Mobilità testicolo
Ho 28 anni e da circa due mesi soffro di dolori al testicolo dx che si irradiano all'inguine e al basso ventre. Ho già eseguito visita urologica ed eco nella zona scrotale, tutte e due con esito negativo. Ora sono in lista d'attesa per visita chirurgica perchè si pensa ad una probabile ernia. A mio avviso però il problema è proprio al testicolo dx, visto anche che saltuariamente ho sofferto di retrattilità testicolare (destra). In quest'ultimo periodo ho notato un grosso aumento di mobilità del testicolo (soprattutto verso il basso) e una leggera diminuzione di dimensioni. Proprio questo aumento di mobilità mi porta fastidio (sensazione di pressione) soprattutto la notte ed in auto, in posizione di guida.
Vi chiedo cortesemente un parere ed un consiglio.
Grazie
Vi chiedo cortesemente un parere ed un consiglio.
Grazie
[#1]
Caro utente 7839,
penso possa trattarsi di un testicolo retrattile.
Un ernia è sempre possibile ma e' facilmente evidenziabile anche da un urologo
Cari saluti
penso possa trattarsi di un testicolo retrattile.
Un ernia è sempre possibile ma e' facilmente evidenziabile anche da un urologo
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
volendo escludere la possibilità dell'esistenza di una patologia erniaria, direi che Lei presenta quella che gli Autori Anglosassoni hanno ribattezzato "sindrome del testicolo in ascensore". Direi che questa definizione di per sè rende bene l'idea.
In altri termini il Suo testicolo risale in maniera abnorme verso l'alto in direzione del canale inguinale. Questa risalita può avvenire casualmente, dopo i più svariati stimoli o in determinate condizioni o posizioni (esposizione al freddo, alla guida della moto o dell'auto, durante il sonno, durante l'attività sportiva, durante l'atto sessuale). Le cause sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3 Una ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
A parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
La cosa strana però nel Suo racconto è che Lei riferisce un aumento della mobilità verso il BASSO e non verso l'ALTO. Ottima quindi la decisione di una visita chirurgica, perchè un testicolo ipermobile è mobile verso l'alto. Un'ernia, invece, sarebbe mobile verso il basso.
Comprenda le difficoltà di parlare di questi argomenti senza avere davanti il malato. Spero di essere stato comunque chiaro.
Per concludere. Visita specialistica e diagnosi. In caso di ernia: alloplastica. In caso di testicolo in ascensore: orchidopessi.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
volendo escludere la possibilità dell'esistenza di una patologia erniaria, direi che Lei presenta quella che gli Autori Anglosassoni hanno ribattezzato "sindrome del testicolo in ascensore". Direi che questa definizione di per sè rende bene l'idea.
In altri termini il Suo testicolo risale in maniera abnorme verso l'alto in direzione del canale inguinale. Questa risalita può avvenire casualmente, dopo i più svariati stimoli o in determinate condizioni o posizioni (esposizione al freddo, alla guida della moto o dell'auto, durante il sonno, durante l'attività sportiva, durante l'atto sessuale). Le cause sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3 Una ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
A parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
La cosa strana però nel Suo racconto è che Lei riferisce un aumento della mobilità verso il BASSO e non verso l'ALTO. Ottima quindi la decisione di una visita chirurgica, perchè un testicolo ipermobile è mobile verso l'alto. Un'ernia, invece, sarebbe mobile verso il basso.
Comprenda le difficoltà di parlare di questi argomenti senza avere davanti il malato. Spero di essere stato comunque chiaro.
Per concludere. Visita specialistica e diagnosi. In caso di ernia: alloplastica. In caso di testicolo in ascensore: orchidopessi.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#4]
Ex utente
Innanzitutto vi ringrazio infinitamente tutti per l'attenzione dimostrata.
