegato violentemente verso l'alto provocandomi una fitta dolorosa alla base sotto a sx,vicino all'inizio dello scroto.Nei giorni seguenti è apparsa un po' di tumefazione nel punto incriminato e ad oggi il dolore non è ancora scomparso.Il pene ora rimane più' esteso in fuori in fase di riposo,sintomo classico della rottura del legamento sospensorio,fatica molto a salire durante l'erezione e una volta eretto comunque fatica a rimanere tale e si piega con una certa facilita' verso l'alto come nel trauma(io sospetto rottura parte sx legamento fundiforme) tanto che devo stare attento durante l'amplesso a non esagerare con l'impeto.Il pene risulta un po' inclinato verso sx (prima non lo era)quando è eretto ed è cambiata molto la consistenza al tatto,sembra che non ci sia più' l'involucro legamentoso sottocutaneo e la sensazione è quella di toccare direttamente i corpi cavernosi,in più' la pelle che ricopre l'asta sembra come scollata e libera di correre avanti e indietro molto più' di prima e questo mi crea dei problemi durante il coito perché viene sollecitata molto al punto di gonfiarsi in maniera preoccupante.Ho eseguito ecodoppler penieno che ha escluso danni vascolari e ai corpi cavernosi,ho anche fatto il pess pudendo che ha evidenziato un piccolo deficit nella parte sx perineale del nervo pudendo.Vi chiedo quale esame posso fare per constatare la reale condizione dei legamenti e soprattutto se si possono ricostruire perché questo problema mi sta condizionando molto e non so come muovermi.Grazie saluti.
[#1]
Caro lettore,
il web ha apero nuovi spazi alla medicina e alla anatomia.
Il pene , al di là del legamento sospensore, non ha altri legamenti.
un trauma "coitale" con il pene in erezione potrebbe determinare microlesioni alla albuginea e al tessuto cavernoso non sicuramente visibile all'ecocolopoppler immediato ma capaci di aletrare in qualche modo la funzione erettile. I PESS mettono in evidenza lesioni neurologiche quindi, a mio parere, non hanno spazio.
gli altri sintomi sembrerebbero più legati ad una osservazione ansiosa del pene che a malattia
ne parli con il suo andrologo
cari saluti
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Il pene , al di là del legamento sospensore, non ha altri legamenti.
un trauma "coitale" con il pene in erezione potrebbe determinare microlesioni alla albuginea e al tessuto cavernoso non sicuramente visibile all'ecocolopoppler immediato ma capaci di aletrare in qualche modo la funzione erettile. I PESS mettono in evidenza lesioni neurologiche quindi, a mio parere, non hanno spazio.
gli altri sintomi sembrerebbero più legati ad una osservazione ansiosa del pene che a malattia
ne parli con il suo andrologo
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Gentile dottor Pozza, il legamento fundiforme non me lo sono certo inventato io! "Il pene è sostenuto dal legamento fundiforme, una struttura fibrosa ricca di elastina derivante dall'ultimo tratto della linea alba e costituita da due foglietti che decorrono ai lati e sotto il pene dove si fondono e dal legamento sospensore triangolare che origina dai legamenti della sinfisi pubica e si inserisce lateralmente alla fascia superficiale del pene" (proprio dove avverto ancora dolore e dove è apparsa tumefazione). Quello che non mi ha saputo dire il mio andrologo è perché il pene si piega con una certa facilità anche quando è eretto mentre prima del trauma era impossibile farlo, come si giustifica il fatto che sia apparsa tumefazione? Non sono un visionario e conosco bene il mio pene e le assicuro che dopo il trauma è cambiato radicalmente nell'aspetto e nella funzionalità. Le chiedo, come ho già fatto in precedenza, di consigliarmi un esame specifico per capire che cosa sia successo in quel trauma, non insisterei se non avessi bisogno di aiuto, che non mi ha dato il mio andrologo.
Grazie per l'attenzione, saluti.
Grazie per l'attenzione, saluti.
[#4]
Utente
Grazie per la risposta,visto che l'avevo già' presa in considerazione la RMN ma mi ha detto il mio andrologo che sono pochi i dottori che sanno leggere questo tipo di esame ai genitali,le chiedo se puo' consigliarmene uno di sua conoscenza,sono disposto a fare anche parecchi chilometri per risolvere il mio problema.In attesa di una risposta le porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 23.9k visite dal 29/06/2014.
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