Correlazione durata rapporto e prostatite
Buonasera gentilissimi dottori,
sono un ragazzo di 24 anni. Da circa 2 anni soffro di prostatiti ricorrenti, con fastidi di tipo testicolari. Sono attualmente in cura da un andrologo. Le cause di queste prostatiti sono, a detta del medico, da ricollegarsi allo stile di vita come periodi in cui si riscontrano molte eiaculazioni e altri meno, alimentazione, ecc. Da circa un pò di tempo sto curando l'alimentazione, evitando alcoolici, e cercando di avere eiaculazioni periodiche non troppo frequenti e neppure troppo sporadiche. ultimamente sto avendo diversi rapporti sessuali di diversa durata e a volte anche rapporti sessuali ripetuti (uno dietro l'altro). dopo queste vicende e dopo l'ultimo controllo prostatico, ho riscontrato un forte dolore al testicolo destro, e ho iniziato sotto consiglio del medico, terapia antibiotica e cortisonica senza alcun risultato. Successivamente sono passato a terapia antidolorifica (aulin) e terapia a base di diclofenac, alle quali il dolore sembrava passare. ho poco effettuato ecografia prostatica transrettale che conferma l'infiammazione e la congestione della prostata in aggiunta a calcificazioni, con sartorini discretamente ectasico che a detta del mio andrologo provoca un dolore riferito al testicolo dx. Per ora sto prendendo solamente degli integratori e nient'altro. Siccome la causa di tutto questo sarebbe da attribuire alle cattive pratiche sessuale, il mio andrologo mi ha vivamente sconsigliato trattenere l'orgasmo e una durata "troppo lunga di eccitazione e dunque dei rapporti". Al di là del trattenere l'orgasmo, appurato che è deleterio, vorrei sapere se secondo voi, quanto incide effettivamente sulla prostata una durata del rapporto. Non ho ben capito se oltre che evitare di trattenere l'orgasmo devo cercare di avere dei rapporti "brevi" (la cosa mi sembra alquanto assurda), oppure la durata del rapporto e dei preliminari non incide sulla prostata. In genere ho dei rapporti che a volte senza preliminari durano anche 5 minuti, mentre con preliminari supero anche i 30 minuti.
sono un ragazzo di 24 anni. Da circa 2 anni soffro di prostatiti ricorrenti, con fastidi di tipo testicolari. Sono attualmente in cura da un andrologo. Le cause di queste prostatiti sono, a detta del medico, da ricollegarsi allo stile di vita come periodi in cui si riscontrano molte eiaculazioni e altri meno, alimentazione, ecc. Da circa un pò di tempo sto curando l'alimentazione, evitando alcoolici, e cercando di avere eiaculazioni periodiche non troppo frequenti e neppure troppo sporadiche. ultimamente sto avendo diversi rapporti sessuali di diversa durata e a volte anche rapporti sessuali ripetuti (uno dietro l'altro). dopo queste vicende e dopo l'ultimo controllo prostatico, ho riscontrato un forte dolore al testicolo destro, e ho iniziato sotto consiglio del medico, terapia antibiotica e cortisonica senza alcun risultato. Successivamente sono passato a terapia antidolorifica (aulin) e terapia a base di diclofenac, alle quali il dolore sembrava passare. ho poco effettuato ecografia prostatica transrettale che conferma l'infiammazione e la congestione della prostata in aggiunta a calcificazioni, con sartorini discretamente ectasico che a detta del mio andrologo provoca un dolore riferito al testicolo dx. Per ora sto prendendo solamente degli integratori e nient'altro. Siccome la causa di tutto questo sarebbe da attribuire alle cattive pratiche sessuale, il mio andrologo mi ha vivamente sconsigliato trattenere l'orgasmo e una durata "troppo lunga di eccitazione e dunque dei rapporti". Al di là del trattenere l'orgasmo, appurato che è deleterio, vorrei sapere se secondo voi, quanto incide effettivamente sulla prostata una durata del rapporto. Non ho ben capito se oltre che evitare di trattenere l'orgasmo devo cercare di avere dei rapporti "brevi" (la cosa mi sembra alquanto assurda), oppure la durata del rapporto e dei preliminari non incide sulla prostata. In genere ho dei rapporti che a volte senza preliminari durano anche 5 minuti, mentre con preliminari supero anche i 30 minuti.
[#1]
Caro Utente,la prostata produce circa il 50% del liquido seminale e,quindi,di diritto,appartiene all'apparato genitale.Va da se che uno stato congestizio/infiammatorio della stessa possa condizionare la qualità del rapporto sessuale con o senza dolenzia periferica testicolare.Il dato significativo è che tutto quanto detto,non possa essere esportato per tutti i casi i casi clinici,quindi,continui a seguire i consigli terapeutici dell'andrologo di riferimento,non sottovalutando il ruolo della frequenza e modalità dei rapporti sessuali,discontinue,come succede nella giovare età,quando i rapporti sono programmati.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Caro Dr. Izzo, la ringrazio per la sua risposta, dunque secondo lei, la durata del rapporto incide sulla salute della prostata?? il mio medico dice di evitare le eccitazioni prolungate, però allo stesso tempo dice che la durata del rapporto non influisce, dunque sono un pò confuso.
grazie
grazie
[#3]
Caro lettore,
per la prostata dovrebbe valere lo stesso principio che vale per altri organi....se sei malato non fare sforzi, riposati riprendi con calma la attività fisica.....
Visto che la prostata viene "messa in attività" in concomitanza con lo stato di eccitazione sessuale ( la prostata deve produrre parte dello sperma), se tale attività sessuale eccitatoria viene prolungata molto costringiamo la prostata a "lavorare molto"., secondo aspetto del problema è legato alla gestino della eiaculazione. Quando c'è una patologia prostatica è meglio essere "spontanei" senza cercare di ritardare o bloccare la eiaculazione al fine di prolungare il proprio piacere ed il piacere della partner perchè la prostata "infiammata" ne potrebbe risentire.
In linea di principio fa bene eiaculare, ma senza ritardare troppo il fenomeno
E' una spiegazione non molto "medica" ma sostanzialmente corretta
Cari saluti
per la prostata dovrebbe valere lo stesso principio che vale per altri organi....se sei malato non fare sforzi, riposati riprendi con calma la attività fisica.....
Visto che la prostata viene "messa in attività" in concomitanza con lo stato di eccitazione sessuale ( la prostata deve produrre parte dello sperma), se tale attività sessuale eccitatoria viene prolungata molto costringiamo la prostata a "lavorare molto"., secondo aspetto del problema è legato alla gestino della eiaculazione. Quando c'è una patologia prostatica è meglio essere "spontanei" senza cercare di ritardare o bloccare la eiaculazione al fine di prolungare il proprio piacere ed il piacere della partner perchè la prostata "infiammata" ne potrebbe risentire.
In linea di principio fa bene eiaculare, ma senza ritardare troppo il fenomeno
E' una spiegazione non molto "medica" ma sostanzialmente corretta
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#5]
Ex utente
Ne approfitto per chiedervi se secondo voi il dolore testicolare destro può essere dovuto ad un ectasia del dotto eiaculatore destra, oppure se potesse trattarsi di epididimite (anche se alla palpazione l'uorologo dice che il testicolo è ok) magari dovuta a qualche infezione contratta con qualche rapporto sessuale. Non so proprio più che pesci pigliare.... grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.9k visite dal 21/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.