Il varicocele, si trovano

Buongiorno a tutti:

Ho 45 anni. Niente figli (mai provato ad averne). Sono portatore di varicocele bilaterale da almeno 12 anni (1996) quando mi fu diagnosticato a seguito di piccoli dolori testicolari, sensazione di slip stretti e a volte prurito. Non sono mai stato operato e nel corso di questi anni ho effettuato vari controlli ecografici, doppler e spermiogrammi.

Ultima ecografia effettuata Ottobre 2005:
“Ectasia lieve del plesso pampiniforme. Testicoli in sede. Piccola cisti di 5mm. Didimi nella norma.”

Ultimo Ecodoppler Novembre 2005:
“Varicocele bilaterale di I-II grado a sx e di II-III grado a dx con reflusso evocabile alla manovra di valsalva per 1/3 a sx e per 2/3 a dx”

Primo Spermiogramma effettuato Giugno 1999 presso Istituto Pubblico

astinenza 3 GIORNI –
aspetto PROPRIO –
volume 8 ml - PH 7,6 –
fluidificazione FISIOLOGICA –
viscosità NEI LIMITI –
conc. ml. 52.000.000
totale eiaculato 416.000.000 –
motilità 2 ore 35% RETTILINEA + 10% DISCINETICA –
motilità a 4 ore 30% RETTILINEA + 10% DISCINETICA
tipici 54% - atipici 46% -
leucociti 200.000 –
emazie ASSENTI
elementi linea spermatogenesi ASSENTI –
zone di spermioagglutinazione ASSENTI–
cellule di sfaldamento ASSENTI –
corpuscoli prostatici ASSENTI –
osservazioni NULLA


Ultimo Spermiogramma effettuato Dicembre 2005 stesso Istituto Pubblico


astinenza 3 GIORNI –
aspetto ACQUOSO –
volume 5.0 ml –
fluidificazione FISIOLOGICA
conc. ml. 50.000.000 –
totale eiaculato 250.000.000 –
motilità 2 ore 55% RETTILINEA + 5% DISCINETICA –
motilità 4 ore 55% RETTILINEA + 5% DISCINETICA
tipici 40% - atipici 60% -
leucociti 300.000
emazie ASSENTI –
elementi linea spermatogenesi PRESENTI –
cellule di sfaldamento ASSENTI –
corpuscoli prostatici PRESENTI –
osservazioni NULLA

Premetto che ho effettuato almeno altri 5 spermiogrammi tra il 2002 e il 2004 anche in laboratori privati. Tutti più o meno con gli stessi risultati. Cambiava un po’ la concentrazione per ml. che è arrivata anche a 80 milioni ml e le forme normali (anche il 70/80%).

Solo una volta ebbi un risultato disastroso. Lo effettuai presso un laboratorio privato. Ma l’andrologo che lo verificò disse che probabilmente era fatto male, consigliandomi di ripeterlo. E nella ripetizione (ne effettuai 2 presso un Istituto pubblico e uno privato) i risultati furono tra quelli che vi ho descritto sopra.

Per maggiore chiarezza vi riporto anche questo spermiogramma “sballato” effettuato agli inizi del 2005.

astinenza 3 GIORNI –
volume 2.5 –
PH 6,9 –
fluidificazione INCOMPLETA –
conc. ml. 22.000.000 –
totale eiaculato 55.000.000 –
motilità 2 ore 5% -
motilità 6 ore 0,1% -
tipici 55% -
atipici 35% -
cellule epiteliali RARE –
leucociti RARI –
emazie ASSENTI –
agglutinati RARI

Non vi nascondo cari dottori che in 13 anni ho consultato diversi urologi e andrologi, visitato siti web e letto parecchie domande e risposte su questo sito stesso ma sinceramente ho notato una serie di ricerche e risposte che mi hanno messo solo confusione. Ma non solo a me. In parecchi utenti ho notato questa situazione. E non solo in utenti “telematici”. Questa “confusione” l’ho riscontrata anche in diverse persone, di mia conoscenza, che, avendo il varicocele, si trovano in questa situazione di grossa incertezza.
In ogni modo, premesso quanto sopra, vorrei riformulare alcune mie domande sperando di trovare qualche risposta definitiva ed esauriente.

1) Anzitutto vorrei sapere se in definitiva con i miei risultati degli spermiogrammi debbo operarmi o no, al fine di salvaguardare la mia fertilità e considerando che i miei fastidi testicolari che ho descritto prima sono in definitiva “sopportabili”.
2) Se non è necessario operarmi debbo continuare ad eseguire spermiogrammi fino a che mi passi per la testa l’idea di provare a “procreare” ?
3) E’ vero che ad una certa età (come la mia) un varicocele di lunga data (come la mia) e che non ha dato particolari problemi finora “smette” di far danni ?

Vi ringrazio fin da ora delle risposte.

