Dubbi chirurgia idrocele
Gentili dottori, sono un ragazzo di 21 anni. Premetto di aver sofferto di testicolo in risalita fino ai 12 anni, senza però aver bisogno di interventi chirurgici per rimetterlo in sede. All'età di 15 anni il mio medico mi indirizzo dall'andrologo perchè il testicolo in questione era molto più piccolo dell'altro(volume a seme di nespola), il quale mi indicò come causa un varicocele di III-IV grado, che mi fu operato qualche mese dopo; lasciandomi però come conseguenza un idrocele che nel tempo è diventato di circa 10 cm di lunghezza e 5 di larghezza. Fino ad ora questo idrocele l'ho avuto sotto controllo ogni 6 mesi con un ecografia ed una visita di controllo. Adesso ho deciso di farmelo operare perchè è diventato sia fastidioso durante il sesso perchè preme sull'altro testicolo, sia molto vistoso e mi crea imbarazzo soprattutto negli spogliatoi dopo il calcetto, dove grazie anche all'acqua calda diventa ancora piu visibile e immaginate quale possa essere il mio imbarazzo. Ora il problema è questo: io so bene, perchè sono stato informato, di essere un soggetto a rischio per il tumore del testicolo, raro si, ma che esiste; allora se mi faccio operare di idrocele, questo puo portare a problemi futuri, come difficoltà nel visitare il testicolo, anche con ecografia? e eliminare la vaginale non può essere d'aiuto alla diffusione di un eventuale tumore? In questi casi quale è la tecnica usata di più? Inoltre, dopo operato la pelle in eccesso dello scoto tornerebbe a posto o dovrò tenerla a penzoloni?. Come ultima cosa: io so anche grazie a precedenti analisi di non avere un testosterone molto alto, solo che ora a differenza di tutta la mia famiglia che è abbastanza glabra mi sto riempiando di ispidi peli su tutto il corpo anche sopra gli zigomi e sulla parte alta della schiena. Secondo voi sono necessarie analisi ormonale? Ad esempio quali? Ovviamente non voglio sostituire il computer al medico, è solo che vorrei andarci preparato, anche per stare più tranquilli. Grazie
[#1]
Gentie Lettore,
il criptorchidismo (ovvero testicolo ritenuto) è un fattore di rischio del tumore del testicolo.
Per rispondere alle domande circa l'intervento di eversione/racentazione della tunica vaginale per idrocele:
1. non comporta alcun problema alla valutazione futura del testicolo sia palpatoriamente sia con ecografia
2. vaginale e tumore del testicolo non hanno alcuna relazione e l'asportazione della tunica non determina una maggiore diffusione di un eventuale tumore, dal momento che il tumore del testicolo si sviluppa dentro la polpa testicolare che è contenuta all'interno della tunica albuginea (che è differente dalla vaginale)
3. esistono defferenti tecniche di correzione dell'idrocele, dalla plicatura della tunica vaginale (sec. Lord), all'eversione della tunica vaginale sino alla resezione della tunica stessa. Le tecniche sono parimenti efficaci e dipende dalla preferita del chirurgo che la opererà
4. raramente è necessaria la resezione della cute scrotale a meno di idroceli mostruosi, in genere ritorna come prima. Se non dovesse si può intervenire in un secondo tempo. Le conviene attendere ed eventualmente se non soddisfatto fare la correzione successivamente onde evitare inestetismi da troppa resezione
5. se ha un testosterone basso conviene controllarlo eseguendo anche LH, estradiolo, SHBG ed FSH per eventualmente impostare una terapia sostitutiva adeguata
il criptorchidismo (ovvero testicolo ritenuto) è un fattore di rischio del tumore del testicolo.
Per rispondere alle domande circa l'intervento di eversione/racentazione della tunica vaginale per idrocele:
1. non comporta alcun problema alla valutazione futura del testicolo sia palpatoriamente sia con ecografia
2. vaginale e tumore del testicolo non hanno alcuna relazione e l'asportazione della tunica non determina una maggiore diffusione di un eventuale tumore, dal momento che il tumore del testicolo si sviluppa dentro la polpa testicolare che è contenuta all'interno della tunica albuginea (che è differente dalla vaginale)
3. esistono defferenti tecniche di correzione dell'idrocele, dalla plicatura della tunica vaginale (sec. Lord), all'eversione della tunica vaginale sino alla resezione della tunica stessa. Le tecniche sono parimenti efficaci e dipende dalla preferita del chirurgo che la opererà
4. raramente è necessaria la resezione della cute scrotale a meno di idroceli mostruosi, in genere ritorna come prima. Se non dovesse si può intervenire in un secondo tempo. Le conviene attendere ed eventualmente se non soddisfatto fare la correzione successivamente onde evitare inestetismi da troppa resezione
5. se ha un testosterone basso conviene controllarlo eseguendo anche LH, estradiolo, SHBG ed FSH per eventualmente impostare una terapia sostitutiva adeguata
Dott. Carlo Negro, F.E.B.U., F.E.C.S.M.
Dirigente Medico
S.O.C. Urologia – Ospedale Cardinal Massaia. ASL AT
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 25/03/2014.
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