Varicocele di primo grado
Gentili Medici :
Ho 30 anni e ho appena scoperto di avere un varicocele di primo grado a sinistra ma non si tratta di una diagnosi tardiva perchè avevo eseguito delle ecografie in passato, l'ultima nel 2010 che aveva escluso la presenza di un varicocele.
L'ecografista ha eseguito un'ecografia pelvi-reni-testicoli dicendomi che ho reni e prostata perfetti,vi riporto il referto relativo ai testicoli:
Didimi ed epididimi in sede di regolare dimensione,ad ecostruttura omogenea,con involucri di regolare spessore. Assenza di idrocele.
Lievemente ectasici i vasi del plesso pampiniforme a sinistra ove l'analisi con ECD evidenzia lieve reflusso come da varicocele di primo grado.
Nel 2010, nel bel mezzo di una congestione prostatica ,provocata dalla mia scellerata abitudine di ritardare l'eiaculazione, che mi procurava dolori forti al testicolo destro decisi anche di fare uno spermiogramma(di base) i cui valori li riporto di sotto:
Conta spermatozoi 85 milioni/mL
Motilità 30
Morfologia 45
indice di fertilità 32 diagnosi :astenoteratozoospermia moderata.
Pochi giorni fa ho fatto di nuovo lo spermiogramma e la spermiocoltura(negativa). Premetto che ad oggi quei dolori sono spariti grazie ad un'attività sessuale(masturbazione anche) regolare,senza eccessi,soddisfacente e grazie(ma credo solo marginalmente) alla terapia impostata dallo specialista a base di serenoa repens ed altre sostanze ad azione antinfiammatoria ed antiedemigena.Lo stesso medico sosteneva che nulla mi potesse dare miglior sollievo di un'attività sessuale regolare ma senza forzature.
Ecco i valori del più recente spermiogramma:
Conta spermatozoi 72 milioni/mL
motilità 55
morfologia 15
indice di fertilità 51 %
Sperma normale.
Mi pare di capire che un 'infiammazione delle vie seminali riduca soprattutto la motilità che ora è notevolmente aumentata ma la riduzone del numero e degli spermatozoi dalla morfologia normale sono da attribuire ad un varicocele di primo grado?
Non capisco perchè nel primo caso con un valore di morfologia di 45 si parli di teratozoospermia(oltre ad astenozoospermia) mentre nel secondo con un valore di 15 no? Considerando il riferimento di >4 come indicato dalla WHO sarebbero entrambi normali.
Spesso la diagnosi tardiva non permette di capire la relazione tra varicocele e fertilità perchè non si conoscevano i valori prima dell'insorgenza del varicocele ma nel mio caso credete che il numero di spermatozoi di forma regolare potrebbe tornare ai livelli precedenti dopo una correzione chirurgica?
che cosa pensate in merito all'attività sportiva. Leggo di medici che dicono che si possa praticare ogni tipo di sport ma mi pare inverosimile che la corsa e la pesistica si possano conciliare con una diagnosi di varicocele se non altro perchè il reflusso aumenta giusto? Il nuoto non comporta un aumento della pressione endoaddominale? Gli esercizi per gli addominali sono proprio banditi?
Ho 30 anni e ho appena scoperto di avere un varicocele di primo grado a sinistra ma non si tratta di una diagnosi tardiva perchè avevo eseguito delle ecografie in passato, l'ultima nel 2010 che aveva escluso la presenza di un varicocele.
L'ecografista ha eseguito un'ecografia pelvi-reni-testicoli dicendomi che ho reni e prostata perfetti,vi riporto il referto relativo ai testicoli:
Didimi ed epididimi in sede di regolare dimensione,ad ecostruttura omogenea,con involucri di regolare spessore. Assenza di idrocele.
Lievemente ectasici i vasi del plesso pampiniforme a sinistra ove l'analisi con ECD evidenzia lieve reflusso come da varicocele di primo grado.
Nel 2010, nel bel mezzo di una congestione prostatica ,provocata dalla mia scellerata abitudine di ritardare l'eiaculazione, che mi procurava dolori forti al testicolo destro decisi anche di fare uno spermiogramma(di base) i cui valori li riporto di sotto:
Conta spermatozoi 85 milioni/mL
Motilità 30
Morfologia 45
indice di fertilità 32 diagnosi :astenoteratozoospermia moderata.
