Rovinarsi e non avere il coraggio di guarire
ciao a tutti cercherò di spiegare la mia situazione in breve.
ho 29 anni sono vergine e la mia è stata sempre una vita sedentaria, carattere molto schivo, vita sociale molto bassa, vergognoso (soprattutto con le donne) e giornate passate davanti al computer con masturbazione compulsiva e video porno.
il primo problema di impotenza l'ho avuto a 20 anni. prima di questo disagio anche se facevo una vita "chiusa" senza rapporti altrui avevo erezioni notte e mattina e durante il giorno, libido sempre alta e quando mi avvicinavo ad una donna bella il pene rispondeva subito (bei tempi andati).
a 20 anni conobbi una ragazza ed un giorno ci appartammo in un luogo isolato per fare sesso. non sapevo assolutamente quello che sarebbe successo anche se era la prima volta perché come erezioni spontanee e desiderio sessuale il mio fisico aveva sempre risposto bene da single. una volta appartati iniziamo a baciarci e da li capisco subito che l'erezione non è come me l'aspettavo...andiamo avanti convinto di potercela fare e quando inizia a farmi sesso orale il pene non risponde per nulla e quindi terminiamo il rapporto. ci rivediamo un paio di volte per riprovare ma niente da fare l'erezione non ce e l'amore non si può fare. se ricordo bene avevo provato a masturbarmi una volta e l'erezione c'era stata ma la partner non ne aveva più voglia dopo i ripetuti tentativi ed infatti mi lascia in tronco.
da quel momento non faccio niente per affrontare il problema solo una volta avevo provato andando da un andrologo ma abbandonai subito per la vergogna. gli anni passano resto solo mi masturbo continuamente o pochissima vita sociale non intraprendo nessuna relazione con donne, il pene non ha più erezioni spontanee anzi sembra morto e sepolto e il desiderio scende a 0.
solo oggi ho preso la cosa sul serio perché ho conosciuto una donna che mi piace molto ma sono consapevole che non posso concludere niente e questo mi stare male da cane.
sto andando da un andrologo che mi ha fatto fare le analisi del sangue ed ecodlopper penineo dinamico. ovviamente gli ho raccontato tutta la mia storia
dalle analisi si evince che gli ormoni sono molto bassi (TESTOST LIB 12) infatti fisicamente mi sentivo sempre stanco quindi mi da come cura di almeno 2 mesi poi si vedrà il pregnyl con iniezioni intramuscolari 2 volte a settimana insieme al cialis. mentre l'ecodoppler a trovato corpi cavernosi nella norma e una fuga venosa occlusiva.
la cura di ormoni dovrebbe farti salire la libido (sono arrivato alla terza settimana) ma non vedo vantaggi sino ad ora, il cialis quando capita mi fa avere delle erezioni spontanee che durano poco la mattina ma non riesco a capire quando entra in funzione...certe volte prima certe volto dopo certe volte niente e quando sono in intimità manca la cosa più grossa IL DESIDERIO.
quando mi masturbo ho una buona erezione ma quando sono fuori casa ho pochi stimoli anche se prendo la pasticca. la fuga venosa è un problema fisico grosso?
la via d'uscita la vedo lunga
ho 29 anni sono vergine e la mia è stata sempre una vita sedentaria, carattere molto schivo, vita sociale molto bassa, vergognoso (soprattutto con le donne) e giornate passate davanti al computer con masturbazione compulsiva e video porno.
il primo problema di impotenza l'ho avuto a 20 anni. prima di questo disagio anche se facevo una vita "chiusa" senza rapporti altrui avevo erezioni notte e mattina e durante il giorno, libido sempre alta e quando mi avvicinavo ad una donna bella il pene rispondeva subito (bei tempi andati).
