Deficit erettile e pornografia
Buonasera a tutti,
Soffrendo da mesi di calo della libido, dell' erezione ed eiaculazione precoce, mi sono recato da vari specialisti che non hanno rilevato particolari problemi fisiologici (ormoni, tiroide, ecodopler del pene, diabete tutto ok). Solo una lieve fibrosi dell albuginea, senza placche (ipp), per la quale sto assumendo dromos 500 (2 capsule al mattino e 2,5 mg di cialis al di)
Ricercando su internet ho trovato un sito (link rimosso dallo staff) seguito da centinaia di migliaia di uomini che propone una tesi interessante: l abuso di pornografia online protratta nel tempo quotidianamente, causa impotenza. Il meccanismo sta nel fatto che il consumo abbondante di pornografia inonda il cervello di dopamina, che a sua volta causa atrofia dei recettori d2 della dopamina stessa. Col risultato che dal cervello alla fine proprio non parte piu lo stimolo che poi determina la produzione di ossido nitrico, fondamentale per innescare il processo erettivo in periferia (nel pene).
La terapia suggerita nel sito consiste nell' astensione dal porno, dall orgasmo e dalla masturbazione per 3 mesi circa. Tale processo viene chiamato reboot. Stando alle testimonianze contenute nel sito, molti tra quelli che intraprendono questa strada guariscono, ritrovando potenza e libido.
Nonostante il sito sia di un biologo americano, le basi scientifiche della teoria sono tutte italiane. Ovvero si fa riferimento ad uno studio di un urologo.
Ne avete mai sentito parlare? Cosa ne pensate?
Soffrendo da mesi di calo della libido, dell' erezione ed eiaculazione precoce, mi sono recato da vari specialisti che non hanno rilevato particolari problemi fisiologici (ormoni, tiroide, ecodopler del pene, diabete tutto ok). Solo una lieve fibrosi dell albuginea, senza placche (ipp), per la quale sto assumendo dromos 500 (2 capsule al mattino e 2,5 mg di cialis al di)
Ricercando su internet ho trovato un sito (link rimosso dallo staff) seguito da centinaia di migliaia di uomini che propone una tesi interessante: l abuso di pornografia online protratta nel tempo quotidianamente, causa impotenza. Il meccanismo sta nel fatto che il consumo abbondante di pornografia inonda il cervello di dopamina, che a sua volta causa atrofia dei recettori d2 della dopamina stessa. Col risultato che dal cervello alla fine proprio non parte piu lo stimolo che poi determina la produzione di ossido nitrico, fondamentale per innescare il processo erettivo in periferia (nel pene).
La terapia suggerita nel sito consiste nell' astensione dal porno, dall orgasmo e dalla masturbazione per 3 mesi circa. Tale processo viene chiamato reboot. Stando alle testimonianze contenute nel sito, molti tra quelli che intraprendono questa strada guariscono, ritrovando potenza e libido.
Nonostante il sito sia di un biologo americano, le basi scientifiche della teoria sono tutte italiane. Ovvero si fa riferimento ad uno studio di un urologo.
Ne avete mai sentito parlare? Cosa ne pensate?
[#1]
salve.
francamente, tre mesi di astinenza alla sua età si realizza solo in un carcere in regime 41bis e non la auguro a nessuno.
a prescindere dal meccanismo identificato da Foresta, aspetto non marginale ma non esaustivo sul problema, le faccio un'analogia.
per ripulire un disco rigido lei si limiterebbe a spegnere il pc? magari è il caso di resettare qualcosa. Il cervello umano è ancora un poco più complicato di un computer e assolutamente ancora da esplorare.
cordialmente
francamente, tre mesi di astinenza alla sua età si realizza solo in un carcere in regime 41bis e non la auguro a nessuno.
a prescindere dal meccanismo identificato da Foresta, aspetto non marginale ma non esaustivo sul problema, le faccio un'analogia.
per ripulire un disco rigido lei si limiterebbe a spegnere il pc? magari è il caso di resettare qualcosa. Il cervello umano è ancora un poco più complicato di un computer e assolutamente ancora da esplorare.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
[#2]
Gentile Utente,
la invito a leggere come ulteriore spunto di riflessione questo interessante articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1137-deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online.html
Fermo restando in ogni caso, avendo già escluso cause organiche, il suggerimento fornitole alcuni mesi orsono di approfondire la sua specifica situazione anche per mezzo di una consulenza psicosessuologica.
