Difficoltà ad avere rapporti sessuali
Buonasera,
ho bisogno di un vostro parere. Sono un ragazzo di 27anni, la mia ragazza ne ha 23, da 3 anni e mezzo stiamo insieme e ancora non siamo riusciti ad avere un rapporto sessuale completo. Premetto siamo entrambi vergini (lei provò una volta con un suo ex fidanzato ma si fece male e si fermarono), e da 3 anni proviamo ad avere un rapporto sessuale. In pratica quando entro il mio pene, entro qualche cm (3,4 credo) ma non riesco ad andare oltre, sembra di essere arrivati in fondo e non riesco ad andare oltre.
Inoltre due punti che vorrei sottoporre alla vostra attenzione:
1) soffro di un ipersensibilità al glande che mi è rimasta da un'operazione di fimosi di 5 anni fa e quando nella penetrazione si scopre il glande mi faccio male e tendo a ritirarmi indietro
2) le dimensioni del mio pene in erezione sono abbastanza ridotte (8-10cm). Ma un andrologo mi ha detto che non dovrei aver problemi (la mia ragazza è comunque piccolina fisicamente)
Per tanto tempo non ci siamo fatto grossi problemi, ci dicevamo, divertiamoci (entrambi raggiungevamo l'orgasmo) prima o poi ci riusciremo, ma ora sono passati anni e la situazione si è fatta seria, al punto che la vivo talmente male che spesso ho problemi di erezione che prima non avevo (non riesco più a viverlo come un normale rapporto sessuale, mi sembra quasi un lavoro.. un qualcosa che devo fare ma non ci riesco). Io sto benissimo con lei e vorrei superare questo problema che ci affligge.
Potete darmi un consiglio? può essere legato alle dimensioni del pene? ad un problema della mia ragazza ? all'ipersensibilità del glande? A chi eventualmente dovremmo rivolgerci?
Grazie mille
ho bisogno di un vostro parere. Sono un ragazzo di 27anni, la mia ragazza ne ha 23, da 3 anni e mezzo stiamo insieme e ancora non siamo riusciti ad avere un rapporto sessuale completo. Premetto siamo entrambi vergini (lei provò una volta con un suo ex fidanzato ma si fece male e si fermarono), e da 3 anni proviamo ad avere un rapporto sessuale. In pratica quando entro il mio pene, entro qualche cm (3,4 credo) ma non riesco ad andare oltre, sembra di essere arrivati in fondo e non riesco ad andare oltre.
Inoltre due punti che vorrei sottoporre alla vostra attenzione:
1) soffro di un ipersensibilità al glande che mi è rimasta da un'operazione di fimosi di 5 anni fa e quando nella penetrazione si scopre il glande mi faccio male e tendo a ritirarmi indietro
2) le dimensioni del mio pene in erezione sono abbastanza ridotte (8-10cm). Ma un andrologo mi ha detto che non dovrei aver problemi (la mia ragazza è comunque piccolina fisicamente)
Per tanto tempo non ci siamo fatto grossi problemi, ci dicevamo, divertiamoci (entrambi raggiungevamo l'orgasmo) prima o poi ci riusciremo, ma ora sono passati anni e la situazione si è fatta seria, al punto che la vivo talmente male che spesso ho problemi di erezione che prima non avevo (non riesco più a viverlo come un normale rapporto sessuale, mi sembra quasi un lavoro.. un qualcosa che devo fare ma non ci riesco). Io sto benissimo con lei e vorrei superare questo problema che ci affligge.
Potete darmi un consiglio? può essere legato alle dimensioni del pene? ad un problema della mia ragazza ? all'ipersensibilità del glande? A chi eventualmente dovremmo rivolgerci?
Grazie mille
[#1]
Buona sera,
Pur non conoscendo molto di Lei se non quanto ha scritto,mi permetto farLe due osservazioni.
La prima riguarda la possibilita' che lei si faccia ancora condizionare dalle dimensioni del suo pene;e quindi mi permetto di invitarla a smettere con questo atteggiamento autolesionisti ci e di seguire perciò anche i consigli del collega Andrologo che ha potuto visitarla.
La seconda quanto all' ipersensibilità del glande provi a spalmare mezz ora prima del rapporto e quindi massaggiare fino ad assorbimento sul glande una "puntina"( insisto INA puntina) di una crema anestetica ,per esempio l' Emla.
Affronti il rapporto con sempre maggiore serenità ed in piena sintonia,con ovviamente adeguati "preliminari", con la sua ragazza ;ma assolutamente senza lo stres di fare un "test"....
Cordialmente,
Pur non conoscendo molto di Lei se non quanto ha scritto,mi permetto farLe due osservazioni.
La prima riguarda la possibilita' che lei si faccia ancora condizionare dalle dimensioni del suo pene;e quindi mi permetto di invitarla a smettere con questo atteggiamento autolesionisti ci e di seguire perciò anche i consigli del collega Andrologo che ha potuto visitarla.
La seconda quanto all' ipersensibilità del glande provi a spalmare mezz ora prima del rapporto e quindi massaggiare fino ad assorbimento sul glande una "puntina"( insisto INA puntina) di una crema anestetica ,per esempio l' Emla.
Affronti il rapporto con sempre maggiore serenità ed in piena sintonia,con ovviamente adeguati "preliminari", con la sua ragazza ;ma assolutamente senza lo stres di fare un "test"....
Cordialmente,
Dr. Fausto Ferrini
Specialista in Endocrinologia
Perfezionato in Andrologia
Master in Sessuologia Clinica
Andrologo Certificato SIA(Soc.It.Andr
[#2]
Gentile Utente,
mi associo elle indicazioni del Dr. Ferrini nella risposta.
La valutazione andrologica è sempre il primo step diagnostico, per escludere un'etiologia organica e per rassicurarla sulla sua salute sessuale.
Per ogni disfunzione sessuale inoltre, dobbiamo analizzare:
i fattori predisponenti, fattori precipitanti ed i fattori mantenenti , più la “storia del disturbo”, per avere le idee più chiare
La sfera intima però prevede un'importante aspetto "relazionale" che andrebbe analizzato, oltre alle difficoltà della sua ragazza durante la penetrazione.
le allego due canali, uno sul d.e e l'altro sul vaginismo.
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
mi associo elle indicazioni del Dr. Ferrini nella risposta.
La valutazione andrologica è sempre il primo step diagnostico, per escludere un'etiologia organica e per rassicurarla sulla sua salute sessuale.
Per ogni disfunzione sessuale inoltre, dobbiamo analizzare:
i fattori predisponenti, fattori precipitanti ed i fattori mantenenti , più la “storia del disturbo”, per avere le idee più chiare
La sfera intima però prevede un'importante aspetto "relazionale" che andrebbe analizzato, oltre alle difficoltà della sua ragazza durante la penetrazione.
le allego due canali, uno sul d.e e l'altro sul vaginismo.
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.9k visite dal 23/09/2013.
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