Rapporto orale
Salve Egregi Dottori,
Complimenti per il Forum, lo seguo da tempo e ne sono favorevolmente colpito, perciò mi rivolgo a voi. Sono mesi che mi informo e quindi eviterò quesiti già chiesti da altri utenti.
Premetto che non cerco ne diagnosi ne esami a distanza, che mi rendo conto non sia possibile avere. Solo un vostro parere sulla mia situazione e un consiglio su come procedere. Ho già consultato sia il mio medico di base, sia il mio Urologo/Andrologo di fiducia, ma non sono totalmente convinto e vorrei ulteriori pareri.
L’argomento delle mie domande è il gettonato rapporto orale passivo senza profilattico, di cui si parla molto e si sentono pareri discordanti da parte dei medici.
La mia breve storia è di aver ricevuto tale tipo di rapporto senza protezione ormai quasi 7 mesi fa da una prostituta in un paese estero poco raccomandabile sotto il punto di vista sanitario (era iniziato col profilattico e poi terminato senza ed era la prima volta che non lo usavo). Sul momento non ho dato molta importanza alla cosa ma poi mi è capitato di cercare un po’ di informazioni in più su Internet senza invece consultare un medico, poiche ero impossibilitato essendo al lavoro all’estero.
Ho aspettato di tornare in Italia per tutti i controlli medici del caso. Ma sono rimasto sbalordito da come sia il mio andrologo di fiducia (nonché chirurgo che mi ha effettuato circa un anno fa una circoncisione totale per via di una fimosi) che il medico di base, dopo il racconto, non mi hanno prescritto nessun esame di controllo visto che non presento nessun problema o sintomo particolare.
L’andrologo comunque ha eseguito una visita visiva dicendo che non c’era nulla di strano e mi ha soltanto chiesto se avevo notato cambiamenti o qualcosa di anomalo, dicendomi che per questo al massimo avrei potuto beccarmi la sifilide e dopo le mie insistenti richieste mi ha prescritto esame sierologico HIV, sifilide, epatite B e C effettuato a quasi 7 mesi di distanza dal rapporto, quindi sicuro, con esito Negativo.
Infine il medico di base date le mie preoccupazioni mi ha prescritto soltanto un esame di routine di sangue e urine dal quale visti i risultati a parere suo è tutto nella norma. Però stando al referto delle urine si evince la presenza di leucociti con valori di 16 e con un range di riferimento tra i 10/20. Il dottore di tale referto conferma che non ci siano problemi e mi dice che al limite giusto il peso specifico delle urine è un po’ pesante ma niente di che. Non convinto di questi esami ritorno dal Medico di base e richiedo un urinocoltura con esito negativo (non so a quali batteri perché non c’è scritto, si legge soltanto la negatività dell’esame). Sconsigliandomi fortemente altri esami del tipo tampone uretrale molto scomodo e invasivo e dicendomi che l’urinocoltura è sufficiente anche per la clamidia (mentre io avevo letto che ci voleva un esame specifico sul primo getto).
Io non riesco a capire come non uno ma ben due dottori, di cui uno specialista, oltre che parenti e amici fidati con cui ne ho parlato siano stati tutti così sicuri nell’affermare che non ci sia nessun problema senza effettuare nessun esame. Ribadisco che a distanza di 7 mesi non ho avuto e non ho nessun disturbo quali perdite, macchie, o bruciori ma rimango scettico poiché leggendo online si parla tanto di prevenzione, screening e test periodici quando poi invece nel mondo reale sembra che tutto ciò sia da persone fissate e tale atteggiamento preventivo sia quasi deriso.
Ho letto di batteri come la clamidia, gonorrea a altri che sono asintomatici e che possono portare a gravi problemi nel tempo a livello di fertilità, la mia paura è che con solo questi esami non si sia controllata anche la presenza di tali batteri e che magari potrei ritrovarmi tra qualche anno alle prese con tali problemi. Avendo già consultato 2 dottori non so più a chi altri rivolgermi, se non ad un terzo dottore con un aggravio di tempi e costi perciò ho deciso di chiedere un po di cose qua e la vostra opinione su come muovermi.
Scusate la lunghezza della storia e delle mie preoccupazioni ma spero che tale discussione possa essere di aiuto anche ad altri utenti, vorrei quindi farvi un paio di domande tecniche e specifiche del vostro campo che credo discutete quotidianamente e che per me potrebbero essere di enorme conforto, sperando nella vostra cordiale comprensione.
Chiarisco che non voglio essere presuntuoso e che di certo non ho le nozioni di voi dottori ma dopo questo episodio mi sono informato molto online e anche su alcuni articoli scientifici da quanto mi incuriosiva e interessava direttamente l’argomento. Perciò vorrei avanzarvi questi quesiti un po’ particolari.
