Libido assente

Buongiorno,
Chiedo un consulto per un problema che affligge me e il mio compagno di 34 anni da circa 3 anni.
In questo periodo la sua libido ha subito un calo vertiginoso. I rapporti sessuali sono divenuti sempre più scarsi, dapprima per quantità (ad oggi non più di due rapporti al mese) poi anche per qualità (il mio compagno non ha più erezioni vigorose che ci consentano di avere rapporti soddisfacenti; l'erezione c'è ma il pene s'indurisce pienamente solo poco prima dell'orgasmo). Oggi, è completamente indifferente al sesso. Ne abbiamo parlato. Dice di non provare più alcuna forma di desiderio sessuale, di non sentirsi mai eccitato e di non aver mai voglia di avere rapporti; inoltre la questione non si limita alla nostra coppia. Ovvero, non è una questione di routine o di noia tra noi, tanto che non ha fantasie su relazioni extraconiugali, non ricerca stimoli da parte di altre donne, non sente il bisogno di ricorrere alla pornografia e addirittura pratica pochissimo l'autoerotismo; anche in quel caso, l'erezione è comunque scarsa. Le erezioni mattutine si sono diradate molto. Sembrerebbe quindi un problema generalizzato.
Come dobbiamo comportarci? Quali esami e accertamenti sono consigliati? Lui non lamenta altri fastidi né disturbi. Inoltre, la situazione fa propendere più per un disturbo di natura fisica o di natura psicologica?
Vi ringrazio per il vostro aiuto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Cara lettrice ,
il vostro problema potrebbe avere un'origine organica (ormonale , dismetabolica, neurologica , ecc) ,oppure psicologica (relazionale, comportamnetale , ecc) oppure ancora entrambe le problematiche possono essere presenti. Detto questo, prima di impostare un corretto iter diagnostico, bisogna infine sempre ricordare che quadri clinici particolari e complessi come il vostro non possono essere affrontati e tanto meno risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta da parte di un esperto andrologo . Solo in questo modo si potrà poi capire la causa o le cause del vostro problema e quindi impostare le successive e necessarie strategie diagnostico-terapeutiche.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentile dott. Beretta,
La ringrazio per la sua cortese risposta.
Abbiamo già provveduto a prenotare una visita da un andrologo, con non poche reticenze da parte del mio compagno. La visita è prevista per la prima settimana di settembre. Ho insistito non poco perché, in certi casi, gli uomini sono più restii rispetto a noi donne a rivolgersi a un professionista per risolvere questo tipo di problemi. Ho cercato di far comprendere al mio compagno che questo è importante in primo luogo per la sua salute, oltre che per l'impatto che questo problema ha sul nostro rapporto.
Partiremo per le vacanze tra pochi giorni e le lascio immaginare il mio stato d'animo: avrei voluto che la visita fosse avvenuta prima, per potermi tranquillizzare un po' e per sapere come stanno le cose e vivere questo mese di riposo serenamente. La mia richiesta di consulto non intendeva eludere la valutazione da parte di un professionista ma era mirata ad avere informazioni e un parere, anche per accettare più serenamente un mese di vacanza che mi aspetto molto "tranquillo".
Un caro saluto e grazie.
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 670 23
Cara Lettrice,

per rispondere alla sua domanda ultima, ritengo che non debba essere particolarmente preoccupata questo genere di problemi con i mezzi diagnostici e le terapie attuali sono ben curabili.

Il passo più importante come da lei rilevato è convincersi che c'è un problema da affrontare e risolvere, quindi mettersi in condizione di farsi aiutare.

Cordiali saluti - Ci tenga informati se può essere di aiuto
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Cara lettrice,
il periodo di vacanza potrebbe essere un ulteriore elemento di verifica della vostra complessa situazione relazionale. Cercate di non essere "affannati" e "protesi" a risolvere comunque il vostro problema . Cercate inoltre di non "autostressarvi" in autoanalisi spesso inutili . Questo è l'unico consiglio aspecifico che posso darvi in attesa di fare poi tutte le eventuali valutazione a vacanza terminata se il vostro problema dovesse avere le stesse caratteristiche che ha ora.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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