Disfunzione erettile: curarsi...un lusso per pochi?
Esimi Dottori,
dopo l'ennesima notte insonne persa a pensare a come poter risolvere "il problema" ho deciso di scrivervi questa lettera-sfogo. La DE mi accompagna da un po' di anni (io ne ho quasi 40). E' sorta dal nulla. Dopo le prime scuse con la moglie-partner e dopo un po' di tempo per riuscire a compiere quel passo che molti uomini (stupidamente lo ammetto) è un difficile scoglio da superare, finalmente decido di rivolgermi ad uno specialista. Al contempo rimango senza lavoro, mia moglie ha un lavoro precario e 2 figli (la mia gioia) da mantenere. Comincio a informarmi sui costi di una eventuale visita e sui relativi eventuali esami. Mi crolla il mondo addosso. Per una visita in ospedale ci sono tempi biblici e per gli eventuali esami (oramai mi sono fatto una cultura) non ne parliamo neanche. La soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a strutture private: ma come faccio a spendere 200-300 euro solo per la prima visita e a sostenere i costi degli esami diagnostici , quando con quei soldi tra affitto, cibo, benzina e utenze varie, quasi non mi bastano per arrivare alla fine del mese?
E poi sarebbe bello che quegli esami che possono essere eseguiti in una stessa giornata, non fossero spalmati, in "n" visite. Certo anche ciò avviene seguendo una logica legata ai costi. Troppo esami in una volta farebbero lievitare la spesa. Ma è possibile che al giusto guadagno che il professionista deve avere non possano crearsi le modalità per avere una definizione della diagnosi in tempi brevi (ove possibile) con costi accettabili e pagabili in modo non "traumatico" per il cliente-paziente? Del resto nel vostro giuramento promettete di "perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza".
Cari Dottori, perdonatemi lo sfogo, ma mi vedo perso, e l'unica cosa che in questo momento vi vorrei chiedere è se fra di voi ci sia qualcuno disposto ad aiutarmi. Ma al contempo riconosco che la cosa potrebbe essere strumentalizzata da altri. Si avvicinano le feste... e non mi rimane che augurare a tutti voi un felice Natale e 2014 pieno di buone emozioni. E ancora grazie per il vostro impegno e il vostro lavoro, che credetemi, aiuta molti uomini a ritrovare il sorriso, una propria dignità e a volte a salvare i rapporti coniugali e spesso l'unione di una famiglia.
dopo l'ennesima notte insonne persa a pensare a come poter risolvere "il problema" ho deciso di scrivervi questa lettera-sfogo. La DE mi accompagna da un po' di anni (io ne ho quasi 40). E' sorta dal nulla. Dopo le prime scuse con la moglie-partner e dopo un po' di tempo per riuscire a compiere quel passo che molti uomini (stupidamente lo ammetto) è un difficile scoglio da superare, finalmente decido di rivolgermi ad uno specialista. Al contempo rimango senza lavoro, mia moglie ha un lavoro precario e 2 figli (la mia gioia) da mantenere. Comincio a informarmi sui costi di una eventuale visita e sui relativi eventuali esami. Mi crolla il mondo addosso. Per una visita in ospedale ci sono tempi biblici e per gli eventuali esami (oramai mi sono fatto una cultura) non ne parliamo neanche. La soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a strutture private: ma come faccio a spendere 200-300 euro solo per la prima visita e a sostenere i costi degli esami diagnostici , quando con quei soldi tra affitto, cibo, benzina e utenze varie, quasi non mi bastano per arrivare alla fine del mese?
E poi sarebbe bello che quegli esami che possono essere eseguiti in una stessa giornata, non fossero spalmati, in "n" visite. Certo anche ciò avviene seguendo una logica legata ai costi. Troppo esami in una volta farebbero lievitare la spesa. Ma è possibile che al giusto guadagno che il professionista deve avere non possano crearsi le modalità per avere una definizione della diagnosi in tempi brevi (ove possibile) con costi accettabili e pagabili in modo non "traumatico" per il cliente-paziente? Del resto nel vostro giuramento promettete di "perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza".
Cari Dottori, perdonatemi lo sfogo, ma mi vedo perso, e l'unica cosa che in questo momento vi vorrei chiedere è se fra di voi ci sia qualcuno disposto ad aiutarmi. Ma al contempo riconosco che la cosa potrebbe essere strumentalizzata da altri. Si avvicinano le feste... e non mi rimane che augurare a tutti voi un felice Natale e 2014 pieno di buone emozioni. E ancora grazie per il vostro impegno e il vostro lavoro, che credetemi, aiuta molti uomini a ritrovare il sorriso, una propria dignità e a volte a salvare i rapporti coniugali e spesso l'unione di una famiglia.
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Gentile utente , il suo sfogo è umano e giustificabile. Mi compiaccio del fatto che lei capisca che anche il medico è un essere umano con i suoi pregi e difetti, e non può farsi carico del disagio sociale per tutti i suoi pazienti. E la ringrazio per la non aggressività della sua lettera , che permette un dialogo sereno.
Forse nel suo caso, e qui manco di professionalità, sarebbe opportuno partire subito con una terapia di sostegno , saltando a piè pari la diagnostica , indispensabile ma nel suo caso non affrontabile economicamente.
Complimenti per il suo attaccamento alla famiglia.
personalmente rimango a sua disposizione come tutti i colleghi di questo portale.
Forse nel suo caso, e qui manco di professionalità, sarebbe opportuno partire subito con una terapia di sostegno , saltando a piè pari la diagnostica , indispensabile ma nel suo caso non affrontabile economicamente.
Complimenti per il suo attaccamento alla famiglia.
personalmente rimango a sua disposizione come tutti i colleghi di questo portale.
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 16/12/2013.
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