Sospetta ostruzione viscicole seminali

Gentile Dottore,
nell’ottobre 2007 sono stato operato ADENOMECTOMIA PROSTATICA TRANS-VESCICALE A.T.V.
Mi è sembrato di rinascere sessualmente sospendendo Avodart e Xatral che mi inibivano la mia vita sessuale.
Tutto è andato bene sino a qualche mese fa quando ho iniziato a soffrire di aneiaculazione saltuaria e, dopo le vacanze estive 2013, mancanza totale di aneiaculazione. Durante il rapporto all’inizio il pene è turgido e sembra che il liquido seminale cerchi di uscire, ma ciò non avviene ed il pene perde turgidità.
Mi hanno eseguito un’ ecografia prostatica trans rettale il 15.01.2014:
- Non si rilevano alterazioni della struttura della ghiandola periferica, ne alterazioni della capsula
- Dimensioni prostata mm 45x30x36 pari ad un volume di cc 27 ed a g 29 (prima dell’operazione era di circa g 100)
- Ectasia delle vescicole seminali
Successiva visita urologica in data 23.01.2014 ha rilevato:
- Terapia domiciliare: sertralina 50 mg al dì (ex Zolof) che utilizzo dal 2006 quale antidepressivo
- Terapia consigliata: sostituire omeprazolo 20 mg con Riopan 80 mg/ml gel orale
- Esame obiettivo: EOS retrazione dell’asta, didimi normotrofici
- Valutazione conclusiva: sospetta deplezione ormonale, si consiglia esami ormonali: eseguiti il 25.01.2014 e tutti nella norma (F.S.H. metodo eclia 4,67 – prolattina metodo eclia 11,7 – beta estradiolo metodo eclia 23,0 – testosterone plasmatico metodo eclia 4,98 – testosterone libero metodo ria 8,3)
Ieri 31.01.2014 ad una ulteriore visita urologica di controllo, mi è stato prospettato il sospetto che le “vescicole seminali” o i due canali di fuoriuscita liquido seminale si siano ostruiti a causa delle cicatrici dell’ A.T.V.
Mi è stata proposta una visita ANDROLOGICA.
Sperando di essere stato abbastanza chiaro nelle spiegazioni, cortesemente Le chiedo:
- Per verificare se esistono delle ostruzioni vi sono degli esami specifici? Invasivi o non invasivi? Dovrò presumibilmente essere operato con anestesia totale o locale?
Grazie per le delucidazioni che potrà darmi, soprattutto per togliere questo stato di ansia giornaliero.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

ma da quanto tempo prende gli antidepressivi da lei qui indicati?

Già queste terapie specifiche possono a volte causare un problema ad avere un'eiaculazione fisiologica.

Comunque per l'altro problema anatomico, da lei riferito alle vescicole seminali, se confermato, solo l'urologo, che l'ha valutata in diretta, può dirle l'ultima parola ed indicarle le specifiche e particolari indagini da seguire.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa disfunzione sessuale le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/211-quando-il-liquido-seminale-non-esce-ovvero-c-e-un-eiaculazione-retrograda.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
Terapia domiciliare: sertralina 50 mg al dì (ex Zolof) che utilizzo dal 2006 quale antidepressivo: sono ormai sette anni, non mi ha mai creato problemi ed onestamente ho molta paura, nel sospendere questa terapia, di ritornare alla depressione del 2006 durata 18 mesi di cui, fortunatamente o no? non ricordo quasi più nulla!
Da internet ho rilevato che sertralina 50 mg può creare questi disturbi:
- Patologie dell'apparato riproduttivo: Molto comune: disturbi sessuali (principalmente ritardo dell’eiaculazione negli uomini)
- eiaculazione precoce (esattamente il contrario del mio problema).

Dagli articoli consigliati mi sembra di aver capito che un aiuto potrebbe arrivare dall'introduzione di farmaci simpaticometici quali:
* imipramina (un po superato)
* pseudoefedrina

Mi hanno meravigliato due cose nelle Sue risposte:
* LA TEMPESTIVITA' NELLA RISPOSTA AL MIO QUESTITO (grazie)

* il Suo collega Urologo mi consiglia di farmi visitare da un Andrologo: Lei ha ambedue le specialità ....... mi dica quindi apertamente da chi farmi visitare, non è un problema.

Grazie ancora e cordialità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

certo ha ragione il suo urologo, lo specialista di riferimento, in questi casi, è sicuramente un bravo andrologo oppure un urologo con chiare e precise competenze andrologiche; poi, in alcuni casi, come ad esempio il sottoscritto, ci può essere il medico con la doppia specialità.

Ancora un cordiale saluto.