Mio marito ha assunto degli antipiretici e aulin
Gent.mi medici dello staff di Medicitalia vorrei un parere sul primo spermiogramma di mio marito. Abbiamo entrambi 37 anni e, da qualche mese, stiamo cercando di avere un bambino, senza successo.
Questi sono stati i risultati dell'esame: volume 4,2 - ph 7,6 - aspetto proprio - omogenizzazione regolare - viscosità nei limiti - concentraz. 10.000.000 - conc. tot. 42.000.000 - motilità (2h) 20% - tip. osc. 15% - scarsa progr. 5% - non progressione 0% - n. spermatozoi nobili 6.300.000 - atipie 60%: della testa 18% del collo 24% della coda 18%.
Vorrei precisare che questo spermiogramma è stato effettuato dopo due settimane circa di astinenza e che, qualche giorno prima, mio marito ha assunto degli antipiretici e Aulin. I farmaci possono aver interferito con l'esito dell'esame? Con un simile risultato è possibile una gravidanza naturale? Quante sono le possibilità? Eventualmente dovrei sottopormi ad un iCSI, Fivet o altro?
Grazie.
Questi sono stati i risultati dell'esame: volume 4,2 - ph 7,6 - aspetto proprio - omogenizzazione regolare - viscosità nei limiti - concentraz. 10.000.000 - conc. tot. 42.000.000 - motilità (2h) 20% - tip. osc. 15% - scarsa progr. 5% - non progressione 0% - n. spermatozoi nobili 6.300.000 - atipie 60%: della testa 18% del collo 24% della coda 18%.
Vorrei precisare che questo spermiogramma è stato effettuato dopo due settimane circa di astinenza e che, qualche giorno prima, mio marito ha assunto degli antipiretici e Aulin. I farmaci possono aver interferito con l'esito dell'esame? Con un simile risultato è possibile una gravidanza naturale? Quante sono le possibilità? Eventualmente dovrei sottopormi ad un iCSI, Fivet o altro?
Grazie.
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Gentile Utente,
tutto quello che Lei propone è davvero troppo prematuro. Questo esame del liquido seminale di Suo marito non è certamente consolante, tutt'altro, mostrando una severa oligozoospermia, astenozoospermia e teratozoospermia (severa alterazione di numero, mobilità e conformazione degli spermatozoi).
La prima cosa in assoluto da fare è ripetere l'esame del liquido seminale, dopo aver rispettato il giusto periodo di astinenza (3-5 giorni) ed aver sospeso eventuali trattamenti farmacologici in atto. E' ovvio che ciò non basta. Questo controllo, che probabilmente sarà solo il primo di una serie, va effettuato sotto la supervisione di uno Specialista Andrologo che giudicherà gli indispensabili ulteriori accertamenti clinici e strumentali del caso. Lei infatti non ci dice se Suo marito ha effettuato eventuali esami seminali in passato, se è portatore di patologie dell'apparato genitale in particolare o di altri organi in generale. Impossibile esserLe veramente di aiuto senza una adeguata informazione anamnestica e non si faccia tentare dal "fai da te" o dalla sindrome della "caccia a notizie o terapie su Internet". Il problema che Suo marito sembra presentare infatti non è assolutamente da sottovalutare e merita molta attenzione.
Colgo l’occasione per anticipare anche a Voi che nel prossimo mese di Gennaio 2006, presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, nella mia Unità Operativa, avrà luogo il mese della Prevenzione delle Patologie dell’Apparato Genitale Maschile (con particolare riguardo alle problematiche connesse con lo studio della infertilità). Durante tale iniziativa, si potrà essere sottoposti a visita specialistica, DEL TUTTO GRATUITA. Conto al più presto di fornire ulteriori dettagli circa le modalità di adesione.
Affettuosi auguri per la realizzazione del Vostro desiderio di concepimento e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
tutto quello che Lei propone è davvero troppo prematuro. Questo esame del liquido seminale di Suo marito non è certamente consolante, tutt'altro, mostrando una severa oligozoospermia, astenozoospermia e teratozoospermia (severa alterazione di numero, mobilità e conformazione degli spermatozoi).
La prima cosa in assoluto da fare è ripetere l'esame del liquido seminale, dopo aver rispettato il giusto periodo di astinenza (3-5 giorni) ed aver sospeso eventuali trattamenti farmacologici in atto. E' ovvio che ciò non basta. Questo controllo, che probabilmente sarà solo il primo di una serie, va effettuato sotto la supervisione di uno Specialista Andrologo che giudicherà gli indispensabili ulteriori accertamenti clinici e strumentali del caso. Lei infatti non ci dice se Suo marito ha effettuato eventuali esami seminali in passato, se è portatore di patologie dell'apparato genitale in particolare o di altri organi in generale. Impossibile esserLe veramente di aiuto senza una adeguata informazione anamnestica e non si faccia tentare dal "fai da te" o dalla sindrome della "caccia a notizie o terapie su Internet". Il problema che Suo marito sembra presentare infatti non è assolutamente da sottovalutare e merita molta attenzione.
Colgo l’occasione per anticipare anche a Voi che nel prossimo mese di Gennaio 2006, presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, nella mia Unità Operativa, avrà luogo il mese della Prevenzione delle Patologie dell’Apparato Genitale Maschile (con particolare riguardo alle problematiche connesse con lo studio della infertilità). Durante tale iniziativa, si potrà essere sottoposti a visita specialistica, DEL TUTTO GRATUITA. Conto al più presto di fornire ulteriori dettagli circa le modalità di adesione.
Affettuosi auguri per la realizzazione del Vostro desiderio di concepimento e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 05/11/2005.
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