Pochi giorni fa ho fatto di nuovo lo spermiogramma e la spermiocoltura(negativa). Premetto che ad oggi quei dolori sono spariti grazie ad un'attività sessuale(masturbazione anche) regolare,senza eccessi,soddisfacente e grazie(ma credo solo marginalmente) alla terapia impostata dallo specialista a base di serenoa repens ed altre sostanze ad azione antinfiammatoria ed antiedemigena.Lo stesso medico sosteneva che nulla mi potesse dare miglior sollievo di un'attività sessuale regolare ma senza forzature.
Ecco i valori del più recente spermiogramma:
Conta spermatozoi 72 milioni/mL
motilità 55
morfologia 15
indice di fertilità 51 %
Sperma normale.
Mi pare di capire che un 'infiammazione delle vie seminali riduca soprattutto la motilità che ora è notevolmente aumentata ma la riduzone del numero e degli spermatozoi dalla morfologia normale sono da attribuire ad un varicocele di primo grado?
Non capisco perchè nel primo caso con un valore di morfologia di 45 si parli di teratozoospermia(oltre ad astenozoospermia) mentre nel secondo con un valore di 15 no? Considerando il riferimento di >4 come indicato dalla WHO sarebbero entrambi normali.
Spesso la diagnosi tardiva non permette di capire la relazione tra varicocele e fertilità perchè non si conoscevano i valori prima dell'insorgenza del varicocele ma nel mio caso credete che il numero di spermatozoi di forma regolare potrebbe tornare ai livelli precedenti dopo una correzione chirurgica?
che cosa pensate in merito all'attività sportiva. Leggo di medici che dicono che si possa praticare ogni tipo di sport ma mi pare inverosimile che la corsa e la pesistica si possano conciliare con una diagnosi di varicocele se non altro perchè il reflusso aumenta giusto? Il nuoto non comporta un aumento della pressione endoaddominale? Gli esercizi per gli addominali sono proprio banditi?
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Caro Utente,un varicocele di primo grado non si opera e non produce alcun danno sulla spermatogenesi.Analogamente,l'attività sportiva agonistica e/o pesistica,non é rilevante,nel suo caso,in assenza di sintomatologia dolorosa.Quanto agli spermiogrammi,entrambi abbastanza favorevoli dal punto di vista statistico,credo che non si possano paragonare tra di loro.A questo punto,segua le indicazioni di un esperto andrologo reale.Il varicocele ha la medesima diffusione delle emorroidi,vene anch'esse,e non mi sembra che tutti i portatori di emorroidi si operino o evitino di esercitare attività sportiva.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Ringrazio il dottor Izzo per la tempestiva risposta e la spiegazione fornita ,la settimana prossima andrò a visita dall'andrologo ma vorrei esser chiarito alcuni punti cortesemente.
Perchè i due spermiogrammi non si possono paragonare?Non riesco a capire perchè con un valore di 45 (morfologia) si parli di teratozoospermia mentre con 15 (nel più recente spermiogramma) no.
Dunque se un varicocele di primo grado non modifica i parametri esaminati in uno spermiogramma come mai il numero è sceso da 85 a 72 mil/mL? Non è una variazione significativa?E' possibile che se ripeto l'esame troverò un valore più alto?I giorni di astinenza erano gli stessi ma mi dica la concentrazione di spermatozoi per ml aumenta se il numero di giorni di astinenza è maggiore?
Sottoporre con certe pratiche sportive le vene del plesso pampiniforme a una pressione più alta che aumenta il reflusso non le danneggia rendendole ancora più ectasiche determinando quindi un ingravescenza della patologia con passaggio ad un varicocele di II grado?
Non ha proprio senso correggere un varicocele di primo grado per evitare che diventi di II grado?Forse perchè la probabilità di recidiva(dipendente certo dalla modalità di intervento) è più alta della probabilità che evolva in un secondo grado?
Se faccio qualche sforzo qualche piccolo fastidio inguinale a sinistra l'avverto. Da cosa dipende il fatto che in certi soggettti sia sintomatico mentre in altri non sia accompagnato da nessuna sintomatologia ?
Perchè i due spermiogrammi non si possono paragonare?Non riesco a capire perchè con un valore di 45 (morfologia) si parli di teratozoospermia mentre con 15 (nel più recente spermiogramma) no.
Dunque se un varicocele di primo grado non modifica i parametri esaminati in uno spermiogramma come mai il numero è sceso da 85 a 72 mil/mL? Non è una variazione significativa?E' possibile che se ripeto l'esame troverò un valore più alto?I giorni di astinenza erano gli stessi ma mi dica la concentrazione di spermatozoi per ml aumenta se il numero di giorni di astinenza è maggiore?
