Un problema nella morfologia
Buongiorno, dopo un anno di tentativi per avere un figlio, ho effettuato uno spermiogramma e ho avuto i seguenti risultati:
Liquefazione(entro 1 ora):completa
Colore:grigiastro
Viscosità:normale
Volume(cc): 3.1
ph: 8.0
Conc.spermatozoi(milioni/cc): 31
Num. totale spermatozoi(milioni):96.1
Motilità dopo 60 minuti
a)Progressiva rapida:14%
b)Progressiva lenta:38%
c)Non progressiva:11%
d)Immobili:37%
Motilità dop 120 minuti
a)Progressiva rapida:9%
b)Progressiva lenta:24%
c)Non progressiva:28%
d)Immobili:39%
Vitalità dopo 60 minuti: vivi 86%
Morfologia
Forme normali: 6%
Forme Anormali: 94%
-Anomalie della testa: 89%
-Anomalie tratto intermedio: 1%
-Anomalie della coda: 3%
-Residui citoplastici: 1%
Cellule rotonde (milioni/cc): 1
Leucociti (milioni(cc): 0.0
IgG MAR Test: negativo
Ho notato un problema nella morfologia e Vi chiedevo a cosa possa essere dovuto e soprattutto cosa significa anomalie della testa??
saluti
Liquefazione(entro 1 ora):completa
Colore:grigiastro
Viscosità:normale
Volume(cc): 3.1
ph: 8.0
Conc.spermatozoi(milioni/cc): 31
Num. totale spermatozoi(milioni):96.1
Motilità dopo 60 minuti
a)Progressiva rapida:14%
b)Progressiva lenta:38%
c)Non progressiva:11%
d)Immobili:37%
Motilità dop 120 minuti
a)Progressiva rapida:9%
b)Progressiva lenta:24%
c)Non progressiva:28%
d)Immobili:39%
Vitalità dopo 60 minuti: vivi 86%
Morfologia
Forme normali: 6%
Forme Anormali: 94%
-Anomalie della testa: 89%
-Anomalie tratto intermedio: 1%
-Anomalie della coda: 3%
-Residui citoplastici: 1%
Cellule rotonde (milioni/cc): 1
Leucociti (milioni(cc): 0.0
IgG MAR Test: negativo
Ho notato un problema nella morfologia e Vi chiedevo a cosa possa essere dovuto e soprattutto cosa significa anomalie della testa??
saluti
[#1]
Caro lettore,
il suo quadro seminale mostra un problema oltre che di morfologia anche di motilità. A questo punto bisogna arrivare a capire perchè il suo quadro seminale non è nella norma .
Una astenoteratozoospermia , cioè una motilità ed una morfologia degli spermatozoi non buona, è un sintomo, una dato di laboratorio che ha alla sua base diverse e numerose cause difficili da capire e diagnosticare via telematica. Prima cosa da fare , in queste situazioni cliniche , è ripetere l'esame del liquido seminale e poi consultare, senza perdere altro tempo prezioso, un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
il suo quadro seminale mostra un problema oltre che di morfologia anche di motilità. A questo punto bisogna arrivare a capire perchè il suo quadro seminale non è nella norma .
Una astenoteratozoospermia , cioè una motilità ed una morfologia degli spermatozoi non buona, è un sintomo, una dato di laboratorio che ha alla sua base diverse e numerose cause difficili da capire e diagnosticare via telematica. Prima cosa da fare , in queste situazioni cliniche , è ripetere l'esame del liquido seminale e poi consultare, senza perdere altro tempo prezioso, un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Gentile Utente,
lei presenta una morfologia alterata per la presenza nel Suo eiaculato di spermatozoi non conformati nella maniera normale, ad esempio elementi senza la testa, il flagello o con teste mozzate, angolate, doppie e via dicendo.
Credo che la Sua sorpresa e il Suo obbiettivo stato di ansia e preoccupazione nasca dal fatto che la decisione di sottoporsi ad un esame del liquido seminale forse non è stata preceduta da un indispensabile visita specialistica Andrologica.
Fare l'esame del liquido seminale senza l'indispensabile valutazione Medica è come fare un elettrocardiogramma senza farsi visitare dal Cardiologo.
