Al dott. scalese
Buon giorno dottore
le spiego il mio problema, da circa 2 anni soffro di prostatite cronica, i dolori vanno e vengono
ma alla fine sono abbastanza sopportabili,
la cosa che mi spaventa di piu e il problema dell'erezione che tende a calare quando aumentano i disturbi.
si può curare definitivamente il problema dll' erezione?
puo' una prostatite creare una disfunzione veno occlusiva?
in che modo la prostatite agisce sull'erezione?
scusi se le faccio tutte queste domande, ma ho tanta confusione in testa, e vorrei capire l' origine del problema.
grazie mille
le spiego il mio problema, da circa 2 anni soffro di prostatite cronica, i dolori vanno e vengono
ma alla fine sono abbastanza sopportabili,
la cosa che mi spaventa di piu e il problema dell'erezione che tende a calare quando aumentano i disturbi.
si può curare definitivamente il problema dll' erezione?
puo' una prostatite creare una disfunzione veno occlusiva?
in che modo la prostatite agisce sull'erezione?
scusi se le faccio tutte queste domande, ma ho tanta confusione in testa, e vorrei capire l' origine del problema.
grazie mille
[#1]
Gentile utente,
Prima di pensare alla possibile risolvibilità di un problema, in questo caso la disfunzione erettile, è necessario inquadrare meglio il disturbo, nel senso che è necessario capire a fondo se è un problema su base psicologica, situazionale, organico, misto ecc. per poi mettere in atto strategie idonee personalizzate per affrontare il problema e risolverlo, magari con l'ausilio della propria partner nel caso di una relazione stabile e duratura.
Per quel che riguarda il rapporto prostatiti croniche e disfunzione erettile nell'anbito andrologico non c'è uniformità di veduta. Dal mio punto di vista strettamente personale penso che le forme di prostatiti specie quelle croniche non possano agire sulla funzionalità erettile intesa come raggiungimento e mantenimento della giusta rigidità necessaria per il completamento di un atto sessuale penetrativo. L'unica modifica presupponibile può avvenire e riguarda l'accorciamento dei tempi eiaculatori molto più evidenti in fase di riacutizzazione della stessa.
Prima di pensare alla possibile risolvibilità di un problema, in questo caso la disfunzione erettile, è necessario inquadrare meglio il disturbo, nel senso che è necessario capire a fondo se è un problema su base psicologica, situazionale, organico, misto ecc. per poi mettere in atto strategie idonee personalizzate per affrontare il problema e risolverlo, magari con l'ausilio della propria partner nel caso di una relazione stabile e duratura.
Per quel che riguarda il rapporto prostatiti croniche e disfunzione erettile nell'anbito andrologico non c'è uniformità di veduta. Dal mio punto di vista strettamente personale penso che le forme di prostatiti specie quelle croniche non possano agire sulla funzionalità erettile intesa come raggiungimento e mantenimento della giusta rigidità necessaria per il completamento di un atto sessuale penetrativo. L'unica modifica presupponibile può avvenire e riguarda l'accorciamento dei tempi eiaculatori molto più evidenti in fase di riacutizzazione della stessa.
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#4]
Ex utente
grazie per la risposta, le spiego perché le ho fatto questa domanda, perche' inizialmente andavo da un urologo, che mi disse che l'uso continuato di cialis anche per breve periodo mi avrebbe provocato assuefazione e per cui non mi avrebbe fatto piu effetto, dopo ho cambiato dottore il quale mi ha detto invece che l'uso continuativo di cialis 5mg non avrebbe mai causato assuefazione ed avrei potuto usarlo per tutta la vita senza problemi. chi ha ragione?
nella sua esperienza personale ha mai visto assuefazione da cialis 5mg?
cosa dice la letteratura scientifica in merito?
grazie in anticipo
nella sua esperienza personale ha mai visto assuefazione da cialis 5mg?
cosa dice la letteratura scientifica in merito?
grazie in anticipo
[#5]
Il Cialis non determina assuefazione ovvero dipendenza o tolleranza nel senso che il paziente non ha necessità di procacciarsi obbligatoriamente il farmaco per giungere ad un risultato come anche non ha necessità di assumere dosi sempre più alte per ottenere lo stesso risultato.
Cosa differente è la influenza psicologica e quindi la convinzione personale di avere assolutamente necessità del farmaco per giungere al risultato desiderato (effetto placebo).
Cosa differente è la influenza psicologica e quindi la convinzione personale di avere assolutamente necessità del farmaco per giungere al risultato desiderato (effetto placebo).
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 26/09/2013.
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