1) Secondo voi sono sufficienti questi esami per garantirmi di non essere affetto da nessuna infezione ed essere sano al 100%?
2) Tramite questi esami sarebbero stati segnalati anche clamidia, gonorrea, ureaplasma, cytomegalovirus, papilloma virus e altre malattie asintomatiche?
3) Tali infezioni sono sempre asintomatiche o hanno comunque degli effetti seppur lievi e/o comunque visibili o che si percepiscono fisicamente, dopo quanto? In 7 mesi se avessi avuto qualcosa si sarebbe già manifestato? Potrebbero sparire da sole col tempo?
4) Tali batteri dovrebbero essere presenti nelle vie orali quindi dove risiedono nella saliva, nella bocca, nel cavo orale? Esistono malattie orali legate a questi batteri o essi stanziano soltanto nel tratto senza evolvere in malattie?
5) I valori di leucociti delle analisi delle urine sono nella norma o indicano infezione?
6) I valori di leucociti nelle urine in caso di infezione da clamidia di quanto dovrebbero essere? Cioè affinché ci sia un infezione si devono avere SEMPRE valori di leucociti alterati? faccio un esempio 100/200 leucociti oppure non è così semplice? E magari non presenta presenza di leucociti anche in caso di infezione?
7) L’esame delle urine normale và effettuato sul primo getto o sulle urine intermedie?
8) I linfonodi inguinali, soprattutto il sinistro risultava ingrandito, quando lo toccavo, può un linfonodo ingrandirsi se ripetutamente toccato?
9) O l’ingrossamento dei linfonodi si deve attribuire a malattie tipo linfogranuloma venereo o donovanosi? se fossero queste le cause, in 7 mesi si sarebbero già dovute manifestare?
10) Il fatto di aver lavato accuratamente con sapone dopo il rapporto può favorire a eliminare i batteri?
Vi ringrazio molto in anticipo delle risposte
Complimenti per il Forum, lo seguo da tempo e ne sono favorevolmente colpito, perciò mi rivolgo a voi. Sono mesi che mi informo e quindi eviterò quesiti già chiesti da altri utenti.
Premetto che non cerco ne diagnosi ne esami a distanza, che mi rendo conto non sia possibile avere. Solo un vostro parere sulla mia situazione e un consiglio su come procedere. Ho già consultato sia il mio medico di base, sia il mio Urologo/Andrologo di fiducia, ma non sono totalmente convinto e vorrei ulteriori pareri.
L’argomento delle mie domande è il gettonato rapporto orale passivo senza profilattico, di cui si parla molto e si sentono pareri discordanti da parte dei medici.
La mia breve storia è di aver ricevuto tale tipo di rapporto senza protezione ormai quasi 7 mesi fa da una prostituta in un paese estero poco raccomandabile sotto il punto di vista sanitario (era iniziato col profilattico e poi terminato senza ed era la prima volta che non lo usavo). Sul momento non ho dato molta importanza alla cosa ma poi mi è capitato di cercare un po’ di informazioni in più su Internet senza invece consultare un medico, poiche ero impossibilitato essendo al lavoro all’estero.
Ho aspettato di tornare in Italia per tutti i controlli medici del caso. Ma sono rimasto sbalordito da come sia il mio andrologo di fiducia (nonché chirurgo che mi ha effettuato circa un anno fa una circoncisione totale per via di una fimosi) che il medico di base, dopo il racconto, non mi hanno prescritto nessun esame di controllo visto che non presento nessun problema o sintomo particolare.
L’andrologo comunque ha eseguito una visita visiva dicendo che non c’era nulla di strano e mi ha soltanto chiesto se avevo notato cambiamenti o qualcosa di anomalo, dicendomi che per questo al massimo avrei potuto beccarmi la sifilide e dopo le mie insistenti richieste mi ha prescritto esame sierologico HIV, sifilide, epatite B e C effettuato a quasi 7 mesi di distanza dal rapporto, quindi sicuro, con esito Negativo.
Infine il medico di base date le mie preoccupazioni mi ha prescritto soltanto un esame di routine di sangue e urine dal quale visti i risultati a parere suo è tutto nella norma. Però stando al referto delle urine si evince la presenza di leucociti con valori di 16 e con un range di riferimento tra i 10/20. Il dottore di tale referto conferma che non ci siano problemi e mi dice che al limite giusto il peso specifico delle urine è un po’ pesante ma niente di che. Non convinto di questi esami ritorno dal Medico di base e richiedo un urinocoltura con esito negativo (non so a quali batteri perché non c’è scritto, si legge soltanto la negatività dell’esame). Sconsigliandomi fortemente altri esami del tipo tampone uretrale molto scomodo e invasivo e dicendomi che l’urinocoltura è sufficiente anche per la clamidia (mentre io avevo letto che ci voleva un esame specifico sul primo getto).