Quindi io non Le consiglio ulteriori esami da fare, nè ulteriori controlli strumentali o di laboratorio. Semplicemente Le consiglio di rivolgersi ad un Collega Specialista in grado di seguirLa clinicamente.
Non conviene perdere ulteriore tempo prezioso.
Attendo Sue notizie
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
lei presenta una morfologia alterata per la presenza nel Suo eiaculato di spermatozoi non conformati nella maniera normale, ad esempio elementi senza la testa, il flagello o con teste mozzate, angolate, doppie e via dicendo.
Credo che la Sua sorpresa e il Suo obbiettivo stato di ansia e preoccupazione nasca dal fatto che la decisione di sottoporsi ad un esame del liquido seminale forse non è stata preceduta da un indispensabile visita specialistica Andrologica.
Fare l'esame del liquido seminale senza l'indispensabile valutazione Medica è come fare un elettrocardiogramma senza farsi visitare dal Cardiologo.
Quindi io non Le consiglio ulteriori esami da fare, nè ulteriori controlli strumentali o di laboratorio. Semplicemente Le consiglio di rivolgersi ad un Collega Specialista in grado di seguirLa clinicamente.
Non conviene perdere ulteriore tempo prezioso.
Attendo Sue notizie
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#4]
Ex utente
Ho seguito il suo consiglio ed ho effettuato un primo controllo da un urologo che al tatto non ha evidenziato nulla di particolare e mi ha prescritto un'ecografia e un ecocolordopler, dandomi una cura per due mesi (zentrum).
In attesa degli esiti io e mia moglie proviamo ancora, anche se ci sorge un dubbio: "gli spermatozoi con forma anormale possono fecondare??? e se la risposta è positiva si andrebbe incontro a gravidanze con malformazioni????
Scusate per l'ansia e i dubbi e
Grazie come al solito per l'attenzione che mi presterete. Saluti
In attesa degli esiti io e mia moglie proviamo ancora, anche se ci sorge un dubbio: "gli spermatozoi con forma anormale possono fecondare??? e se la risposta è positiva si andrebbe incontro a gravidanze con malformazioni????
Scusate per l'ansia e i dubbi e
Grazie come al solito per l'attenzione che mi presterete. Saluti
[#5]
Gentile Utente,
la risposta alla Sua prima domanda è no. Di conseguenza sempre no alla Sua seconda domanda.
Se mi comunicherà l'esito degli accertamenti programmati mi farà piacere.
Affettuosi saluti ed auguri per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
la risposta alla Sua prima domanda è no. Di conseguenza sempre no alla Sua seconda domanda.
Se mi comunicherà l'esito degli accertamenti programmati mi farà piacere.
Affettuosi saluti ed auguri per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#7]
Caro lettore,
se nel frattempo desidera avere più informazioni su questi temi potrebbe essere utile leggere il facile manuale , scritto dalla dra Elisabetta Chelo , "Quando i figli non arrivano" , CIC edizioni internazionali , Roma , oppure il bel libro di Pier Luigi Righetti e Serena Luisi "La procreazione assistita" Bollati Boringhieri editore srl, Torino.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
se nel frattempo desidera avere più informazioni su questi temi potrebbe essere utile leggere il facile manuale , scritto dalla dra Elisabetta Chelo , "Quando i figli non arrivano" , CIC edizioni internazionali , Roma , oppure il bel libro di Pier Luigi Righetti e Serena Luisi "La procreazione assistita" Bollati Boringhieri editore srl, Torino.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#8]
Gentile Utente,
pur nel rispetto dei pareri e delle interpetazioni diversificate dei Colleghi che mi hanno preceduto, se Lei è un assiduo frequentatore del nostro Forum, sa già come la penso in tema di informazione medico-chirurgica mediatica, e quindi non mi ripeto, fermo restando la mia disponibilità a discuterne con Lei.
