Difficoltà a raggiungere l'orgasmo,cosa aiuta e cosa no?

Salve a tutti.Sono un ragazzo di 25 anni e a 22 mi è sono state effettuate le operazioni alla fimosi e al varicocele e all'età di 23 ho avuto la mia prima volta.
Il punto è questo,io non ho problemi a raggiungere l'eccitazione e quindi la massima erezione,anzi..in dolce compagnia raggiungo erezioni anche più vigorose di quando sono da solo(e io quando sono da solo con la masturbazione ci do dentro),il problema è che poi quando inizia l'amplesso sbaglio qualcosa,qualche movimento,non so e finisco per perdere l'erezione e non raggiungere l'orgasmo.Questo non capita sempre,capita in media una volta ogni 2/3 mentre le altre volte va tutto bene,anzi spesso vengo mooolto velocemente.
La cosa strana è che a me il momento della penetrazione piace moltissimo,sempre,ogni volta,solo che a volte quando inizio a muovermi evidentemente sbaglio qualcosa..non sento più alcun frizione o sensibilità sul mio pene e finisco per perdere l'erezione.altre volte invece sento la sensibilità sul mio membro e vengo quasi subito.

Io sono inesperto e forse sbaglio dei movimenti,non so,le domande che volevo farvi comunque sono 2

1 arrivare all'appuntamento senza aver eiaculato da qualche giorno può servire oppure è dannoso e sarebbe meglio arrivare all'appuntamento "normale"?ve lo chiedo anche perché io a casa mi masturbo molto e quando so che avrò dei rapporti, anche se continuo a masturbarmi,evito di raggiungere l'orgasmo per qualche giorno.Pensate che sia utile o dannoso?

2. forse sbaglio qualcosa a livello fisico,avrei forse bisogno di qualche esercizio particolare?
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.9k 1.2k
Gentile lettore,

i suoi problemi, se di problemi si tratta, sembrano avere una forte componente psicologica.

Comunque al primo quesito le rispondo che bisogna arrivare all'appuntamento "normale", cioè senza inutili ansie e con alle spalle una regolare e fisiologica attività sessuale.

Al secondo quesito le dico che l'indicazione a fare "qualche esercizio particolare" necessita sempre di una preliminare valutazione clinica diretta per capire esattamente quale è la causa del suo "disturbo", distinguere la componente psicologico-comportamentale da quella organica, anatomica, neurologica, ecc, ecc.

Il primo passo da fare è comunque sempre una valutazione clinica diretta con il suo andrologo di riferimento.

Un cordiale saluto.
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Utente
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Dottor Beretta,innanzi tutto grazie per la risposta.Io mi ero accorto subito che la componente psicologica era importante e infatti da circa 4 mesi sto portando avanti una terapia da una psico-terapeuta di indirizzo psicoanalitico. il fatto è che,come lei forse saprà,queste cose sono lunghe ed i risultati arrivano dopo chissà quanto tempo e chissà se arrivanoIo nel frattempo mi ero accorto che oltre alla componente psicologica c'è anche una componente "meccanica" o fisica.
Lo dico perché provando a casa a rifare movimenti simili a quando sono nel momento dell'amplesso,mi sono accorto di aver difficoltà a raggiungere l'orgasmo anche con la masturbazione,quindi evidentemente in quei movimenti c'è qualcosa che non va.Avevo sentito parlare degli esercizi di kegel,comunque in settimana vedrò il mio andrologo e chiederò a lui.

Per quanto riguarda la psicologia beh..quelle sono cose lunghe..io ero andato li per parlare delle mie difficoltà a letto(che in realtà non ci sono sempre anzi la maggior parte delle volte non ci sono) e siamo finiti praticamente subito a parlare della mia famiglia,della mia infanzia.

Non che non sia un percorso utile ma sicuramente è un percorso molto lungo e io volevo sapere se nel frattempo c'era qualcosa che potevo fare di concreto per migliorare quest'aspetto della mia vita.

Grazie per la sua attenzione,distinti saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.9k 1.2k
Gentile lettore,

per avere queste indicazioni specifiche su cosa fare, oltre a risentire il suo andrologo di fiducia, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html

e ancora mi ascolti a questo link:

http://www.nostalgia.it/piemonte/articolo/lstp/10401/

Un cordiale saluto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Mi associo al dr. Beretta nella risposta
A diagnosi andrologica effettuata si dovranno investigare le cause psico /sessuologico del suo ritardo /assenza della riposta eiaculatoria.
Solitamente le cause sono a più livelli: psichici e relazionali.

Come in tutte le disfunzioni sessuali vi sono inoltre cause scatenanti e cause che mantengono in vita il sintomo.

La sessualità è un essere, non un fare....quindi eviterei la ginnastica coitale o peggio ancora gli esercizi, che eventualmente, in seni ad una terapia sessuologica, si chiamano mansioni sessuali.
Il fai da te ......non aiuta di certo


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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