Cordialmente,
la invito a leggere come ulteriore spunto di riflessione questo interessante articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1137-deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online.html
Fermo restando in ogni caso, avendo già escluso cause organiche, il suggerimento fornitole alcuni mesi orsono di approfondire la sua specifica situazione anche per mezzo di una consulenza psicosessuologica.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Gentile Utente,
Come ha simpaticamente scritto il Dr Biagiotti, non basta resettare e ricominciare, la mente/ psiche, emozioni, sensazioni.......sono davvero più complesse ....
Spesso quando si riscontra una dipendenza si verifica che c''e' una "personalita' dipendente".
Diventa opportuno affrontare la questione in modo totalizzante, non soltanto con l' astinenza.....portando il soggetto a elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione.
Infatti e' stato constatato che inibire una dipendenza senza tale elaborazione, non farebbe che spostarla: cibo, alcol, droghe, internet, videogiochi , sesso virtuale e così via...
Il soggetto cerca compulsivamente uno stimolo che lo ecciti, perchè di questo si tratta.....
Inoltre per quanto riguarda la sessualità, sfera poliedrica e complessa, le cause dell' autoerotismo possono essere svariate, non ultime quelle " relazionali" che portano a preferire un piacere solitario, rispetto ad uno " condiviso"
Si tratta di una condizione molto delicata e poliedrica , oltre che critica che richiede prudenza e competenza di chi si occuperà di lei, oltre che grande rispetto verso la problematica.
Le allego delle letture, le legga e se desidera ne riparliamo
Pornografia ed internet
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html
Come ha simpaticamente scritto il Dr Biagiotti, non basta resettare e ricominciare, la mente/ psiche, emozioni, sensazioni.......sono davvero più complesse ....
Spesso quando si riscontra una dipendenza si verifica che c''e' una "personalita' dipendente".
Diventa opportuno affrontare la questione in modo totalizzante, non soltanto con l' astinenza.....portando il soggetto a elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione.
Infatti e' stato constatato che inibire una dipendenza senza tale elaborazione, non farebbe che spostarla: cibo, alcol, droghe, internet, videogiochi , sesso virtuale e così via...
Il soggetto cerca compulsivamente uno stimolo che lo ecciti, perchè di questo si tratta.....
Inoltre per quanto riguarda la sessualità, sfera poliedrica e complessa, le cause dell' autoerotismo possono essere svariate, non ultime quelle " relazionali" che portano a preferire un piacere solitario, rispetto ad uno " condiviso"
Si tratta di una condizione molto delicata e poliedrica , oltre che critica che richiede prudenza e competenza di chi si occuperà di lei, oltre che grande rispetto verso la problematica.
Le allego delle letture, le legga e se desidera ne riparliamo
Pornografia ed internet
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Grazie a tutti, per le risposte che mi avete dato,anche se in pratica non emerge una posizione univoca tra i vari professionisti intervenuti nel thread. Meno male che avevo aperto il post solo per capire il punto di vista dei medici italiani sulla teoria di wilson e non per avere una diagnosi (che mi ha gia fatto un medico di comprovata esperienza che ha pubblicato abbondantemente su molte riviste scientifiche del settore )
Quanto all' intervento del dott. Biagiotti, noto una divertente coincidenza: parla di resettare un computer ( distinguendo dal semplice spegnimento dell' oggetto) ed il termine Reboot (nome del processo terapeutico proposto da wilson) si riferisce proprio al processo di reset+ripartenza di un dispositivo informatico. Per il resto sono 100% d accordo con lei: 90 giorni di astinenza sono una tortura!!! Ho interrotto la serie a 46gg ... Quindi non so dire se effettivamente il reboot di wilson è risolutivo. Tuttavia, posso dire con certezza che miglioramenti temporanei ce ne sono stati durante il periodo di parziale reboot, sia a livello di durezza dell erezione che ritorno di fantasie sessuali ed erezioni spontanee, seppur incomplete. Il problema è che col passare degli orgasmi si ha una rapida ri-involuzione :(
Quanto alla dottoressa Scalco ed il link che mi ha gentilmente condiviso fa riferimento proprio alle teorie di wilson che ho riassunto qui nel post iniziale, riportando il link al sito originale di wilson. Mi fa piacere che anche qui in italia i sessuologi inizino a conoscere queste teorie che in usa sono ormai di dominio pubblico! Addirittura parte del dibattito mediatico quotidiano (sul sito di wilson e pure su youtube si trovano decine di filmati tratti da trasmissioni usa dove si discute il tema). Perchè qui da noi non ne parlano, sebbene wilson prenda spunto da una ricerca di carlo foresta?