Insomma, tempo permettendo, legga quello che preferisce o “navighi” in Internet quanto vuoLe per siti, blog ed altri Forum (ne conosco molti ma non ne farò pubblicità), ma tenga presente che Lei troverà una soluzione idonea al Suo problema chiedendo ulteriori delucidazioni e consigli proprio al Suo Specialista di fiducia. A lui dovrebbe far riferimento per tutto...sulla base dell’impressione di professionalità, competenza, fiducia ed umanità ricevuta. Questi sono punti fermi che ogni Medico dovrebbe saper comunicare ad un paziente.
Come le dicevo nella mail precedente, attendo Sue notizie.
Un affettuoso saluto
Prof. Giovanni MARTINO
pur nel rispetto dei pareri e delle interpetazioni diversificate dei Colleghi che mi hanno preceduto, se Lei è un assiduo frequentatore del nostro Forum, sa già come la penso in tema di informazione medico-chirurgica mediatica, e quindi non mi ripeto, fermo restando la mia disponibilità a discuterne con Lei.
Insomma, tempo permettendo, legga quello che preferisce o “navighi” in Internet quanto vuoLe per siti, blog ed altri Forum (ne conosco molti ma non ne farò pubblicità), ma tenga presente che Lei troverà una soluzione idonea al Suo problema chiedendo ulteriori delucidazioni e consigli proprio al Suo Specialista di fiducia. A lui dovrebbe far riferimento per tutto...sulla base dell’impressione di professionalità, competenza, fiducia ed umanità ricevuta. Questi sono punti fermi che ogni Medico dovrebbe saper comunicare ad un paziente.
Come le dicevo nella mail precedente, attendo Sue notizie.
Un affettuoso saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#9]
Ex utente
Gentile prof. Martino,
ho effettuato un ecocolordoppler scrotale dal quale si è evidenziato quanto segue:
"Circolo venoso profondo pervio, comprimibile, continente con flussi fasici col respiro. Plesso pampiforme destro pervio con flussi fasici con gli atti respiratori; non si rilevano dilatazioni venose significative, nè reflusso alla manovra di Valsarva in clino ed ortostatismo. Plesso pampiniforme sinistro pervio con flussi fasici con gli atti respiratori; si rilevano alcune dilatazioni venose con reflusso moderatamente prolungato alla manovra di Valsava in clino ed ortostatismo, compatibile con varicocele di II grado".
Il referto degli esami del sangue ha dato i seguenti esiti:
- Gonodotropine ipofisarie 4.6 (rif. 1.4÷13.6;
- Ormone luteinizzante 2.1 (rif. 1.1÷8.8);
- Prolattinemia (prl) 10.6 (rif. 3.5÷19.5);
- Testosterone 5.6 (rif. 2.5÷7.5).
Ho richiesto un consulto ad un secondo urologo che ha conquistato la mia fiducia (il primo non mi è sembrato nè umano e soprattutto poco professionale), il quale mi ha consigliato una scleroembolizzazione, dando come percentuale di miglioramento dello sperma un 60% (considerando la mia età 33 anni).
Nel frattempo mi ha prescritto EUFERTIL BLU (UNA COMPRESSA AL DI' PER DUE MESI).
Cosa ne pensa professore?
In attesa porgo cordiali saluti.
ho effettuato un ecocolordoppler scrotale dal quale si è evidenziato quanto segue:
"Circolo venoso profondo pervio, comprimibile, continente con flussi fasici col respiro. Plesso pampiforme destro pervio con flussi fasici con gli atti respiratori; non si rilevano dilatazioni venose significative, nè reflusso alla manovra di Valsarva in clino ed ortostatismo. Plesso pampiniforme sinistro pervio con flussi fasici con gli atti respiratori; si rilevano alcune dilatazioni venose con reflusso moderatamente prolungato alla manovra di Valsava in clino ed ortostatismo, compatibile con varicocele di II grado".
Il referto degli esami del sangue ha dato i seguenti esiti:
- Gonodotropine ipofisarie 4.6 (rif. 1.4÷13.6;
- Ormone luteinizzante 2.1 (rif. 1.1÷8.8);
- Prolattinemia (prl) 10.6 (rif. 3.5÷19.5);
- Testosterone 5.6 (rif. 2.5÷7.5).