Sottoporre con certe pratiche sportive le vene del plesso pampiniforme a una pressione più alta che aumenta il reflusso non le danneggia rendendole ancora più ectasiche determinando quindi un ingravescenza della patologia con passaggio ad un varicocele di II grado?
Non ha proprio senso correggere un varicocele di primo grado per evitare che diventi di II grado?Forse perchè la probabilità di recidiva(dipendente certo dalla modalità di intervento) è più alta della probabilità che evolva in un secondo grado?
Se faccio qualche sforzo qualche piccolo fastidio inguinale a sinistra l'avverto. Da cosa dipende il fatto che in certi soggettti sia sintomatico mentre in altri non sia accompagnato da nessuna sintomatologia ?
[#3]
...il manuoale del WHO 2010,definisce come numero minimo normale degli spermatozoi,15 milioni x ml...le variazioni degli stessi sono legate a fattori intrunseci ed estrinseci,dovute a valutazioni soggettive differenti legate a differenti esaminatori....Il varicocele di I grado non va operato e non necessariamente peggiora.A tal proposito,e' sufficiente sottoporsi a periodici controlli per mantenere il quadro generale e genitale aggiornato.Lo scroto pende ed i testicoli risalgono nel canale inguinale e,quindi,il funicolo con il testicolo puo' torcersi e provocare dolenzia...Cordialita'
[#4]
Ex utente
Dottor Izzo la ringrazio per le sue spiegazioni .
Ho fissato un appuntamento dall'urologo in settimana ma il reale motivo che mi ha indotto a prenotare una visita è purtroppo un altro considerando l'ingiustificata preoccupazione per un varicocele di primo grado.
Da un pò di tempo,credo circa un anno ma forse più, ho dei problemi urinari ,si tratta di una sintomatologia abbastanza importante caratterizzata da gocciolamento terminale e sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica.
E' un inferno non ce la faccio più! All'inizio credevo che fosse la prostatite la causa dei sintomi e poichè di tanto in tanto ritardavo l'eiaculazione,cosa che il medico mi aveva assolutamente vietato di fare alla luce dei problemi che avevo avuto(dolore ai testicoli ma mai problemi urinari) sarebbe stato una presa in giro andare dal medico.
Dal momento che dall'ecografia ,della quale le avevo parlato, è emerso che la prostata non è ingrossata ,quale ipotesi diagnostica si potrebbe avanzare?
Certamente dovrò fare un'uroflussimetria ma la mia paura è che le numerose infiammazioni prostatiche abbiano danneggiato il collo della vescica.
Voglio descriverle nel dettaglio i miei sintomi e vorrei un suo parere con tutti i limiti che immagino solo degli esami strumentali uniti alla visita dello specialista potrenno superare.
Non ho grande urgenza minzionale nel senso che anche bevendo circa 1,5 litri d'acqua/die urino circa 4 volte al giorno ma il fatto è che quando vado in bagno vi resto un'ora per fare"l'ultima goccia" ma dopo aver urinato ho la sensazione di avere ancora urina in vescica per cui quando sto per uscire dal bagno sento il bisogno di urinare di nuovo e poi ancora altre volte fin quando esco dal bagno e comunque non ancora pienamente soddisfatto. Poi esco di casa e pur bevendo altra acqua per circa 2 anche 3 ore non ho urgenza minzionale.
Negli ultimi giorni con un'eiaculazione più frequente,più soddisfacente e senza ritardi ne forzature sembra che il flusso sia maggiore ma ho comunque sempre quella fastidiosissima sensazione.All'inizio mi svegliavo di notte persino smettendo di bere 4-5 ore prima di andare a letto ora bevo un bicchiere d'acqua a mezzanotte e lo stimolo urinario sopraggiunge verso le 7 del mattino.
Inoltre lo stimolo urinario è intermittente passa da impellente a moderato e quasi sparisce nelle stesse condizioni di riempimento vescicale.
Quando ho fatto l'ecografia ho bevuto un litro d'acqua un'ora prima dell'esame , la quantità di urina in vescica era di 380 ml,dopo aver urinato 80 ml.
Posso avere una sua opinione a riguardo?
La ringrazio per la disponibilità. Saluti.
Ho fissato un appuntamento dall'urologo in settimana ma il reale motivo che mi ha indotto a prenotare una visita è purtroppo un altro considerando l'ingiustificata preoccupazione per un varicocele di primo grado.
