Problema venoso e cavernosografia
Salve a tutti!
Avrei bisogno un vostro prezioso consiglio. Sono un ragazzo di 22 anni. Dato che i miei problemi, da un anno a sta parte, non stanno per nulla finendo, mi sono deciso a sottopormi ad una Cavernosografia presso un ospedale specializzato. Premetto che avevo già effettuato ben due doppler dinamici per escludere un problema venoso, che non hanno evidenziato nulla a livello circolatorio. Secondo tutta la miriade di specialisti consultata non avevo nulla di anomalo... Il mio "deficit erettile" era solo un problema psicologico. I risultati della cavernosografia sono i seguenti:
L'indagine preliminare non mostra placche o noduli calcifici parietali a carico dei corpi cavernosi. Dopo posizionamento di Butter Fly, sono stati introdotti 15 cc di contrasto iodato non ionico, che mostra regolare opacizzazione di entrambi i corpi cavernosi in toto, e subito dopo le prime 5 cc si evidenzia passaggio di contrasto nelle vene circonflesse nonchè vena dorsale superficiale profonda e successivamente nella crurale a sinistra: dopo qualche cc anche nella vena crurale destra.
Normale appare l'opacizzazione del gruppo spugnoso dell'uretra.
Voi cosa ne pensate? C'è una fuga venosa? Il mio specialista che mi segue ritiene che l'esame è stato totalmente inutile in quanto non mi è stata iniettata la sostanza vasodilatatrice (la PGE per intenderci). Vorrei tanto sapere il motivo di questa scelta da parte del medico che mi ha fatto l'esame... Voi che ne dite? Io intanto ho parecchie difficoltà ad avere una vita sessuale "decente" in quanto se non uso farmaci quali Cialis non riesco ad ottenere erezioni sufficenti al rapporto. Con anche un quarto/metà di pillola Cialis da 20 mg però le erezioni diventano sufficienti per un perido di tempo massimo di 12 ore. Il problema è che ho una paura atroce che queste cose da un giorno all'altro smettano di funzionare. Infatti le sto utilizzando parecchio per avere una vita decente. E' possibile un ulteriore peggioramento della situazione? Nel frattempo ho notato che le vene superficiali del pene stanno diventando sempre più evidenti e grosse... E' normale una cosa del genere? Forse una controindicazione del Cialis? Se foste nei miei panni che cosa fareste? Esiste una cura per quello che ho?
Vi sarei davvero grato se potreste in qualche modo aiutarmi.
Grazie mille
Avrei bisogno un vostro prezioso consiglio. Sono un ragazzo di 22 anni. Dato che i miei problemi, da un anno a sta parte, non stanno per nulla finendo, mi sono deciso a sottopormi ad una Cavernosografia presso un ospedale specializzato. Premetto che avevo già effettuato ben due doppler dinamici per escludere un problema venoso, che non hanno evidenziato nulla a livello circolatorio. Secondo tutta la miriade di specialisti consultata non avevo nulla di anomalo... Il mio "deficit erettile" era solo un problema psicologico. I risultati della cavernosografia sono i seguenti:
L'indagine preliminare non mostra placche o noduli calcifici parietali a carico dei corpi cavernosi. Dopo posizionamento di Butter Fly, sono stati introdotti 15 cc di contrasto iodato non ionico, che mostra regolare opacizzazione di entrambi i corpi cavernosi in toto, e subito dopo le prime 5 cc si evidenzia passaggio di contrasto nelle vene circonflesse nonchè vena dorsale superficiale profonda e successivamente nella crurale a sinistra: dopo qualche cc anche nella vena crurale destra.
Normale appare l'opacizzazione del gruppo spugnoso dell'uretra.
Voi cosa ne pensate? C'è una fuga venosa? Il mio specialista che mi segue ritiene che l'esame è stato totalmente inutile in quanto non mi è stata iniettata la sostanza vasodilatatrice (la PGE per intenderci). Vorrei tanto sapere il motivo di questa scelta da parte del medico che mi ha fatto l'esame... Voi che ne dite? Io intanto ho parecchie difficoltà ad avere una vita sessuale "decente" in quanto se non uso farmaci quali Cialis non riesco ad ottenere erezioni sufficenti al rapporto. Con anche un quarto/metà di pillola Cialis da 20 mg però le erezioni diventano sufficienti per un perido di tempo massimo di 12 ore. Il problema è che ho una paura atroce che queste cose da un giorno all'altro smettano di funzionare. Infatti le sto utilizzando parecchio per avere una vita decente. E' possibile un ulteriore peggioramento della situazione? Nel frattempo ho notato che le vene superficiali del pene stanno diventando sempre più evidenti e grosse... E' normale una cosa del genere? Forse una controindicazione del Cialis? Se foste nei miei panni che cosa fareste? Esiste una cura per quello che ho?
Vi sarei davvero grato se potreste in qualche modo aiutarmi.
Grazie mille
[#1]
Caro Utente,invece di aver paura di non rispondere più al cialis,inizierei a credere di poter ritornare nel pieno possesso delle Sue funzioni sessuali,superando il disagio sessuale con o senza assunzione di farmaci vasoattivi.Alla luce degli esami praticati ed aldilà delle Sue interpretazioni,spesso in contrasto con le deduzioni cliniche dell'andrologo di riferimento,consiglierei di godersi l'estate,assumere il cialis con serenità e riverificare il quadro clinico prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi dell'intervento di uno psicosessuologo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Ringrazio il dottor Izzo per la sua risposta. Volevo precisare comunque che il suddetto esame mi è stato prescritto dallo specialista, che però si attendeva anche l'iniezione della sostanza vasoattiva.
Per quanto riguarda lo psicosessuologo sono già in cura con una dottoressa da più o meno 6 mesi che ritiene però che il mio problema non sia psicologico. Voi che ne dite?
Grazie ancora
Per quanto riguarda lo psicosessuologo sono già in cura con una dottoressa da più o meno 6 mesi che ritiene però che il mio problema non sia psicologico. Voi che ne dite?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 25/06/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?