Volevo rispondere al Dr. G.Benedetto specificando che sono già stato sottoposto a visita urologica e che probabilmente, visto la leggerezza con cui sono stato visitato dal medico ASS, necessiterei d’ulteriore visita magari in privato. Vorrei quindi gentilmente chiedervi, se possibile, di indirizzarmi verso un vs collega (abito in provincia di Gorizia), e se nello specifico il mio problema rientra nel campo urologico o andrologico.
Vi ringrazio nuovamente per il vostro aiuto.
Cordiali saluti
Volevo rispondere al Dr. G.Benedetto specificando che sono già stato sottoposto a visita urologica e che probabilmente, visto la leggerezza con cui sono stato visitato dal medico ASS, necessiterei d’ulteriore visita magari in privato. Vorrei quindi gentilmente chiedervi, se possibile, di indirizzarmi verso un vs collega (abito in provincia di Gorizia), e se nello specifico il mio problema rientra nel campo urologico o andrologico.
Vi ringrazio nuovamente per il vostro aiuto.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente,
Lei è stato sfortunato, probabilmente, ad incontrare un collega tanto superficiale e "frettoloso" da farLe venire il dubbio di non essere stato giustamente valutato.
Non ho nulla contro la Ospedalità privata, ci lavoro anche io, ma Le asicuro che qualsiasi Centro Universitario o Ospedaliero vicino la Sua residenza sarebbe perfettamente in grado di rispondere alle Sue aspettative. Accetto il discorso della visita in privato o dell'intervento in Casa di Cura solo se si valuta l'aspetto alberghiero e di comodità, quindi il parcheggio comodo, la scelta proprio di quell'orario e di quel giorno, l'aria condizionata in camera, l'accapatoio in tinta con la tappezzeria della stanza, il lettino morbido, l'infermiera top-model. Pretese sacrosante. Ma l'Ospedalità Pubblica funziona eccome.
Infine, non si tratta di capire se al Suo caso sarebbe più utile un Chirurgo Generale, un Urologo o un Chirurgo Andrologo, è del tutto irrilevante. Conta solo quello che si sa fare e quindi capire CHI sa fare o meno una orchidopessi. E questo dipende dalle capacità, dalla esperienza, dal numero esiguo o elevato di interventi di questa tipologia che si eseguono. Conosco e posso fare i nomi di illustri Primari di tutte le Specialità di Roma che non sanno fare questo intervento. Conosco chirurghi ed urologi assolutamente fuori da ogni "giro" in grado di fare una orchidopessi come e meglio di primari. La differenza si vede e si sente al momento delle parcelle: vere e proprie rapine a bisturi armato come le definisco con i pazienti che poi se ne lamentano.
Scusate la difesa d'ufficio. Tornando al Suo problema, Le consiglio una ulteriore visita di controllo. Adesso magari le mie parole Le avranno creato un pò di confusione, ma dalla mia risposta credo si capisca dove io al Suo posto mi farei visitare...
Affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Lei è stato sfortunato, probabilmente, ad incontrare un collega tanto superficiale e "frettoloso" da farLe venire il dubbio di non essere stato giustamente valutato.
Non ho nulla contro la Ospedalità privata, ci lavoro anche io, ma Le asicuro che qualsiasi Centro Universitario o Ospedaliero vicino la Sua residenza sarebbe perfettamente in grado di rispondere alle Sue aspettative. Accetto il discorso della visita in privato o dell'intervento in Casa di Cura solo se si valuta l'aspetto alberghiero e di comodità, quindi il parcheggio comodo, la scelta proprio di quell'orario e di quel giorno, l'aria condizionata in camera, l'accapatoio in tinta con la tappezzeria della stanza, il lettino morbido, l'infermiera top-model. Pretese sacrosante. Ma l'Ospedalità Pubblica funziona eccome.