Da un pò di tempo,credo circa un anno ma forse più, ho dei problemi urinari ,si tratta di una sintomatologia abbastanza importante caratterizzata da gocciolamento terminale e sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica.
E' un inferno non ce la faccio più! All'inizio credevo che fosse la prostatite la causa dei sintomi e poichè di tanto in tanto ritardavo l'eiaculazione,cosa che il medico mi aveva assolutamente vietato di fare alla luce dei problemi che avevo avuto(dolore ai testicoli ma mai problemi urinari) sarebbe stato una presa in giro andare dal medico.
Dal momento che dall'ecografia ,della quale le avevo parlato, è emerso che la prostata non è ingrossata ,quale ipotesi diagnostica si potrebbe avanzare?
Certamente dovrò fare un'uroflussimetria ma la mia paura è che le numerose infiammazioni prostatiche abbiano danneggiato il collo della vescica.
Voglio descriverle nel dettaglio i miei sintomi e vorrei un suo parere con tutti i limiti che immagino solo degli esami strumentali uniti alla visita dello specialista potrenno superare.
Non ho grande urgenza minzionale nel senso che anche bevendo circa 1,5 litri d'acqua/die urino circa 4 volte al giorno ma il fatto è che quando vado in bagno vi resto un'ora per fare"l'ultima goccia" ma dopo aver urinato ho la sensazione di avere ancora urina in vescica per cui quando sto per uscire dal bagno sento il bisogno di urinare di nuovo e poi ancora altre volte fin quando esco dal bagno e comunque non ancora pienamente soddisfatto. Poi esco di casa e pur bevendo altra acqua per circa 2 anche 3 ore non ho urgenza minzionale.
Negli ultimi giorni con un'eiaculazione più frequente,più soddisfacente e senza ritardi ne forzature sembra che il flusso sia maggiore ma ho comunque sempre quella fastidiosissima sensazione.All'inizio mi svegliavo di notte persino smettendo di bere 4-5 ore prima di andare a letto ora bevo un bicchiere d'acqua a mezzanotte e lo stimolo urinario sopraggiunge verso le 7 del mattino.
Inoltre lo stimolo urinario è intermittente passa da impellente a moderato e quasi sparisce nelle stesse condizioni di riempimento vescicale.
Quando ho fatto l'ecografia ho bevuto un litro d'acqua un'ora prima dell'esame , la quantità di urina in vescica era di 380 ml,dopo aver urinato 80 ml.
Posso avere una sua opinione a riguardo?
La ringrazio per la disponibilità. Saluti.
[#5]
caro lettore,
il varicocele innesca una serie di meccanismi vascolari ( reflussi venosi) che potrebbero essere nocivi per la spermatogenesi. L'entità del danno non è in relazione alle dimensioni del varicocele.E' chiaro che la decisione interventistica dipende da molti fattori generali,locali, laboratoristici, strumentali, dall'attegiamento dello specialista e da qualello del paziente. Insomma decisione non semplice rispetto ad un problema apparentemente non "grave". nella mia esperienza andrologica ho avuto modo di operare personalmente oltre 5000 pazienti con varicocele e ogni paziente è un "caso a sè"
I suoi disturbi minzionali potrebbe essere legati anche ad una condizione di "sclerosi del collo vescicale" qualche volta presente in soggetti che abbiano avuto infiammazioni vescico-prostatiche. Un uroflussimetria, Ecografia TR della prostata, una cistoscopia sottile potrebbero chiarire il quadro
cari saluti
il varicocele innesca una serie di meccanismi vascolari ( reflussi venosi) che potrebbero essere nocivi per la spermatogenesi. L'entità del danno non è in relazione alle dimensioni del varicocele.E' chiaro che la decisione interventistica dipende da molti fattori generali,locali, laboratoristici, strumentali, dall'attegiamento dello specialista e da qualello del paziente. Insomma decisione non semplice rispetto ad un problema apparentemente non "grave". nella mia esperienza andrologica ho avuto modo di operare personalmente oltre 5000 pazienti con varicocele e ogni paziente è un "caso a sè"
I suoi disturbi minzionali potrebbe essere legati anche ad una condizione di "sclerosi del collo vescicale" qualche volta presente in soggetti che abbiano avuto infiammazioni vescico-prostatiche. Un uroflussimetria, Ecografia TR della prostata, una cistoscopia sottile potrebbero chiarire il quadro
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Ex utente
Egregio Dottor Pozza la ringrazio per il suo intervento.