a 20 anni conobbi una ragazza ed un giorno ci appartammo in un luogo isolato per fare sesso. non sapevo assolutamente quello che sarebbe successo anche se era la prima volta perché come erezioni spontanee e desiderio sessuale il mio fisico aveva sempre risposto bene da single. una volta appartati iniziamo a baciarci e da li capisco subito che l'erezione non è come me l'aspettavo...andiamo avanti convinto di potercela fare e quando inizia a farmi sesso orale il pene non risponde per nulla e quindi terminiamo il rapporto. ci rivediamo un paio di volte per riprovare ma niente da fare l'erezione non ce e l'amore non si può fare. se ricordo bene avevo provato a masturbarmi una volta e l'erezione c'era stata ma la partner non ne aveva più voglia dopo i ripetuti tentativi ed infatti mi lascia in tronco.
da quel momento non faccio niente per affrontare il problema solo una volta avevo provato andando da un andrologo ma abbandonai subito per la vergogna. gli anni passano resto solo mi masturbo continuamente o pochissima vita sociale non intraprendo nessuna relazione con donne, il pene non ha più erezioni spontanee anzi sembra morto e sepolto e il desiderio scende a 0.
solo oggi ho preso la cosa sul serio perché ho conosciuto una donna che mi piace molto ma sono consapevole che non posso concludere niente e questo mi stare male da cane.
sto andando da un andrologo che mi ha fatto fare le analisi del sangue ed ecodlopper penineo dinamico. ovviamente gli ho raccontato tutta la mia storia
dalle analisi si evince che gli ormoni sono molto bassi (TESTOST LIB 12) infatti fisicamente mi sentivo sempre stanco quindi mi da come cura di almeno 2 mesi poi si vedrà il pregnyl con iniezioni intramuscolari 2 volte a settimana insieme al cialis. mentre l'ecodoppler a trovato corpi cavernosi nella norma e una fuga venosa occlusiva.
la cura di ormoni dovrebbe farti salire la libido (sono arrivato alla terza settimana) ma non vedo vantaggi sino ad ora, il cialis quando capita mi fa avere delle erezioni spontanee che durano poco la mattina ma non riesco a capire quando entra in funzione...certe volte prima certe volto dopo certe volte niente e quando sono in intimità manca la cosa più grossa IL DESIDERIO.
quando mi masturbo ho una buona erezione ma quando sono fuori casa ho pochi stimoli anche se prendo la pasticca. la fuga venosa è un problema fisico grosso?
la via d'uscita la vedo lunga
[#1]
Caro Utente,il testosterone libero non offre alcun dato diagnostico in quanto non è attendibile per problemi legati ai reagenti.A naso,senza poter visitare di persona,ritengo che il suo problema andrebbe riverificato con una diagnosi rigorosa che valuti la reale incidenza di uno "squilibrio ormonale" e di una "fuga venosa" e che sottolinei la necessità di ricorrere ad una sinergia eventuale con uno psicosessuologo.
Con la vergogna non si va avanti e,comunque,non si ottimizza il rapporto né con il medico,né con lo psicosessuologo.Cordialità.
Con la vergogna non si va avanti e,comunque,non si ottimizza il rapporto né con il medico,né con lo psicosessuologo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
caro lettore,
la sua storia è abbastanza comune . Erezioni accettabili con la stimolazione diretta masturbatoria ma insufficienti a mantenersi per consentire una penetrazione., senso di sconfitta, disagio, paura di riprovarci, ritorno alla attività masturbatoria anche di tipo esagerato, compulsivo.
Io non credo molto alla azione negativa della stimolazione testosteronica ma invece vedrei di utilizzare , ad esempio, le PGE1 intracavernose ( procedura sostanzialmente semplice, facilmente gestibile, con buoni risultati)
ne parli con il suo specialista o senta un'altra opinione
Cari saluti
la sua storia è abbastanza comune . Erezioni accettabili con la stimolazione diretta masturbatoria ma insufficienti a mantenersi per consentire una penetrazione., senso di sconfitta, disagio, paura di riprovarci, ritorno alla attività masturbatoria anche di tipo esagerato, compulsivo.
Io non credo molto alla azione negativa della stimolazione testosteronica ma invece vedrei di utilizzare , ad esempio, le PGE1 intracavernose ( procedura sostanzialmente semplice, facilmente gestibile, con buoni risultati)
ne parli con il suo specialista o senta un'altra opinione
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.9k visite dal 07/11/2013.
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