Buona giornata a tutti.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
è vero a 45 anni, con un varicocele che non dà particolari disturbi e sintomi e con non precise motivazioni a riprodursi, pochi urologi le daranno l'indicazione ad una correzione chirurgica. All'ultima domanada infine le rispondo che ai danni che può determinare un varicocele si aggiungono generalmente i normali processi di invecchiamaento delle varie strutture anatomiche e purtroppo in questo anche i nostri testicoli ne vengono coinvolti ed anche il liquido seminale ne risente ahinoi!
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
Utente
Grazie anzitutto al Dott. Beretta per la sollecita risposta.
Purtroppo però continuo a rimanere in confusione. Non ho ancora capito anche dalla sua risposta se a tutt'oggi. con i miei risultati degli spermiogrammi, io debba operarmi o no al fine di salvaguardare la mia fertilità.
I fastidi ci sono: la sensazione di slip stretti, doloretti ai testicoli, prurito. Ma non sono certo questi disturbi che mi spingono ad operarmi. Leggo anche su questo sito che l'intervento per il varicocele non è poi cos' semplice come sembra. Parecchi utenti pare abbiano avuto problemi seri. Per cui diciamo che a livello di fastidi preferisco "sopportare" piuttosto che sottopormi all'intervento.
Quindi "se necessario" prenderei in considerazione l'operazione solo nel caso in cui la stessa serva a salvaguardare il mio stato di fertilità. E riguardo a ciò non credo sia importante fornire agli urologi precise motivazioni a riprodurisi: qui non si sa cosa succede domani, figuriamoci tra un mese.
Credo sia importante, almeno per me, ma anche per altri utenti penso, sapere se in definitiva un varicocele come il mio, diagnosticato da più di 12 anni, ma presente almeno da 20 sia effettivamente in grado o no di minare la fertilità di una persona, in questo caso la mia.
Io ripeto, nonostante varie visite, controlli e documentazioni sinceramente ancora non l'ho capito.
Grazie
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore,
forse non sono stato chiaro ma a 44 anni ,se non ci sono sintomi "fastidiosi" importanti, nessun urologo informato le darà una indicazione a correggere un varicocele nella prospettiva di "preservare" la sua futura fertilità.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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[#4]
Utente
Utente
Ringrazio di nuovo il Dott. Beretta per la sollecita risposta.
Però mi scusi, forse sono io che non capisco, ma la questione non mi è ancora chiara purtroppo.
Dott. Beretta: lei afferma che in assenza di sintomi "fastidiosi" importanti, nessun urologo informato mi darà una indicazione a correggere il varicocele nella prospettiva di "preservare" la mia futura fertilità.
Ma...allora questo cosa vuol dire ? Che la cosa si è stabilizzata e i valori dello spermiogramma non peggioreranno in conseguenza del varicocele ?
Se è così d'accordo. Ma se così non fosse allora mi scusi ma...continuo a non capire e, vorrei cercare di farlo, una volta per tutte.
Grazie mille
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
il futuro peggioramento , se ci sarà , è ormai più legato alla sua età e non al suo varicocele. Le attuali linee guida di numerose Società Scientifiche Internazionali consigliano di non intervenire. Questo possiamo dirle.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#6]
Utente
Utente
Grazie al Dott. Beretta per l’ennesima sollecita risposta.
Certo il discorso legato all’età l’avevo messo in conto. Contro il peggioramento “fisiologico”, se ci sarà, si può fare ben poco.
Ho insistito molto per capire il discorso sul varicocele perché come lei avrà già letto nella mia prima richiesta, troppe volte ho sentito discorsi contrastanti sull’intervento di correzione o meno tali da mettermi veramente in confusione.
E’ normale che poi, ad un certo punto, un utente come me, voglia cercare di vederci chiaro il più possibile, anche a costo di risultare un po’ duro di comprendonio.
D’altra parte, sottoporsi ad un intervento che non è necessario e soprattutto non così semplice non credo sia l’aspirazione di tutti. Almeno la mia non lo è.
Purtroppo ho letto davvero di tutto riguardo questa patologia. Mi scuso anticipatamente verso gli altri suoi colleghi, ma le posso assicurare, e lei potrà verificarlo leggendo qualche consulto sul tema, che spesso altri gentili dottori frequentatori di questo sito hanno dichiarato cose prontamente smentite da sé stessi in un’altra medesima richiesta di consulto.
E’ vero che la medicina non è scienza esatta però credo che delle linee guida debbano essere adottate. Spesso ho sentito giustificazioni tipo “ma ognuno ha la sua corrente di pensiero”.
Non condivido questa cosa perché, è vero, ci possono essere delle discordanze, delle differenze di interpretazione. Ma alla fine non ci si può discostare troppo dal problema. Altrimenti, altro che scienza non esatta! In questi casi si parlerebbe quasi di…..oroscopo!
Grazie e buon lavoro!
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
vedo che ha ben capito lo spirito delle mie risposte. Io personalmente preferisco, quando il problema è complesso e controverso, oltre che basarmi naturalmente sulla mia personale esperienza di clinico, fare riferimento anche a casistiche ampie e controllate che ci possono guidare nel dare una indicazione terapeutica più corretta.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#8]
Utente
Utente
Anche a lei Dott. Beretta e grazie di nuovo!
[#9]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
.... e aggiungo anche buone vacanze , visto il periodo.

Giovanni Beretta
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