Infine, non si tratta di capire se al Suo caso sarebbe più utile un Chirurgo Generale, un Urologo o un Chirurgo Andrologo, è del tutto irrilevante. Conta solo quello che si sa fare e quindi capire CHI sa fare o meno una orchidopessi. E questo dipende dalle capacità, dalla esperienza, dal numero esiguo o elevato di interventi di questa tipologia che si eseguono. Conosco e posso fare i nomi di illustri Primari di tutte le Specialità di Roma che non sanno fare questo intervento. Conosco chirurghi ed urologi assolutamente fuori da ogni "giro" in grado di fare una orchidopessi come e meglio di primari. La differenza si vede e si sente al momento delle parcelle: vere e proprie rapine a bisturi armato come le definisco con i pazienti che poi se ne lamentano.
Scusate la difesa d'ufficio. Tornando al Suo problema, Le consiglio una ulteriore visita di controllo. Adesso magari le mie parole Le avranno creato un pò di confusione, ma dalla mia risposta credo si capisca dove io al Suo posto mi farei visitare...
Affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#6]
Ex utente
Mi spiace abbia inteso il mio intervento come un attacco frontale a lei e alla sua categoria. Ho solamente provato a descrivere le sensazioni che ebbi durante la prima visita, in modo da fornire oggi, a chi legge, il massimo dei dati. Come afferma giustamente lei, non è detto che un controllo effettuato presso l'ospedalità privata dia un risultato migliore di una visita nell'ospedalità pubblica. Detto questo non posso però negare, di aver avuto generalmente più attenzioni durante una visita privata (senza tener conto delle infermiere top-model), nella quale il medico mette in discussione direttamente il proprio studio. In ogni caso per evitare nuove polemiche la mia frase: “Vorrei quindi gentilmente chiedervi, se possibile, di indirizzarmi verso un vs collega…” era generalizzata a qualsiasi tipo d’ospedalità, pubblica o privata. Il mio intento era solamente di evitare l’ambulatorio della prima visita.
Vi ringrazio ulteriormente per i vs consigli e sostegno.
Saluti
Vi ringrazio ulteriormente per i vs consigli e sostegno.
Saluti
[#7]
Caro lettore 7839,
senza entrare nel merito della disputa, privato-pubblico,
ritengo che una visita privata, accurata e coscienziosa sia meglio di una visita pubblica, frettolosa e noncurante.
Un ottimo specialista può essere il Dottor Massimo Capone che visita vicino a Gorizia ed ha una duplice veste ( 348.6989899 maxcapone@tin.it)
Cari saluti
Diego Pozza www.andrologia.lazio.it
senza entrare nel merito della disputa, privato-pubblico,
ritengo che una visita privata, accurata e coscienziosa sia meglio di una visita pubblica, frettolosa e noncurante.
Un ottimo specialista può essere il Dottor Massimo Capone che visita vicino a Gorizia ed ha una duplice veste ( 348.6989899 maxcapone@tin.it)
Cari saluti
Diego Pozza www.andrologia.lazio.it
[#8]
Gentile Utente,
non ho considerato la Sua mail come un attacco alla categoria medica, anzi mi ha fatto piacere per lo spunto ad una riflessione. Nessun attacco, ci mancherebbe, anche perchè non sono tute rose e fiori. Come riscontrabile in tutte le categorie di professionisti, anche in quella medica si aggirano individui che di medico hanno solo il colore bianco del camice. Comunque non è questa la sede per un confronto fra rischi-benefici della sanità privata nei confronti di quella pubblica. Ripeto che non ho nulla da obiettare verso la sanità privata, io stesso esercito la libera professione con regime intra-moenia. Ma davvero qualcuno può credere che, nel 2005, un medico eserciti la Sua profesione con atteggiamneto scientifico ed umano diverso a seconda se sta lavorando in pubblico o in privato?