Per quanto riguarda il varicocele , appena l'ho scoperto ho pensato subito ad un'operazione ma credo che nessun medico opererebbe un paziente con uno spermiogramma buono e in assenza di sintomi fastidiosi come puntualizzato dal dottor Izzo.
Mi chiarisca un aspetto e cioè perchè "l'entità del danno non è in relazione alle dimensioni del varicocele"?Se il varicocele evolvesse in un secondo grado non provocherebbe un peggioramento dello spermiogramma?
Resto molto scettico in merito alla possibilità di praticare certi sport nonostante le rassicurazioni dell'autorevole dottor Izzo la cui opinione non posso che accettare.
Dunque l'evoluzione del varicocele non è proprio influenzata da nessun fattore?
Se da un lato ciò mi tranquillizza perchè vuol dire che potrei anche alzare pesi dall'altro però mi sorge un altro dubbio e cioè:se alla base del varicocele c'è una fragilità venosa idiopatica allora ciò si traduce nell'impossibilità di fare previsioni sul post operatorio,o meglio che è lecito aspettarsi una recidiva.
Insomma come chiarito dal dottor Izzo operare un varicocele di primo grado per riportare le cose alo stato iniziale e cioè per evitare che evolva in un secondo grado è una cosa senza senso se poi come aggiunto da lei l'entità del danno non dipende dalle dimensioni del varicocele tanto più è inutile.
Per quanto concerne invece l'altro problema ,l'ipotesi di sclerosi del collo vescicale non mi spaventa ma mi terrorizza! E' proprio quello che temevo anche perchè in tal caso la medicina non offre grandi alternative(mi corregga se sbaglio).Tra l'altro gli alfa litici li ho assunti(alfuzosina) con risultati nulli. L'urologo me l'aveva dato in passato quando avevo la prostatite anche se non avevo disturbi urinari poi io l'ho assunto quando sono comparsi questi problemi e non mi ha dato nessun sollievo.
Tra pochi giorni farò l'uroflussometria. Esistono altre patologie associabili a questi sintomi?E' possibile che vi sia una congestione o un'infiammazione delle basse vie urinarie innescata dalla prostatite? Il fatto è che dopo l'eiaculazione intendo il giorno dopo mi sembra di stare bene, è come se la muscolatura si rilassasse e la permanenza in bago si riduce ma comunque la sensazione di svuotamento permane però il fastidio è minore.
Per quanto riguarda il varicocele , appena l'ho scoperto ho pensato subito ad un'operazione ma credo che nessun medico opererebbe un paziente con uno spermiogramma buono e in assenza di sintomi fastidiosi come puntualizzato dal dottor Izzo.
Mi chiarisca un aspetto e cioè perchè "l'entità del danno non è in relazione alle dimensioni del varicocele"?Se il varicocele evolvesse in un secondo grado non provocherebbe un peggioramento dello spermiogramma?
Resto molto scettico in merito alla possibilità di praticare certi sport nonostante le rassicurazioni dell'autorevole dottor Izzo la cui opinione non posso che accettare.
Dunque l'evoluzione del varicocele non è proprio influenzata da nessun fattore?
Se da un lato ciò mi tranquillizza perchè vuol dire che potrei anche alzare pesi dall'altro però mi sorge un altro dubbio e cioè:se alla base del varicocele c'è una fragilità venosa idiopatica allora ciò si traduce nell'impossibilità di fare previsioni sul post operatorio,o meglio che è lecito aspettarsi una recidiva.
Insomma come chiarito dal dottor Izzo operare un varicocele di primo grado per riportare le cose alo stato iniziale e cioè per evitare che evolva in un secondo grado è una cosa senza senso se poi come aggiunto da lei l'entità del danno non dipende dalle dimensioni del varicocele tanto più è inutile.
Per quanto concerne invece l'altro problema ,l'ipotesi di sclerosi del collo vescicale non mi spaventa ma mi terrorizza! E' proprio quello che temevo anche perchè in tal caso la medicina non offre grandi alternative(mi corregga se sbaglio).Tra l'altro gli alfa litici li ho assunti(alfuzosina) con risultati nulli. L'urologo me l'aveva dato in passato quando avevo la prostatite anche se non avevo disturbi urinari poi io l'ho assunto quando sono comparsi questi problemi e non mi ha dato nessun sollievo.
Tra pochi giorni farò l'uroflussometria. Esistono altre patologie associabili a questi sintomi?E' possibile che vi sia una congestione o un'infiammazione delle basse vie urinarie innescata dalla prostatite? Il fatto è che dopo l'eiaculazione intendo il giorno dopo mi sembra di stare bene, è come se la muscolatura si rilassasse e la permanenza in bago si riduce ma comunque la sensazione di svuotamento permane però il fastidio è minore.