Ho richiesto un consulto ad un secondo urologo che ha conquistato la mia fiducia (il primo non mi è sembrato nè umano e soprattutto poco professionale), il quale mi ha consigliato una scleroembolizzazione, dando come percentuale di miglioramento dello sperma un 60% (considerando la mia età 33 anni).
Nel frattempo mi ha prescritto EUFERTIL BLU (UNA COMPRESSA AL DI' PER DUE MESI).
Cosa ne pensa professore?
In attesa porgo cordiali saluti.
[#10]
Gentile Utente,
l'indicazione alla correzione del varicocele può essere condivisibile. Per quanto riguarda la tecnica migliore...ho già scritto molto sull'argomento per esporre il mio mdo di interpretare il problema.
Nel rispetto generale delle diverse tecniche e delle diverse Figure professionali, posso dirLe che le tecniche sono varie e tutte gravate da aspetti positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza e/o recidiva del varicocele dopo trattamento, oltre che di possibili complicanze e sequele.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato alla correttezza dell'indizazione chirurgica (precisa diagnosi pre-operatoria)ed all'abilità dell'Operatore.
Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia locale o meglio loco-regionale, con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclerotizzazione (non di scleroembolizzazione) sia per via retrograda che, assolutamente prefeeribile, anterograda... anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore. Tenga presente che si tratta di tecniche radiologiche interventistiche invasive (il catetere nella variante retrograda attraversa anche la cavità cardiaca), che in ogni caso prevedono l’impiego e perciò l’esposizione del paziente per tempi più o meno lunghi a raggi X.
Io personalmente pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere il varicocele, ed in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale. Aggiungo che non mi piace correggere un varicocele bilaterale nella stessa seduta operatoria. Di solito, se posso e se il paziente condivide l'idea, tratto prima quello più grave e dopo circa 6 mesi (e opportuni controlli clinico-strumentali), quello meno grave.
Infine solo un accenno a quella percentuale di miglioramento pronessa da Collega...60%...Secondo me potrebbe nascondere un eccesso di fiducia ed un pizzico di presunzione...
Senza voler entrare in dettaglio, tenga ben presente che l'intervento di correzione di un varicocele non è assolutamente "curativo" ma semmai "migliorativo" della situazione seminale presente prima della procedura. Questo credo che ogni Chirurgo che si occupa di Andrologia dovrebbe chiarirlo immediatamente ad ogni candidato ad intervento correttivo.
In altri termini, è ben noto che un liquido seminale compromesso può migliorare dopo intervento di varicocelelectomia (ovvio se questa ne era la presumibile causa), in percentuali diverse nelle componenti numero-mobilità-morfologia, ma mai si avrà la "restitutio ad integrum" dello stato seminale, cioè un quadro "normale", come se mai vi fosse stato il varicocele. Tenga ancora presente che prima si interviene e maggiori saranno le possibilità di miglioramento dei parametri seminali. Come dico sempre ai miei pazienti, l'intervento serve a "fotografare" si spera per sempre negli anni a venire, la situazione seminale alterata dal varicocele, a fermarla insomma allo stato in cui si trova, lasciando aperte le porte alle possibilità (notevoli, se l'intervento è ben effettuato) di miglioramento.
Concludo aggiungendo che le terapie di supporto vanno debitamente ripetute nel tempo sotto la guida di un Andrologo, proprio per consolidare i miglioramenti raggiunti.
Spero di essere stato chiaro.Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
l'indicazione alla correzione del varicocele può essere condivisibile. Per quanto riguarda la tecnica migliore...ho già scritto molto sull'argomento per esporre il mio mdo di interpretare il problema.
Nel rispetto generale delle diverse tecniche e delle diverse Figure professionali, posso dirLe che le tecniche sono varie e tutte gravate da aspetti positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza e/o recidiva del varicocele dopo trattamento, oltre che di possibili complicanze e sequele.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato alla correttezza dell'indizazione chirurgica (precisa diagnosi pre-operatoria)ed all'abilità dell'Operatore.
Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia locale o meglio loco-regionale, con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclerotizzazione (non di scleroembolizzazione) sia per via retrograda che, assolutamente prefeeribile, anterograda... anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore. Tenga presente che si tratta di tecniche radiologiche interventistiche invasive (il catetere nella variante retrograda attraversa anche la cavità cardiaca), che in ogni caso prevedono l’impiego e perciò l’esposizione del paziente per tempi più o meno lunghi a raggi X.
