Un soggetto dopo aver assunto alcool riesce
Salve a tutti, ho 27 anni ed esattamente come Mario ( https://www.medicitalia.it/consulti/andrologia/276800-eiaculazione-precoce-e-alcool.html ) mi ritrovo a pormi queste identiche domande. Al di là della innegabile professionalità e correttezza delle risposte che Mario ha ricevuto è altrettanto innegabile l'assenza di una risposta chiara al punto principale del topic che, citando Mario, è il seguente : "potrebbe esser giusto dire che se un soggetto dopo aver assunto alcool riesce a controllare l'eiaculazione il suo problema POTREBBE essere prevalentemente di carattere psicologico? Questo non vuol dire che berrò per durare più a lungo, ne che prenderò per legge il vostro parere" Potreste rispondere ? Grazie
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salve.
i tempi di eiaculazione brevi sono un vantaggio biologico e favoriscono la riproduzione non costituendo una malattia. i modelli sociosessuali adottati attualmente rendono però i tempi brevi non desiderabili e negativi sul piano relazionale. Per modificarli occorre usare strategie o farmaci che allunghino i tempi. Per i farmaci occorre che abbiano un margine terapeutico, ovvero una capacità di aiutare superiore ai danni che possono fare. nel caso dell'alcool il margine terapeutico è negativo. esistono tuttavia farmaci con margini utilizzabili che possono essere prescritti dopo aver valutato col paziente vantaggi e svantaggi.
cordialmente
i tempi di eiaculazione brevi sono un vantaggio biologico e favoriscono la riproduzione non costituendo una malattia. i modelli sociosessuali adottati attualmente rendono però i tempi brevi non desiderabili e negativi sul piano relazionale. Per modificarli occorre usare strategie o farmaci che allunghino i tempi. Per i farmaci occorre che abbiano un margine terapeutico, ovvero una capacità di aiutare superiore ai danni che possono fare. nel caso dell'alcool il margine terapeutico è negativo. esistono tuttavia farmaci con margini utilizzabili che possono essere prescritti dopo aver valutato col paziente vantaggi e svantaggi.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
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Utente
Grazie della risposta.In pratica lei mi sta dicendo che i tempi brevi sono principalmente condizione biologica-biochimica (visione che pare ormai condivisa dalla maggior parte degli specialistici, ovviamente escluse cause organiche e/o infiammatorie, basti vedere la recente campagna "benessere di coppia") A quali farmaci si riferisce, SSRI e/o Benzodiazepine e/o Anestetici Topici ? Pensa che un blando antidepressivo a base di Iperico come il Quiens o il Nervaxon possa allungare di molto i tempi ?
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Utente
La ringrazio ma onestamente vorrei evitare iperprolattinemia e calo del testosterone...mantenendosi con un dosaggio di 10-20 mg/die qual'è il rischio di importanti effetti collaterali in tal senso ? Non c'è nulla che potrebbe abbinarsi alla paroxetina per ridurre questo effetto collaterale ?
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Utente
Come mai non rispondete ? Comunque sia navigando in rete ho trovato questo http://www.nature.com/aja/journal/v15/n1/full/aja201296a.html studio portato avanti dall'Asian Journal of Andrology...benché nel su citato articolo sia riportato esplicitamente che non sono stati registrati cambiamenti ormonali in corso di terapia, vorrei il vostro parere ed esperienze a riguardo...l'uso di tramadolo a lungo termine può causare ipogonadismo ? Sempre grazie per il vostro cortese aiuto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 28/11/2013.
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