[#7]
Ex utente
Devo aggiungere inoltre che non ho alcuna difficoltà ad iniziare la minzione , non ho mai avuto bruciori e la minzione non è mai dolorosa mentre ho qualche difficoltà ad evacuare,mi è capitato di non andare di corpo per due giorni consecutivi e una volta anche tre. Sembra esserci anche una componente psicologica perchè viceversa quando devo uscire è impossibile che non riesca ad evacuare anzi succede più volte e il tutto con una certa facilità.
Esiste una relazione tra la capacità di svuotare la vescica e la stitichezza? Se un giorno non evacuo dovrei avere minori o maggiori problemi urinari?L'esistenza di una relazione tra queste problematiche è riferibile ad un'ipotesi diagnostica?
Ringrazio i dottori Pozza e Izzo per la disponibilità e chiunque vogliai ntervenire nella discussione .
Preciso inoltre che tutte queste domande non vogliono essere un modo per evitare la visita urologica e gli esami consigliati che anzi non vedo l'ora di fare, sottolineano invece la mia volontà di poter riferire attraverso le vostre considerazioni un quadro sintomatologico più chiaro possibile allo specialista che spero mi aiuterà nel risolvere questo problema .
Esiste una relazione tra la capacità di svuotare la vescica e la stitichezza? Se un giorno non evacuo dovrei avere minori o maggiori problemi urinari?L'esistenza di una relazione tra queste problematiche è riferibile ad un'ipotesi diagnostica?
Ringrazio i dottori Pozza e Izzo per la disponibilità e chiunque vogliai ntervenire nella discussione .
Preciso inoltre che tutte queste domande non vogliono essere un modo per evitare la visita urologica e gli esami consigliati che anzi non vedo l'ora di fare, sottolineano invece la mia volontà di poter riferire attraverso le vostre considerazioni un quadro sintomatologico più chiaro possibile allo specialista che spero mi aiuterà nel risolvere questo problema .
[#8]
Caro Utente,il varicocele,specialmente se di grado basso,non necessariamente produce un danno della spermatogenesi e,soprattutto,non é detto che debba peggiorare in seguito all'attività sportiva.
Va da se che il dato sia soggettivo,legato a fattori congeniti e familiari,ma,l'unico rimedio efficace sarebbe quello di vivere sempre distesi su di un letto,evitando,quindi,il flusso venoso antigravitazionale…L'esperienza di uno specialista con certificata attività nel campo della fisiopatologia della riproduzione,a mio avviso,rappresenta la garanzia migliore per bypassare le banalità,i "si dice",nonché il terrorismo psicologico che accompagna,speso,una diagnosi di varicocele.Cordialità.
Va da se che il dato sia soggettivo,legato a fattori congeniti e familiari,ma,l'unico rimedio efficace sarebbe quello di vivere sempre distesi su di un letto,evitando,quindi,il flusso venoso antigravitazionale…L'esperienza di uno specialista con certificata attività nel campo della fisiopatologia della riproduzione,a mio avviso,rappresenta la garanzia migliore per bypassare le banalità,i "si dice",nonché il terrorismo psicologico che accompagna,speso,una diagnosi di varicocele.Cordialità.
[#9]
Ex utente
Egregi Dottori Izzo e Pozza aspettavo di effettuare la visita per aggiornarvi sulla mia situazione.
La visita mi ha lasciato molti dubbi sia in merito urologico che andrologico.Non mi è piaciuto l'atteggiamento del medico che quasi non voleva ascoltare la descrizione dei miei sintomi,lo specialista si è limitato a rileggere rapidamente i dati clinici raccolti nelle precedenti visite risalenti ad alcuni anni fa e non si è nemmeno degnato di guardare il referto dell'ecografista.
Non è stato possibile svolgere l'uroflussometria perchè io non sono riuscito ad urinare;il medico anzichè confortarmi mi ha detto ben 2 volte che nessuno mai non fosse riuscito ad urinare nel suo comfortevole studio .
Vista l'impossibilità di svolgere l'uroflussometria ha eseguito la visita con esplorazione digitale rettale rilevando una prostata un pò congesta.
Quando la visita volgeva al termine ho potuto finalmente riferirgli i miei sintomi per esempio il gocciolamento terminale del quale era ignaro e della sensazione di non riuscire a svuotare la vescica e allora ha detto che dovrei fare un'uretroscopia altrimenti ci salutavamo con una diagnosi di prostatite.