Io personalmente pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere il varicocele, ed in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale. Aggiungo che non mi piace correggere un varicocele bilaterale nella stessa seduta operatoria. Di solito, se posso e se il paziente condivide l'idea, tratto prima quello più grave e dopo circa 6 mesi (e opportuni controlli clinico-strumentali), quello meno grave.
Infine solo un accenno a quella percentuale di miglioramento pronessa da Collega...60%...Secondo me potrebbe nascondere un eccesso di fiducia ed un pizzico di presunzione...
Senza voler entrare in dettaglio, tenga ben presente che l'intervento di correzione di un varicocele non è assolutamente "curativo" ma semmai "migliorativo" della situazione seminale presente prima della procedura. Questo credo che ogni Chirurgo che si occupa di Andrologia dovrebbe chiarirlo immediatamente ad ogni candidato ad intervento correttivo.
In altri termini, è ben noto che un liquido seminale compromesso può migliorare dopo intervento di varicocelelectomia (ovvio se questa ne era la presumibile causa), in percentuali diverse nelle componenti numero-mobilità-morfologia, ma mai si avrà la "restitutio ad integrum" dello stato seminale, cioè un quadro "normale", come se mai vi fosse stato il varicocele. Tenga ancora presente che prima si interviene e maggiori saranno le possibilità di miglioramento dei parametri seminali. Come dico sempre ai miei pazienti, l'intervento serve a "fotografare" si spera per sempre negli anni a venire, la situazione seminale alterata dal varicocele, a fermarla insomma allo stato in cui si trova, lasciando aperte le porte alle possibilità (notevoli, se l'intervento è ben effettuato) di miglioramento.
Concludo aggiungendo che le terapie di supporto vanno debitamente ripetute nel tempo sotto la guida di un Andrologo, proprio per consolidare i miglioramenti raggiunti.
Spero di essere stato chiaro.Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Ex utente
Carissimo Prof. MARTINO, Lei è stato chiarissimo e molto professionale.
Volevo abusare ancora del suo tempo chiedendoLe se l'EUFERTIL BLU (l'arginina) può migliorare il liquido seminale o se esistono altre tipologie di aminoacidi che lei consiglia?
Altra domanda è se alcuni alimenti contengono sostanze che aiutano la produzione di spermatozoi.
Grazie nuovamente per la sua disponibilità.
Un cordiale saluto.
Volevo abusare ancora del suo tempo chiedendoLe se l'EUFERTIL BLU (l'arginina) può migliorare il liquido seminale o se esistono altre tipologie di aminoacidi che lei consiglia?
Altra domanda è se alcuni alimenti contengono sostanze che aiutano la produzione di spermatozoi.
Grazie nuovamente per la sua disponibilità.
Un cordiale saluto.
[#12]
Gentile Utente,
il ricorso a terapie mediche farmacologiche di supporto tese al miglioramento dei parametri seminali è certamente utile e consigliabile. Ve ne sono diverse, equivalenti e non, e la scelta va demandata esclusivamente al proprio Andrologo di riferimento.
A mio modo di vedere, tuttavia, l'impiego risulterà proficuo solo dopo che qualsiasi causa o concausa di infertilità di pertinenza chirugica sia stata individuata e corretta.
Al di là delle leggende metropolitane, che vorrebbero gli uomini più fertili accaniti divoratori di ostriche, peperoncino e radici di Ginseng, io credo che una dieta equilibrata, ricca di fibre, povera di grassi e con giusto apporto di carboidrati e proteine, completa di vitamine ed oligoelementi, sia sempre consigliabile...e non solo nel tentativo di implementare lo stato della propria fertilità. Aggiungerei l'assoluta moderazione nell'assunzione di alcool. Ma l'argomento è vastissimo e trattarlo in dettaglio credo che esuli dai Suoi obbiettivi immediati.
Mi tenga ancora informato.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
il ricorso a terapie mediche farmacologiche di supporto tese al miglioramento dei parametri seminali è certamente utile e consigliabile. Ve ne sono diverse, equivalenti e non, e la scelta va demandata esclusivamente al proprio Andrologo di riferimento.