Io non riesco a capire come non uno ma ben due dottori, di cui uno specialista, oltre che parenti e amici fidati con cui ne ho parlato siano stati tutti così sicuri nell’affermare che non ci sia nessun problema senza effettuare nessun esame. Ribadisco che a distanza di 7 mesi non ho avuto e non ho nessun disturbo quali perdite, macchie, o bruciori ma rimango scettico poiché leggendo online si parla tanto di prevenzione, screening e test periodici quando poi invece nel mondo reale sembra che tutto ciò sia da persone fissate e tale atteggiamento preventivo sia quasi deriso.
Ho letto di batteri come la clamidia, gonorrea a altri che sono asintomatici e che possono portare a gravi problemi nel tempo a livello di fertilità, la mia paura è che con solo questi esami non si sia controllata anche la presenza di tali batteri e che magari potrei ritrovarmi tra qualche anno alle prese con tali problemi. Avendo già consultato 2 dottori non so più a chi altri rivolgermi, se non ad un terzo dottore con un aggravio di tempi e costi perciò ho deciso di chiedere un po di cose qua e la vostra opinione su come muovermi.
Scusate la lunghezza della storia e delle mie preoccupazioni ma spero che tale discussione possa essere di aiuto anche ad altri utenti, vorrei quindi farvi un paio di domande tecniche e specifiche del vostro campo che credo discutete quotidianamente e che per me potrebbero essere di enorme conforto, sperando nella vostra cordiale comprensione.
Chiarisco che non voglio essere presuntuoso e che di certo non ho le nozioni di voi dottori ma dopo questo episodio mi sono informato molto online e anche su alcuni articoli scientifici da quanto mi incuriosiva e interessava direttamente l’argomento. Perciò vorrei avanzarvi questi quesiti un po’ particolari.
1) Secondo voi sono sufficienti questi esami per garantirmi di non essere affetto da nessuna infezione ed essere sano al 100%?
2) Tramite questi esami sarebbero stati segnalati anche clamidia, gonorrea, ureaplasma, cytomegalovirus, papilloma virus e altre malattie asintomatiche?
3) Tali infezioni sono sempre asintomatiche o hanno comunque degli effetti seppur lievi e/o comunque visibili o che si percepiscono fisicamente, dopo quanto? In 7 mesi se avessi avuto qualcosa si sarebbe già manifestato? Potrebbero sparire da sole col tempo?
4) Tali batteri dovrebbero essere presenti nelle vie orali quindi dove risiedono nella saliva, nella bocca, nel cavo orale? Esistono malattie orali legate a questi batteri o essi stanziano soltanto nel tratto senza evolvere in malattie?
5) I valori di leucociti delle analisi delle urine sono nella norma o indicano infezione?
6) I valori di leucociti nelle urine in caso di infezione da clamidia di quanto dovrebbero essere? Cioè affinché ci sia un infezione si devono avere SEMPRE valori di leucociti alterati? faccio un esempio 100/200 leucociti oppure non è così semplice? E magari non presenta presenza di leucociti anche in caso di infezione?
7) L’esame delle urine normale và effettuato sul primo getto o sulle urine intermedie?
8) I linfonodi inguinali, soprattutto il sinistro risultava ingrandito, quando lo toccavo, può un linfonodo ingrandirsi se ripetutamente toccato?
9) O l’ingrossamento dei linfonodi si deve attribuire a malattie tipo linfogranuloma venereo o donovanosi? se fossero queste le cause, in 7 mesi si sarebbero già dovute manifestare?
10) Il fatto di aver lavato accuratamente con sapone dopo il rapporto può favorire a eliminare i batteri?
Vi ringrazio molto in anticipo delle risposte
[#1]
Caro Utente,ha già ricevuto risposte esaurienti in un precedente post,cui la rimando.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Salve Dottore, è vero che ho ricevuto una risposta ma, mi permetta, non direi proprio esauriente. Ribadisco che mi scuso per il poema forse troppo lungo ma per farla breve in fondo al messaggio ho elencato 10 domande, alle quali speravo di aver quanto meno anche una risposta sintetica del tipo si o no. O per lo meno aver risposta ad almeno alcune. Inoltre le mie domande riguardano più specialità perciò l'ho ripubblicato anche qua. Mi rivolgo a voi in cerca di altri pareri medici poichè ho già ampiamente consultato il mio medico di base e anche lo specialista in questione di cui ho fiducia e che mi ha anche operato. Infine ho anche alcuni esami e mi chiedevo se fossero giusti e/o sufficienti e non vado quindi a cercare diagnosi a distanza. Ripeto se fosse cortesemente possibile ricevere una risposta da un medio, se no a che serve il forum, scusate?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 12/02/2014.
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