Poi gli ho detto che dall'ecografia era risultata anche la presenza di un varicocele a sinistra e lui che non l'aveva nemmeno guardata, ha detto "Gli ecografisti sbagliano" lei non ha nessun varicocele!
Posso avere un chiarimento in merito? Un angiologo esegue un'ecocolordoppler dei testicoli e vede un reflusso al Valsalva e l'urologo dice ,senza fare l'esame,che non ho niente?Com'è possibile?
Forse intendeva dire,confortato dallo spermiogramma che ha giudicato buono(almeno quello l'ha letto), che è irrilevante come puntualizzato dal dottor Izzo.Ditemi l'esame ecografico è interpretabile o inequivocabile?
Ha inoltre detto rispondendo ovviamente all'ennesima domanda da parte mia che la differenza tra i valori 45 e 15 relativi alla morfologia degli spermatozoi sono dovuti al cambiamento dei parametri anche se il primo spermiogramma è stato eseguito nel dicembre 2010 quando mi pare fossero entrati in vigore.
Ciliegina sulla torta, ho pagato oltre alla visita anche l'ecografia che praticamente non ha eseguito,ha acceso l'ecografo solo per vedere se la vescica fosse piena.
Sono molto deluso ,non ritengo mi sia stata dedicata la giusta attenzione, mi ha dato molto fastidio cogliere l' impazienza del medico alle mie domande quasi volesse sbuffare.Mi è sembrata più che una visita medica, una visita veterinaria!
La visita mi ha lasciato molti dubbi sia in merito urologico che andrologico.Non mi è piaciuto l'atteggiamento del medico che quasi non voleva ascoltare la descrizione dei miei sintomi,lo specialista si è limitato a rileggere rapidamente i dati clinici raccolti nelle precedenti visite risalenti ad alcuni anni fa e non si è nemmeno degnato di guardare il referto dell'ecografista.
Non è stato possibile svolgere l'uroflussometria perchè io non sono riuscito ad urinare;il medico anzichè confortarmi mi ha detto ben 2 volte che nessuno mai non fosse riuscito ad urinare nel suo comfortevole studio .
Vista l'impossibilità di svolgere l'uroflussometria ha eseguito la visita con esplorazione digitale rettale rilevando una prostata un pò congesta.
Quando la visita volgeva al termine ho potuto finalmente riferirgli i miei sintomi per esempio il gocciolamento terminale del quale era ignaro e della sensazione di non riuscire a svuotare la vescica e allora ha detto che dovrei fare un'uretroscopia altrimenti ci salutavamo con una diagnosi di prostatite.
Poi gli ho detto che dall'ecografia era risultata anche la presenza di un varicocele a sinistra e lui che non l'aveva nemmeno guardata, ha detto "Gli ecografisti sbagliano" lei non ha nessun varicocele!
Posso avere un chiarimento in merito? Un angiologo esegue un'ecocolordoppler dei testicoli e vede un reflusso al Valsalva e l'urologo dice ,senza fare l'esame,che non ho niente?Com'è possibile?
Forse intendeva dire,confortato dallo spermiogramma che ha giudicato buono(almeno quello l'ha letto), che è irrilevante come puntualizzato dal dottor Izzo.Ditemi l'esame ecografico è interpretabile o inequivocabile?
Ha inoltre detto rispondendo ovviamente all'ennesima domanda da parte mia che la differenza tra i valori 45 e 15 relativi alla morfologia degli spermatozoi sono dovuti al cambiamento dei parametri anche se il primo spermiogramma è stato eseguito nel dicembre 2010 quando mi pare fossero entrati in vigore.
Ciliegina sulla torta, ho pagato oltre alla visita anche l'ecografia che praticamente non ha eseguito,ha acceso l'ecografo solo per vedere se la vescica fosse piena.
Sono molto deluso ,non ritengo mi sia stata dedicata la giusta attenzione, mi ha dato molto fastidio cogliere l' impazienza del medico alle mie domande quasi volesse sbuffare.Mi è sembrata più che una visita medica, una visita veterinaria!
[#10]
…sono solidale con lei circa la mancata empatia con il collega che,mi sembra,non totalmente dedicato alla diagnosi e terapia delle patologie di pertinenza della fisiopatologia della riproduzione…A questo punto,consiglierei un periodo di pausa,per poi consultare un professionista dedicato.Cordialità.
