Calo del desiderio e delle prestazioni sessuali
Ho 30 anni ed ho sempre avuto un attività sessuale più che soddisfacente (4,5 o anche 7 rapporti consecutivi).Da un paio di anni però sono notevolmente diminuite sia le prestazioni che il desiderio.Riesco comunque ad avere rapporti sessuali ogni volta che ne ho occasione,(3/4 volte a settimana)ma dopo la prima eiaculazione il pene perde subito di tono e per un paio d'ore non riprende appieno la sua funzionalità.Inoltre la sfera sessuale mi interessa molto meno di prima(quando era fondamentale per me).Questo calo di prestazioni e di stimolo si è verificato dopo un periodo di astinenza sessuale forzata,durante il quale,(per problemi di privacy)pur avendone molta voglia non potevo neanche masturbarmi.In questo periodo ho avuto anche un paio di episodi di eiaculazione spontanea durante il sonno.Terminato questo periodo e tornato a casa con la mia partner si è verificato un fastidioso ingrossamento delle ghiandole sia sotto le ascelle che all'inguine ed un arrosamento delle stesse zone che è stato curato con il cortisone e che comunque a volte mi infastidisce leggermente ancora oggi.Subito non ho collegato le due cose ed ho pensato che la diminuzione di desiderio e di potenza sessuale fosse dovuta al periodo molto duro e psicologicamente stressante appena trascorso,ma ora che mi sento bene sia fisicamente che psicologicamente(a parte quel leggero fastidio "prurito"sotto le ascelle ed ai lati della sacca scotale) vorrei sapere se è il caso di farmi visitare da un andrologo o se questa notevole diminuzione di appetito e prestazione sessuale rientra nel normale iter fisiologico.Ringraziando anticipatamente porgo i miei migliori saluti.
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Certamente la situazione da lei descritta ( periodo refrattario di circa 2 ore ) rientra nella norma per l'età come pure un calo di desiderio temporaneo può far parte dei normali alti e bassi fisiologici.
Consulti comunque un andrologo se non l'ha mai fatto finora in modo da chiarirsi tutti i dubbi e per effettuare una visita preventiva. L'apparato genitale maschile è importante come quello femmininile e come la donna si fa controllare periodicamente dal ginecologo così dovrebbe fare l'uomo dall'andrologo.
Consulti comunque un andrologo se non l'ha mai fatto finora in modo da chiarirsi tutti i dubbi e per effettuare una visita preventiva. L'apparato genitale maschile è importante come quello femmininile e come la donna si fa controllare periodicamente dal ginecologo così dovrebbe fare l'uomo dall'andrologo.
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#2]
caro lettore,
dalla sua descrizione non sembrerebbero essere presenti problemi di tipo "andrologico o urologico" quanto fenomeni di diminuzione del desiderio e delle prestazioni sessuali che possono essere assolutamente normali anche a 30 anni e che non necessariamente devono far pensare a patologie specifiche ma che potrebbero essere legati a fattori contingenti associabili a lei stesso, alla partner, alle sue relazioni, alle gratificazioni lavorative.......
Tutti fenomeni abbastanza "normali" per una persona anche giovane.
Il fenomeno, invece, dell'ingrossamento delle "ghiandole" alle ascelle, all'inguine, del prurito... dovrebbe essere meglio inquadrato dal suo Medico di Famiglia o da uno specialista che, dopo aver eventualmente esaminato le analisi ematochimiche di base possa consigliarle la opportuna terapia.
Non si trascuri !!
cari saluti
dalla sua descrizione non sembrerebbero essere presenti problemi di tipo "andrologico o urologico" quanto fenomeni di diminuzione del desiderio e delle prestazioni sessuali che possono essere assolutamente normali anche a 30 anni e che non necessariamente devono far pensare a patologie specifiche ma che potrebbero essere legati a fattori contingenti associabili a lei stesso, alla partner, alle sue relazioni, alle gratificazioni lavorative.......
Tutti fenomeni abbastanza "normali" per una persona anche giovane.
Il fenomeno, invece, dell'ingrossamento delle "ghiandole" alle ascelle, all'inguine, del prurito... dovrebbe essere meglio inquadrato dal suo Medico di Famiglia o da uno specialista che, dopo aver eventualmente esaminato le analisi ematochimiche di base possa consigliarle la opportuna terapia.
Non si trascuri !!
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.8k visite dal 01/07/2008.
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