Personalmente ed a nome di tutti i colleghi medici o chirughi che tutti i giorni vi lavorano, CREDO FERMAMENTE E NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA CHE UNA VISITA ACCURATA E COSCENZIOSA SI POSSA OTTENERE E, ANZI SI DEBBA PRETENDERE, IN QUALSIASI PRESIDIO UNIVERSITARIO O OSPEDALIERO DI TUTTE LE REGIONI D'ITALIA. E SENZA SBORSARE UN EURO OLTRE QUELLI NECESSARI PER IL PAGAMENTO DEL TICKET SE NON SE NE E' ESENTATI.
Peccato Lei risieda così lontano, altrimenti Le avrei dimostrato con i fatti questo mio pensiero, mettendoLe a disposizione il Policlinico Universitario della "Sapienza".
In ogni caso, come sempre ripeto, il rapporto medico-paziente prescinde dal luogo dove si effettua la prestazione, dal momento che è legato ad un rapporto di fiducia personale e non strutturale.
Le rinnovo i miei più affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema ed ancora una volta cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO.
non ho considerato la Sua mail come un attacco alla categoria medica, anzi mi ha fatto piacere per lo spunto ad una riflessione. Nessun attacco, ci mancherebbe, anche perchè non sono tute rose e fiori. Come riscontrabile in tutte le categorie di professionisti, anche in quella medica si aggirano individui che di medico hanno solo il colore bianco del camice. Comunque non è questa la sede per un confronto fra rischi-benefici della sanità privata nei confronti di quella pubblica. Ripeto che non ho nulla da obiettare verso la sanità privata, io stesso esercito la libera professione con regime intra-moenia. Ma davvero qualcuno può credere che, nel 2005, un medico eserciti la Sua profesione con atteggiamneto scientifico ed umano diverso a seconda se sta lavorando in pubblico o in privato?
Personalmente ed a nome di tutti i colleghi medici o chirughi che tutti i giorni vi lavorano, CREDO FERMAMENTE E NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA CHE UNA VISITA ACCURATA E COSCENZIOSA SI POSSA OTTENERE E, ANZI SI DEBBA PRETENDERE, IN QUALSIASI PRESIDIO UNIVERSITARIO O OSPEDALIERO DI TUTTE LE REGIONI D'ITALIA. E SENZA SBORSARE UN EURO OLTRE QUELLI NECESSARI PER IL PAGAMENTO DEL TICKET SE NON SE NE E' ESENTATI.
Peccato Lei risieda così lontano, altrimenti Le avrei dimostrato con i fatti questo mio pensiero, mettendoLe a disposizione il Policlinico Universitario della "Sapienza".
In ogni caso, come sempre ripeto, il rapporto medico-paziente prescinde dal luogo dove si effettua la prestazione, dal momento che è legato ad un rapporto di fiducia personale e non strutturale.
Le rinnovo i miei più affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema ed ancora una volta cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO.
[#9]
Ex utente
Dovrò sottopormi a orchidopessi e vorrei avere qualche informazione sull'intervento che mi aspetta, ma soprattutto ho molti dubbi...
1) ho letto che è un'operazione che coinvolge generalmente i bambini, è pericolosa o può crare disturbi farla a 28 anni?
2) l'intervento è definitivo o in età avanzata può generare altri problemi o ripresentarsi il testicolo in ascensore?
3) vado spesso in moto e pratico sport (volley) regolarmente, dopo l'intervento dovrò far attenzione a certi movimenti?
4) avrò bisogno di rieducazione e/o trattamenti farmacologici nel periodo post-operazione?
5) ci sarà differenza di "comportamento" tra il testicolo operato e quello no?
Grazie mille per l'aiuto!
cordiali saluti
1) ho letto che è un'operazione che coinvolge generalmente i bambini, è pericolosa o può crare disturbi farla a 28 anni?
2) l'intervento è definitivo o in età avanzata può generare altri problemi o ripresentarsi il testicolo in ascensore?
3) vado spesso in moto e pratico sport (volley) regolarmente, dopo l'intervento dovrò far attenzione a certi movimenti?
4) avrò bisogno di rieducazione e/o trattamenti farmacologici nel periodo post-operazione?