Infine, ringrazio la dottoressa Randone: ho letto con interesse i tre link. In effetti prima del black out sessuale al quale accennavo (avevo quasi 31 anni) per anni ho avuto una dieta sessuale assai ricca e variegata, comprensiva di poche amatissime fidanzate stabili+amanti intercambiabili in gran numero+occasionalmente prostitute+ masturbazione quotidiana con e senza porno. (Ma negli ultimi anni quasi sempre porno durante la masturbazione). Tutto mischiato per un totale di 2-3 orgasmi al giorno di media per un decennio. Dai 12 ai 30 anni non ho memoria di un giorno senza orgasmo. Giovinezza o sessuomania?
Da allora le mie abitudini sono molto cambiate e mi sento di escludere dipendenze e problemi psico-affettivi, che sono casomai il risultato del calo libido/erezione. Prima stavo proprio bene con me stesso e con le partner. La teoria di wilson rimane suggestiva e senza dubbio mi ha permesso di cambiare alcune cattive abitudini; mi sarebbe piaciuto arrivare in fondo ai 90 gg, ma proprio non ce la faccio. Quindi per ora mi attengo scrupolosamente alla terapia antifibrotica prescrittami dal mio medico.
Quanto all' intervento del dott. Biagiotti, noto una divertente coincidenza: parla di resettare un computer ( distinguendo dal semplice spegnimento dell' oggetto) ed il termine Reboot (nome del processo terapeutico proposto da wilson) si riferisce proprio al processo di reset+ripartenza di un dispositivo informatico. Per il resto sono 100% d accordo con lei: 90 giorni di astinenza sono una tortura!!! Ho interrotto la serie a 46gg ... Quindi non so dire se effettivamente il reboot di wilson è risolutivo. Tuttavia, posso dire con certezza che miglioramenti temporanei ce ne sono stati durante il periodo di parziale reboot, sia a livello di durezza dell erezione che ritorno di fantasie sessuali ed erezioni spontanee, seppur incomplete. Il problema è che col passare degli orgasmi si ha una rapida ri-involuzione :(
Quanto alla dottoressa Scalco ed il link che mi ha gentilmente condiviso fa riferimento proprio alle teorie di wilson che ho riassunto qui nel post iniziale, riportando il link al sito originale di wilson. Mi fa piacere che anche qui in italia i sessuologi inizino a conoscere queste teorie che in usa sono ormai di dominio pubblico! Addirittura parte del dibattito mediatico quotidiano (sul sito di wilson e pure su youtube si trovano decine di filmati tratti da trasmissioni usa dove si discute il tema). Perchè qui da noi non ne parlano, sebbene wilson prenda spunto da una ricerca di carlo foresta?
Infine, ringrazio la dottoressa Randone: ho letto con interesse i tre link. In effetti prima del black out sessuale al quale accennavo (avevo quasi 31 anni) per anni ho avuto una dieta sessuale assai ricca e variegata, comprensiva di poche amatissime fidanzate stabili+amanti intercambiabili in gran numero+occasionalmente prostitute+ masturbazione quotidiana con e senza porno. (Ma negli ultimi anni quasi sempre porno durante la masturbazione). Tutto mischiato per un totale di 2-3 orgasmi al giorno di media per un decennio. Dai 12 ai 30 anni non ho memoria di un giorno senza orgasmo. Giovinezza o sessuomania?
Da allora le mie abitudini sono molto cambiate e mi sento di escludere dipendenze e problemi psico-affettivi, che sono casomai il risultato del calo libido/erezione. Prima stavo proprio bene con me stesso e con le partner. La teoria di wilson rimane suggestiva e senza dubbio mi ha permesso di cambiare alcune cattive abitudini; mi sarebbe piaciuto arrivare in fondo ai 90 gg, ma proprio non ce la faccio. Quindi per ora mi attengo scrupolosamente alla terapia antifibrotica prescrittami dal mio medico.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 16.3k visite dal 12/12/2013.
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