Un arteria collegata all'erezione si può superare questo problema o si va incontro alla permanenza
Salve volevo sapere se dei disturbi all'erezione causati da cause di origine organica, penso si dica cosi', come ad esempio trauma bacino o pelvi sono destinati a pedurare o ci sono possibilità di miglioramente della disfunzione.
Oppure nel caso ad esempio di un eventuale lesione di un arteria collegata all'erezione si può superare questo problema o si va incontro alla permanenza del problema?
Infine volevo sapere se un eventuale presenza di una di queste problematiche, può entrare in gioco anche la causa di origine psicogena.
Grazie, se riuscite a rispondere i base alle vostre esperienze e conoscenze.
Oppure nel caso ad esempio di un eventuale lesione di un arteria collegata all'erezione si può superare questo problema o si va incontro alla permanenza del problema?
Infine volevo sapere se un eventuale presenza di una di queste problematiche, può entrare in gioco anche la causa di origine psicogena.
Grazie, se riuscite a rispondere i base alle vostre esperienze e conoscenze.
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Gentile lettore,
a tutte le complesse e particolari problematiche da lei sollevate si potrebbe risponderle con un sintetico e preciso sì ma ora, se non ha ancora un andrologo di riferimento, bisogna, con l'aiuto del suo medico di famiglia, cercarlo.
Lui le potrà chiarire in diretta, dopo attenta e precisa valutazione della situazione clinica da lei prospettata, tutti i suoi dubbi e le problematiche che lei ha sollevato.
Nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html ,
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .
Un cordiale saluto.
a tutte le complesse e particolari problematiche da lei sollevate si potrebbe risponderle con un sintetico e preciso sì ma ora, se non ha ancora un andrologo di riferimento, bisogna, con l'aiuto del suo medico di famiglia, cercarlo.
Lui le potrà chiarire in diretta, dopo attenta e precisa valutazione della situazione clinica da lei prospettata, tutti i suoi dubbi e le problematiche che lei ha sollevato.
Nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 14/11/2013.
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