Quasi certo varicocele

Salve carissimi Dottori, è un piacere parlare con voi .
allora vi racconto la mi storia : premetto che anche mio padre è un medico specializzato in pneumologia.
detto questo all'età di 14-15 anni ebbi una violenta torsione al testicolo sx dopo che mi alzai dalla sedia e usci in strada per una passeggiata e mi dovetti quasi coricare a terra per calmare il violento dolore-fitta atroce, tornato a malapena a casa piangente chiamai mio padre che ipotizzò una torsione testicolare e subito chiamò un collega andrologo per una visita. quest'ultimo praticamente disse che i miei testicoli erano molto mobili e che non si erano del tutto formati bene , i cosiddetti testicoli ad ascensore , e mi disse che questo poteva provocare la torsione quando appunto il testicolo non scendeva bene contorcendo le vene , consigliandomi tra l'altro di apporre ghiaccio se mi fosse ricapitato e alla maggiore età ritornare se il problema fosse ricapitato per fissare una operazione e fermare questa extra mobilità testicolare. il dolore si è fatto sentire raramente per lo piu in presenza di attività sessuale circa 1-2 volte all'anno massimo durante le quali apponevo ghiaccio e assumevo OKI per il dolore e tutto passava. Ora sono già 2 mesi che palpando i testicoli notavo una pallina sull'epidimo del testicolo sinistro, e palpando meglio ho scoperto che non era una pallina ma piu una grande vena contorta, solo in questa settiaman poi pare che le vene si siano ingrossate di piu , e mio padre visitandomi ha riscontrato un probabile varicocele difficilmente visibile all'occhio. il testicolo si presenta piu sceso del destro e non provaca assolutamente dolore ma solo un lieve senso di pesantezza e fastidio. ora informandomi preferirei di fare un intervento scleroembolizzante nei pressi di Slaerno o cmq in zona presso uno specialista affermato nella scleroembolizzazione. a mio padre è stato fatto il nome del Dott. Virgilio Cicalese come un medico di grande fame nell'ambito dell'urologia, però in rete non ho trovato notizie in merito all'esecuzione di interventi scleroembolizzanti da parte del dottore; detto ciò dite che mi dovrei far visitare dal dott. cicalese (ecodoppler e spermiogramme) o virare direttametne su un altro centro?

scusate per l'iperbole e la prolissi.
vi ringrazio dal cuore.
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve.
Spero che abbia inteso "fama" e non "fame", cosa della quale il collega e amico Cicalese non ha mai sofferto. Già specialista i Urologia nel 1984, Virgilio si è specializzato in Andrologia a Pisa nell'ottobre 1987. Ottimo medico ed eccellente persona.
Faccia valutare a lui il da farsi.
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net

[#2]
Utente
Utente
Assolutamente fama .
Comunque volevo sapere se il Dott. Cicalese esegue la tecnica della scleroembolizzazione o della chirurgia classica????
[#3]
Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
guardi che ogni caso clinico è diverso e si decide in base alle necessità quale tecnica è più opportune.
ne parli con virgilio
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per le cortesi risposte Dottore.
Si è vero ogni caso ha una sua tecnica procedurale meglio fattibile, ma "facendo i compitini a casa" ho capito che trattandosi di varicocele al testicolo sx è equivalente sia la chirurgia classica che quella scleroembolizzante in termini di successo operatorio ma è pressochè ovvio che la scleroembolizzante essendo di microinvasione , in anestia locale apporta notevolissimi vantaggi sia durante l'operazione che dura di meno, apporta meno traumi al testicolo, non si rischia con l'anestesia generale, si fa tutto in day hospital e i tempi di recupero sono di 2 giorni totale risposo e 7-10gg di astinenza sforzi eccessivi e attività sessuale.Mentre con l'intervento classico si sta fermi per piu di 15 giorni con gonfiore delle scroto ed evidente trauma nonchè un bel taglio e quindi conseguente cicatrice. L'unica "pecca" della mininvasiva sarebbe l'esposizione alle radiazioni anche se sono trascurabilissime. Detto questo , parlando da inesperto, quale sono, credo che un paziente sia anche libero di scegliere quale opzione sia piu giusta secondo lui sempre dopo il parere dello specialista.

