Perchè l'industria dell'eros punta sulla dotazione se non conta?
Salve voglio fare una domanda quasi antropologica ad uno psicologo del sesso:
intanto grazie ai vostri pareri e quelli di alcuni playboy miei amici ovviamente più fortunati come dotazione di me (13cm) sto cominciando a capire qualcosa sul probabile ruolo delle dimensioni nella sessualità argomento che mi mette un po' in crisi visto le mie dimensioni che lasciano il tempo che trovano. Di primo impatto mi pare di intuire che le donne che cercano specificamente patners dotati (una minoranza mi dicono) abbiano una sessualità più bestiale oppure ninfomane mentre le altre sono più equilibrate o/e sentimentali, forse la chiave di tutto è qui. Però non mi convince affatto una cosa: perchè l'industria dell erotismo punta sempre e solo sul modello delle grosse dimensioni dell'uomo? Basta andare in sey shop e trovarsi tanto per iniziare in mezzo a falli di plastica esagerati e per finire a film hard con attori ben dotati o super. Se è una minoranza attenta a queste dimensioni, l'industria si preoccupa a vendere di meno? E' come se questa società abbia eletto la dotazione del fallo come un totem di erotismo e identificazione del maschio e questo discorso va avanti senza fermarsi dall'antichità. Se le dimensioni non sono affatto correlate al piacere femminile di per sè a che serve riprodurre solo falli di plastica giganti (che le etichette definiscono oltretutto "reali") ad esempio?
(ps: A volte i vostri pareri suonano un po' punitivi rispetto ai nostri quesiti sui cm però cercate di capire noi giovani maschi come me o messi anche un po' meglio che si trovano faccia a faccia con questa mentalità e si pongono dei quesiti.)
intanto grazie ai vostri pareri e quelli di alcuni playboy miei amici ovviamente più fortunati come dotazione di me (13cm) sto cominciando a capire qualcosa sul probabile ruolo delle dimensioni nella sessualità argomento che mi mette un po' in crisi visto le mie dimensioni che lasciano il tempo che trovano. Di primo impatto mi pare di intuire che le donne che cercano specificamente patners dotati (una minoranza mi dicono) abbiano una sessualità più bestiale oppure ninfomane mentre le altre sono più equilibrate o/e sentimentali, forse la chiave di tutto è qui. Però non mi convince affatto una cosa: perchè l'industria dell erotismo punta sempre e solo sul modello delle grosse dimensioni dell'uomo? Basta andare in sey shop e trovarsi tanto per iniziare in mezzo a falli di plastica esagerati e per finire a film hard con attori ben dotati o super. Se è una minoranza attenta a queste dimensioni, l'industria si preoccupa a vendere di meno? E' come se questa società abbia eletto la dotazione del fallo come un totem di erotismo e identificazione del maschio e questo discorso va avanti senza fermarsi dall'antichità. Se le dimensioni non sono affatto correlate al piacere femminile di per sè a che serve riprodurre solo falli di plastica giganti (che le etichette definiscono oltretutto "reali") ad esempio?
(ps: A volte i vostri pareri suonano un po' punitivi rispetto ai nostri quesiti sui cm però cercate di capire noi giovani maschi come me o messi anche un po' meglio che si trovano faccia a faccia con questa mentalità e si pongono dei quesiti.)
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Gent.mo utente
il mondo è pieno di questi "slogan pubblicitari" che si rifanno anche sulle debolezze culturali degli individui, la cosa importante è sapere cosa si vuole raggiungere per star bene con se stessi, poi tutto il resto non conta.
Un cordiale saluto
il mondo è pieno di questi "slogan pubblicitari" che si rifanno anche sulle debolezze culturali degli individui, la cosa importante è sapere cosa si vuole raggiungere per star bene con se stessi, poi tutto il resto non conta.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 05/01/2014.
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