Disfunzione erettile?
ho 36 anni. Con la mia attuale partner, molto più giovane di me, sto avendo degli episodi di disfunzione erettile. Accade che nel momento dell'indossamento del preservativo e della penetrazione o nel cambio di posizione, l'erezione spesso venga a mancare. Per poi riprendere dopo stimolazione. In realtà la mia partner non mi aiuta molto nell'atto della penetrazione e spesso anche lei nel momento in cui interrompo la sua stimolazione per indossare il preservativo, perde di lubrificazione e la penetrazione successiva risulta più difficile, Lo stesso accade nel cambio di posizione. E' una cosa nuova per me poichè le mie precedenti partner, più esperte, mi aiutavano molto di più nel momento della penetrazione. Ma la vera novità è per me il fatto di perdere l'erezione in questi frangenti, cosa che con le partner precedenti non succedeva e non ne parliamo a 20 anni, Inoltre noto che la mia fisiologia si è notevolmente modificata rispetto appunto ai 20 anni, Riesco ad avere 2 rapporti nella stessa sera, ed il terzo diventa un pò un'incognita, soprattutto se si aggiunge l'uso del preservativo, mentre a 20 anni non avevo problemi a avere anche 4 - 5 rapporti a sera. Ovviamente in compenso sono in possesso di una "tecnica" che mi permette di prolungare i 2 rapporti che posso avere ora. Volevo sapere se questa situazione che ho appena descritto appare "normale" o mi si consiglia una visita andrologica per verificare la presenza di problemi circolatori o di altro genere. Un cordiale saluto.
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Gentile utente,
col passare degli anni la consistenza dell'erezione, che è di norma ciclica e quindi tende a calare un po' per poi riacquistare vigore, tende ad avere, diciamo così, cicli più ampi...
Questo vuol dire che se a 20 anni fluttua tra il 100% ed il 95% fino a rapporto concluso, con la maturità tende ad essere più fluttuante, ed occasionalmente, in seguito a mancata stimolazione, od ad un aumento dell'importanza data alla performance si può perdere del tutto.
Se quello che vi succede durante l'applicazione del preservativo od i cambi di posizione vi mettono già in tensione, non possono che far calare l'appetito e la tensione sessuale e quindi anche l'eccitazione può calare in tempi brevi.
Si parla di disfunzione erettile qualora il disturbo non sia più occasionale, ma cominci a diventare insistente, quando l'erezione non torna ed è impedita la soddisfazione sessuale
Inoltre, se a 15 -20 anni le fantasie, e le immagini ci eccitano tanto quanto la stimolazione diretta del pene, con l'età matura aumenta la necessità di stimolazione diretta, ed inoltre i tempi di recupero tra un rapporto e l'altro tendono ad aumentare.
In breve, se gli episodi sono occasionali è tutto fisiologico, e sarebbe sicuramente d'aiuto una reciproca stimolazione durante le fasi di inserimento del preservativo, (per esempio potrebbe essere la partner ad applicarlo) o di cambio della posizione.
Qualora il problema persista potrebbe valere la pena di fare una breve consulenza sessuologica
Cordialmente
col passare degli anni la consistenza dell'erezione, che è di norma ciclica e quindi tende a calare un po' per poi riacquistare vigore, tende ad avere, diciamo così, cicli più ampi...
Questo vuol dire che se a 20 anni fluttua tra il 100% ed il 95% fino a rapporto concluso, con la maturità tende ad essere più fluttuante, ed occasionalmente, in seguito a mancata stimolazione, od ad un aumento dell'importanza data alla performance si può perdere del tutto.
Se quello che vi succede durante l'applicazione del preservativo od i cambi di posizione vi mettono già in tensione, non possono che far calare l'appetito e la tensione sessuale e quindi anche l'eccitazione può calare in tempi brevi.
Si parla di disfunzione erettile qualora il disturbo non sia più occasionale, ma cominci a diventare insistente, quando l'erezione non torna ed è impedita la soddisfazione sessuale
Inoltre, se a 15 -20 anni le fantasie, e le immagini ci eccitano tanto quanto la stimolazione diretta del pene, con l'età matura aumenta la necessità di stimolazione diretta, ed inoltre i tempi di recupero tra un rapporto e l'altro tendono ad aumentare.
In breve, se gli episodi sono occasionali è tutto fisiologico, e sarebbe sicuramente d'aiuto una reciproca stimolazione durante le fasi di inserimento del preservativo, (per esempio potrebbe essere la partner ad applicarlo) o di cambio della posizione.
Qualora il problema persista potrebbe valere la pena di fare una breve consulenza sessuologica
Cordialmente
Dr. Sandro Lingua
psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
perfezionato in sessuologia clinica
[#2]
Gentile utente,
Mentre Aspettiamo che i collegi andrologi le rispondano, le ribadisco l' importanza di una visita andrologica al fine di ricevere una diagnosi clinica adeguata, escluse le cause organiche si procederà con le cause psichiche correlate al disagio sessuale.
Il deficit erettivo è sempre un "sintomo" da analizzare e contestualizzare.
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Le dinamiche di coppia devono sempre essere analizzate ed investigate
Le allego un canale salute ed altre letture sull' argomento
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Mentre Aspettiamo che i collegi andrologi le rispondano, le ribadisco l' importanza di una visita andrologica al fine di ricevere una diagnosi clinica adeguata, escluse le cause organiche si procederà con le cause psichiche correlate al disagio sessuale.
Il deficit erettivo è sempre un "sintomo" da analizzare e contestualizzare.
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Le dinamiche di coppia devono sempre essere analizzate ed investigate
Le allego un canale salute ed altre letture sull' argomento
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 22/11/2013.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?