5) ci sarà differenza di "comportamento" tra il testicolo operato e quello no?
Grazie mille per l'aiuto!
cordiali saluti
[#10]
1) non è pericolosa e non crea disturbi a 28 anni
2) l'intervento con eversione della tonaca vaginale è definitivo
3) dopo l'intervento 15-20 gg di convalescenza evitando attività sportive
4) non c'e' bisogno nè di rieducazione nè di terapia medica
5) nessuna differenza di comportamento tra i due testicoli
2) l'intervento con eversione della tonaca vaginale è definitivo
3) dopo l'intervento 15-20 gg di convalescenza evitando attività sportive
4) non c'e' bisogno nè di rieducazione nè di terapia medica
5) nessuna differenza di comportamento tra i due testicoli
[#11]
Ex utente
Buonasera,
son passati 5 mesi e tra dolorini più o meno intensi sono andato avanti senza però trovare una soluzione definitiva al mio problema... Da un paio di giorni però la situazione è tornata a farsi complicata e il fastidio si sta riacutizzando. (Può essere dovuto all'aumento della temperatura e quindi alla maggior "elasticità" dello scroto??)
Vi riassumo il tutto: la scorsa estate d'improvviso ho iniziato ad avere dolori localizzati all'inguine e al testicolo dx, tanto da dovermi tenere con la mano la zona scrotale di notte x far diminuire il dolore. Facevo molta fatica soprattutto a star seduto in macchina (la sensazione era di “errata posizione” del testicolo) Sono stato visitato da urologo, fatto eco e rivisitato da chirurgo. Quest'ultimo mi imbottì di antiinfiammatori e il dolore (anche insieme all’arrivo dell’inverno e dell’abbassamento della temperatura) diminuì. Ho passato l’inverno in situazione di finta normalità… perché oggi sta tornando a galla lo stesso problema!! Sento il testicolo sempre più mobile, sempre più spostato verso il basso e (secondo me) sempre più piccolo... Per colpa di questo problema ho lasciato la pallavolo, infatti quando faccio sport lo scroto si irrigidisce di molto e in due occasioni il testicolo si è spostato dalla sua posizione naturale e solo dio sa dov’era andato… poi è ritornato nella sua posizione appena mi sono rilassato un po’… Ora faccio fatica perfino a montare in moto… ma è vita questa???? Aiutatemi perfavore…
son passati 5 mesi e tra dolorini più o meno intensi sono andato avanti senza però trovare una soluzione definitiva al mio problema... Da un paio di giorni però la situazione è tornata a farsi complicata e il fastidio si sta riacutizzando. (Può essere dovuto all'aumento della temperatura e quindi alla maggior "elasticità" dello scroto??)
Vi riassumo il tutto: la scorsa estate d'improvviso ho iniziato ad avere dolori localizzati all'inguine e al testicolo dx, tanto da dovermi tenere con la mano la zona scrotale di notte x far diminuire il dolore. Facevo molta fatica soprattutto a star seduto in macchina (la sensazione era di “errata posizione” del testicolo) Sono stato visitato da urologo, fatto eco e rivisitato da chirurgo. Quest'ultimo mi imbottì di antiinfiammatori e il dolore (anche insieme all’arrivo dell’inverno e dell’abbassamento della temperatura) diminuì. Ho passato l’inverno in situazione di finta normalità… perché oggi sta tornando a galla lo stesso problema!! Sento il testicolo sempre più mobile, sempre più spostato verso il basso e (secondo me) sempre più piccolo... Per colpa di questo problema ho lasciato la pallavolo, infatti quando faccio sport lo scroto si irrigidisce di molto e in due occasioni il testicolo si è spostato dalla sua posizione naturale e solo dio sa dov’era andato… poi è ritornato nella sua posizione appena mi sono rilassato un po’… Ora faccio fatica perfino a montare in moto… ma è vita questa???? Aiutatemi perfavore…
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 21.1k visite dal 05/10/2005.
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