A mio modo di vedere, tuttavia, l'impiego risulterà proficuo solo dopo che qualsiasi causa o concausa di infertilità di pertinenza chirugica sia stata individuata e corretta.
Al di là delle leggende metropolitane, che vorrebbero gli uomini più fertili accaniti divoratori di ostriche, peperoncino e radici di Ginseng, io credo che una dieta equilibrata, ricca di fibre, povera di grassi e con giusto apporto di carboidrati e proteine, completa di vitamine ed oligoelementi, sia sempre consigliabile...e non solo nel tentativo di implementare lo stato della propria fertilità. Aggiungerei l'assoluta moderazione nell'assunzione di alcool. Ma l'argomento è vastissimo e trattarlo in dettaglio credo che esuli dai Suoi obbiettivi immediati.
Mi tenga ancora informato.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#13]
Ex utente
Concordo pienamente con i suoi consigli (che coincidono tra l'altro con quelli del mio urologo di fiducia) infatti stò seguendo una dieta equilibrata e un pò di attività fisica per migliorare la mia forma (peso 96 chili e sono alto 1,77).
Non appena avrò eseguito l'intervento le farò sapere qualcosa.
GRAZIE DI CUORE per avermi dedicato il suo tempo.
Non appena avrò eseguito l'intervento le farò sapere qualcosa.
GRAZIE DI CUORE per avermi dedicato il suo tempo.
[#15]
Ex utente
Gentile professore, dopo quasi cinque mesi di attesa stamattina ho effettuato l'intervento di scleroembolizzazione come avevo programmato con il mio urologo di fiducia.
Purtroppo a fine intervento la sorpresa con la seguente diagnosi clinica: varicocele sinistro sottoposto a flebografia che non ha documentato opacizzazione della vena spermatica sinistra sia durante la manovra a riposo sia durante la manovra di Valsalva. Dopo numerosi e vani tentativi di ricerca della vena spermatica con microcatetere si termina l'intervento.
Questo è il referto rilasciato dal dipartimento di chirugia e U.S.C. Urologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo.
Cosa devo pensare??? Un errore?? E di chi???
L'urologo che ha diagnosticato quanto sopra mi ha visitato confermando che al tatto un reflusso nella vena e quindi un varicocele!!!!!
Adesso cosa devo fare????
Il consiglio è stato : un controllo ambulatoriale tra sei mesi con doppler del funicolo spermatico e spermiogramma.
Io e mia moglie siamo delusi e non sappiamo cosa fare.
Spero mi possa dare presto un consiglio.
Saluti
Purtroppo a fine intervento la sorpresa con la seguente diagnosi clinica: varicocele sinistro sottoposto a flebografia che non ha documentato opacizzazione della vena spermatica sinistra sia durante la manovra a riposo sia durante la manovra di Valsalva. Dopo numerosi e vani tentativi di ricerca della vena spermatica con microcatetere si termina l'intervento.
Questo è il referto rilasciato dal dipartimento di chirugia e U.S.C. Urologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo.
Cosa devo pensare??? Un errore?? E di chi???
L'urologo che ha diagnosticato quanto sopra mi ha visitato confermando che al tatto un reflusso nella vena e quindi un varicocele!!!!!
Adesso cosa devo fare????
Il consiglio è stato : un controllo ambulatoriale tra sei mesi con doppler del funicolo spermatico e spermiogramma.
Io e mia moglie siamo delusi e non sappiamo cosa fare.
Spero mi possa dare presto un consiglio.
Saluti
[#16]
Caro lettore ,
purtroppo a questo punto, per via telematica è difficile per noi capire cosa sia successo.
Non disponiamo purtroppo di nessuna visione diretta dei suoi esami pre-tentativo di correzione nè tanto meno siamo stati presenti alle fasi intraoperatorie.
In questi casi solo valutando la sua situazione complessiva ed il suo quadro clinico specifico in diretta, con tutte le valutazione clinche già fatte sarà possibile darle un parere medico specialistico più preciso o corretto.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
purtroppo a questo punto, per via telematica è difficile per noi capire cosa sia successo.
