Balanopostite da lichen sclerosus
Nel mese di agosto mi rivolgo ad un andrologo che lavora solo in libera professione della mia città (Bologna) a causa di una eiaculazione precoce sviluppata nel tempo e prima del tutto assente. All'esame ottico il professionista conferma un "frenulo corto" dovuto ad un trauma pregresso (circa due anni fa) e mi consiglia l'utilizzo di EMLA e una frenulectomia, dicendo che non c'erano altri problemi. Dopo le vacanze di Natale, a seguito di persistente pollachiuria e bruciori dopo l'eiaculazione chiedo un secondo consulto ad un andrologo in Intra-moenia, il quale giudica il frenulo del tutto normale, ma riscontra una balanopostite cronica da lichen con uretrite connessa. Mi viene prescritta una cura cortisonica con Nerisona 0.1% da applicare due volte al dì per il primo mese e una volta al dì per i successivi due mesi. Sono in cura da circa dieci giorni e al di là della frequente minzione, il problema principale ad oggi è la continua "sollecitazione" (come se dovessi urinare di continuo) che coinvolge il glande e che non mi permette più di avere una vita sessuale, vista la rapidità con cui raggiungo l'orgasmo. Sono in una situazione di profondo scoramento: da un lato il primo specialista non mi ha diagnosticato il problema, dall'altro il secondo medico ha ribaltato la diagnosi iniziale e mi ha gettato nello sconforto con tutta una serie di problematiche non considerate fino a quel momento. E' opportuno chiedere un consulto anche ad un dermatologo-venereologo? Quanto ci vorrà -seguendo questa terapia- prima che io possa tornare ad avere una vita sessuale normale? E l'uretrite nel caso passerà senza essere curata con dei farmaci appositi?
Mi scuso anticipatamente per la confusione con cui ho esposto il problema. Un ragazzo scoraggiato.
Mi scuso anticipatamente per la confusione con cui ho esposto il problema. Un ragazzo scoraggiato.
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salve.
dia ai farmaci che sta assumendo il tempo di agire e veda come evolve la situazione, scorarsi non la farà star meglio. poi dovrebbe tornare a controllo dal collega che la sta curando e valutare con lui il da farsi.
cordialmente
dia ai farmaci che sta assumendo il tempo di agire e veda come evolve la situazione, scorarsi non la farà star meglio. poi dovrebbe tornare a controllo dal collega che la sta curando e valutare con lui il da farsi.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 06/02/2014.
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