con questo la ringrazio per la sua cortese attenzione Dr. Giulio.
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

oltre alle mirate indicazioni già ricevute dal collega Biagiotti, che mi ha preceduto, se desidera avere altre informazioni su questo particolare ma complesso tema andrologico, le consiglio di consultare anche l’articolo da me pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/388-varicocele-cosa-fare-quando-da-problemi.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#6]
Utente
Utente
Grazie Dr. Beretta diciamo che ho girato "tutto il web" e il suo articolo l'avevo già letto in quanto spunta tra uno dei primi sul motore di ricerca google riguardo il varicocele.
E' evidente che il vostro articolo faccia da caposaldo per improntare le basi al riconoscimento del varicocele però rileggendolo ho notato una voce in particolare......nella parte in cui lei dice che con l'intervento chirurgico ( non so se classico o sclerotizzante o forse con entrambi) il dolore non scompare. Mi scusi ma non ho capito bene questa parte perchè penso : se vengono sclerotizzate le vene non malfunzionati ci saranno delle altre lasciate libere e sane da cui il sangue può refluire ai polmoni , e quelle vecchie ed incompetenti vengono ostruite; tutto ciò in assenza di dolore.

grazie mille.
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve.
in effetti ognuno è libero di farsi operare da chi vuole discutendo vantaggi e svantaggi con chi deve operare, ci mancherebbe che non fosse così.
le lancio qualche spunto di riflessione:
se il varicocele non è visibile a occhio nudo ma solo palpabile è difficile che sia un terzo grado ma probabilmente è un secondo. meriterebbe che venga stadiato. questo perché tra le opzioni possibili sul secondo grado c'è anche l'attesa e la valutazione della correlazione colla situazione seminale. D'accordo, in linea di principio, sulla opportunità di operare il terzo grado tenendo presente che le recidive esistono.
come giustamente fa notare lei, comunque eseguito l'intervento, esso consiste nel legare o sclerotizzare le vene dilatate e costringere il sangue, che torna al cuore e poi va ai polmoni, a passare per vene competenti.
il però sta nel fatto che il soggetto portatore di varicocele è affetto spessissimo da diatesi varicosa ovvero la tendenza a fare vene varicose anche in distretti diversi dal plesso venoso testicolare per cui le vene competenti sulle quali si costringe a far passare il sangue possono dilatarsi e divenire incompetenti. questa è la recidiva che rende inutile l'intervento. quanto al dolore che spesso è solo un fastidio sopportabile anche se noioso, è una variabile con range piuttosto ampio.
cordialmente
[#8]
Utente
Utente
Grazie Dr. Biagiotti , quindi mi pare di capire che potrebbe capitare anche il caso in cui si siano dilatate tutte le vene dello scroto e di conseguenza non si può intervenire piu? altrimenti si rischia di necrotizzare il testicolo?

E poi anche se lo specialista non mi voglia far operare ma valutare a distanza nel tempo, come potrei fare con una pesantezza testicolare e ingente fastidio che mi attanaglia sopratutto di sera ( causa del varicocele) e sopratutto dopo attività fisisca (faccio pesi)????? Posso sempre prendere un atidolorifico-antinfiammatorio come OKI? o ci sono dei farmaci prettamente specifici che lo specilista mi dirà di prendere?.

Grazie mille e Cordiali Saluti.
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
si può valutare la somministrazione di antiflogistici e di venoprotettori per il fastidio. sarebbe probabilmente il caso di fare attività fisica aerobica limitando i pesi.
Per rispondere alla altra sua domanda: se le vene vengono tutte chiuse si ha un infarto testicolare emorragico come nella torsione.
cordialmente
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Utente
Utente
Dottore lei è gentilissimo , la ringrazio e mi scuso per il ritardo alla risposta.
Oggi mi sono recato presso lo specialista urologo che appena seduto in posizione supina , ovviamente con gli indumenti calati, ha riscontrato una sub-torsione del testicolo sinistro in questione ed ha praticato una manovra, lievemente dolorosa, facendolo ritornare in posizione naturale. Mi ha poi spiegato che si rende necessario un intervento di fissazione del testicolo per renderlo meno mobile ed appunto evitare queste torsioni parziali-totali. Questo è stato il tema della visita , non è stata fatta alcuna ecografia che comunque, sotto guida di mio padre anche , che ripeto è medico, eseguirò nei prossimi giorni per evadere ogni altro dubbio.
L'urologo mi ha detto che il rigonfiamento venoso era appunto dovuto alla subtorsione che faceva torcere anche le vene.
Tornato ha casa davanti allo specchio ho notato che il testicolo sinistro non era piu inclinato e penzolante , ma come quello destro.

Consigli?
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve.
segua le indicazioni del collega il quale, avendo avuto il privilegio di poterla visitare, è nella posizione migliore per darle consigli.
cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio vivamente Dottore, le volevo però ancora chiedere se è vero che questo intervento di fissaggio testicolare è fatto in 10 minuti circa con anestesia locale e può essere svolto anche nello studio del medico , e con un post-operatorio praticamente nullo. Forse questa è una tecnica molto "pragmatica" svolta dall'urologo specialista ?

grazie.
[#13]
Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
chieda al collega.....
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