Non disponiamo purtroppo di nessuna visione diretta dei suoi esami pre-tentativo di correzione nè tanto meno siamo stati presenti alle fasi intraoperatorie.
In questi casi solo valutando la sua situazione complessiva ed il suo quadro clinico specifico in diretta, con tutte le valutazione clinche già fatte sarà possibile darle un parere medico specialistico più preciso o corretto.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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[#18]
Gentile lettore,
ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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[#19]
Gentile Utente,
non mi sorprende affatto quello che Le è capitato.
Mettiamo subito in chiaro un aspetto: dobbiamo prescindere dalla possibilità di errori tecnici e incapacità tecniche. Ma levato di mezzo queste due variabili, non è affatto improbabile che malformazioni e/o peculiari condizioni anatomiche del distretto venoso interessato impediscano una buona riuscita della metodica sclerotizzante, sia per via retrograda che anterograda (meno frequentemente). E' uno dei limiti del trattamento. Nella mia esperienza quotidiana mi capita molto di frequente di vedere gli esiti di trattamenti sclerotizzanti incompleti, parziali o del tutto inefficaci. E' ovvio che il varicocele, se c'era, ci sia ancora. Deve essere trattato con altre metodiche. Vorrei aggiungere che le tecniche sono varie e tutte gravate da aspetti positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza e/o recidiva del varicocele dopo trattamento. Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore.
Consultare un Chirurgo potrebbe essre una idea risolvente.
Mi tenga informato dell’evoluzione della storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
non mi sorprende affatto quello che Le è capitato.
Mettiamo subito in chiaro un aspetto: dobbiamo prescindere dalla possibilità di errori tecnici e incapacità tecniche. Ma levato di mezzo queste due variabili, non è affatto improbabile che malformazioni e/o peculiari condizioni anatomiche del distretto venoso interessato impediscano una buona riuscita della metodica sclerotizzante, sia per via retrograda che anterograda (meno frequentemente). E' uno dei limiti del trattamento. Nella mia esperienza quotidiana mi capita molto di frequente di vedere gli esiti di trattamenti sclerotizzanti incompleti, parziali o del tutto inefficaci. E' ovvio che il varicocele, se c'era, ci sia ancora. Deve essere trattato con altre metodiche. Vorrei aggiungere che le tecniche sono varie e tutte gravate da aspetti positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza e/o recidiva del varicocele dopo trattamento. Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore.
Consultare un Chirurgo potrebbe essre una idea risolvente.
Mi tenga informato dell’evoluzione della storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#20]
Ex utente
Innanzitutto grazie per il suo intervento.
Le posso solo dire che avrei voluto che fosse stato il mio urologo di fiducia a darmi queste delucidazioni, cosa che non ha fatto!!!
Avrebbe dovuto dirmi che questa soluzione poteva avere delle possibilità di non riuscita oppure fare ulteriori esami prima di sottopormi all'intervento.
Così facendo invece ha solo ritardato ulteriormente la possibilità di miglioramento.
Ancora grazie e a presto. Aggiornerò la mia situazione appena possibile.
Le posso solo dire che avrei voluto che fosse stato il mio urologo di fiducia a darmi queste delucidazioni, cosa che non ha fatto!!!
Avrebbe dovuto dirmi che questa soluzione poteva avere delle possibilità di non riuscita oppure fare ulteriori esami prima di sottopormi all'intervento.
Così facendo invece ha solo ritardato ulteriormente la possibilità di miglioramento.
Ancora grazie e a presto. Aggiornerò la mia situazione appena possibile.
[#21]
Gentile Utente,
le Sue osservazioni sono giuste. Aggiungo... purtroppo giustissime. Le condivido in pieno. Attendo di conoscere gli ulteriori sviluppi della Sua storia clinica.
Saluti affettuosi
Prof. Giovanni MARTINO
le Sue osservazioni sono giuste. Aggiungo... purtroppo giustissime. Le condivido in pieno. Attendo di conoscere gli ulteriori sviluppi della Sua storia clinica.
Saluti affettuosi
Prof. Giovanni MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 18.8k visite dal 14/06/2008.
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