[#11]
Ex utente
Egregio Dottor Izzo
Dopo la visita specialistica che non mi aveva affatto soddisfatto come le dissi, mi sono preso un piccolo periodo di pausa durante il quale ho monitorato la situazione.
All'indomani della visita ho avuto un notevole miglioramento dei sintomi ossìa sono riuscito ad uscire dal bagno soddisfatto senza necessità di tornarvi per completare la minzione, la sensazione di svuotamento incompleto sembrava passata probabilmente grazie all'effetto decongestionante della palpazione prostatica eseguita dall'urologo ma quei sintomi fastidiosissimi sono tornati dopocirca 5 giorni.
Da 8 giorni assumo alfuzosina 10 mg come consigliatomi dallo specialista nell'ambito della visita ma non noto significativi cambiamenti, forse il gocciolamento terminale è minore e anche il tempo di svuotamento ma la fastidiosa sensazione di urina residua in vescica permane.
Credo sia giunto il momento di affrontare il problema senza paure affidandosi ad un bravo specialista e se necessario sottoporsi a tuti gli esami diagnostici,anche quelli più invasivi che eventualmente il medico mi chiederà di fare.
Sono un tipo molto ansioso e nervoso ,non riesco a sopportare tensioni esterne,per questo vorrei tenere la cosa nascosta in famiglia e poichè il medico di base è amico dei miei genitori preferirei non informarlo.Lo so che il medico è tenuto al segreto professionale ma non vorrei metterlo in difficoltà,potrebbe succedere che gli scappi qualcosa anche non volendo e questo mi mette troppa ansia.
Tuttavia il costo di certi esami è abbastanza elevato per cui dovrò per forza rivolgermi ad una struttura pubblica.
Mi dica non è proprio possibile usufruire del servizio sanitario nazionale senza l'impegnativa del medico generico pur pagando il ticket?
Se faccio una visita in intramoenia poi gli esami eventualmente richiesti vanno comunque fatti col sistema sanitario nazionale quindi con i relativi tempi di attesa?
Nella città di Napoli dove mi consiglierebe di andare? In tutti gli ospedali esiste un reparto di urologia? Ho sentito parlare bene del Monaldi ma anche del cardarelli e del policlinico. Se volessi andare al Monaldi a chi potrei rivolgermi?
Dopo la visita specialistica che non mi aveva affatto soddisfatto come le dissi, mi sono preso un piccolo periodo di pausa durante il quale ho monitorato la situazione.
All'indomani della visita ho avuto un notevole miglioramento dei sintomi ossìa sono riuscito ad uscire dal bagno soddisfatto senza necessità di tornarvi per completare la minzione, la sensazione di svuotamento incompleto sembrava passata probabilmente grazie all'effetto decongestionante della palpazione prostatica eseguita dall'urologo ma quei sintomi fastidiosissimi sono tornati dopocirca 5 giorni.
Da 8 giorni assumo alfuzosina 10 mg come consigliatomi dallo specialista nell'ambito della visita ma non noto significativi cambiamenti, forse il gocciolamento terminale è minore e anche il tempo di svuotamento ma la fastidiosa sensazione di urina residua in vescica permane.
Credo sia giunto il momento di affrontare il problema senza paure affidandosi ad un bravo specialista e se necessario sottoporsi a tuti gli esami diagnostici,anche quelli più invasivi che eventualmente il medico mi chiederà di fare.
Sono un tipo molto ansioso e nervoso ,non riesco a sopportare tensioni esterne,per questo vorrei tenere la cosa nascosta in famiglia e poichè il medico di base è amico dei miei genitori preferirei non informarlo.Lo so che il medico è tenuto al segreto professionale ma non vorrei metterlo in difficoltà,potrebbe succedere che gli scappi qualcosa anche non volendo e questo mi mette troppa ansia.
Tuttavia il costo di certi esami è abbastanza elevato per cui dovrò per forza rivolgermi ad una struttura pubblica.
Mi dica non è proprio possibile usufruire del servizio sanitario nazionale senza l'impegnativa del medico generico pur pagando il ticket?
Se faccio una visita in intramoenia poi gli esami eventualmente richiesti vanno comunque fatti col sistema sanitario nazionale quindi con i relativi tempi di attesa?
Nella città di Napoli dove mi consiglierebe di andare? In tutti gli ospedali esiste un reparto di urologia? Ho sentito parlare bene del Monaldi ma anche del cardarelli e del policlinico. Se volessi andare al Monaldi a chi potrei rivolgermi?
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 15.4k visite dal 08/03/2014.
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