Disfunzione erettile - 22 anni
Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 22 anni e soffro di disfunzione erettile. Sottoposto a sollecitazione, il pene raggiunge un'erezione appena sufficiente a notare la differenza rispetto ai momenti in cui è a riposo. Questo, ovviamente, mi crea innumerevoli problemi sia a vivere un qualunque tipo di rapporto di coppia, sia nella semplice masturbazione.
Recandomi a Giugno da un andrologo, dopo aver effettuato le analisi del sangue ed i controlli ormonali (tutto uscito più che perfetto), dopo un'analisi alla tiroide e anamnesi completa, mi è stata prescritta una terapia a base di Cialis 5mg da prendere 5 volte a settimana. Dopo il primo mese, dal momento che sembrava funzionare, il dottore ha ritenuto di continuare per un altro mese, 4 volte a settimana.
Ora, terminato il mese e terminata la cura, a distanza di meno di 2 settimane da quando ho preso l'ultima compressa, mi sono reso conto che mi trovo alle stesse condizioni cui ero prima di iniziare la terapia. Mentre nel periodo in cui la prendevo riuscivo ad avere erezioni normali e spontanee, adesso questo non succede più, le erezioni spontanee sono pressappoco scomparse e non posso vivere alcun tipo di rapporto di coppia (di nuovo).
Sto pensando, onde evitare problemi che non esistono, di affiancare delle sedute psicosessuologiche alla cura che eventualmente mi verrà ripristinata dal dottore. Quello che mi chiedo è se queste disfunzioni, appurato che non dipendono da fattori ormonali e probabilmente neanche da pressioni psicologiche, visto che le stesse difficoltà che ho durante il rapporto con un partner le ho anche quando sono solo con me stesso, possono avere altre cause più remote e preoccupanti oppure se un forte blocco psicologico può inibire l'erezione anche per la masturbazione.
Concludo dicendo che, sebbene io non riesca ad avere rapporti di penetrazione, ho una vita sessuale abbastanza attiva e non so se questa "iperattività" può compromettere il mantenimento dell'erezione, a prescindere dai problemi, e far scendere il desiderio sessuale così come mi capita.
Sono un ragazzo di 22 anni e soffro di disfunzione erettile. Sottoposto a sollecitazione, il pene raggiunge un'erezione appena sufficiente a notare la differenza rispetto ai momenti in cui è a riposo. Questo, ovviamente, mi crea innumerevoli problemi sia a vivere un qualunque tipo di rapporto di coppia, sia nella semplice masturbazione.
Recandomi a Giugno da un andrologo, dopo aver effettuato le analisi del sangue ed i controlli ormonali (tutto uscito più che perfetto), dopo un'analisi alla tiroide e anamnesi completa, mi è stata prescritta una terapia a base di Cialis 5mg da prendere 5 volte a settimana. Dopo il primo mese, dal momento che sembrava funzionare, il dottore ha ritenuto di continuare per un altro mese, 4 volte a settimana.
Ora, terminato il mese e terminata la cura, a distanza di meno di 2 settimane da quando ho preso l'ultima compressa, mi sono reso conto che mi trovo alle stesse condizioni cui ero prima di iniziare la terapia. Mentre nel periodo in cui la prendevo riuscivo ad avere erezioni normali e spontanee, adesso questo non succede più, le erezioni spontanee sono pressappoco scomparse e non posso vivere alcun tipo di rapporto di coppia (di nuovo).
Sto pensando, onde evitare problemi che non esistono, di affiancare delle sedute psicosessuologiche alla cura che eventualmente mi verrà ripristinata dal dottore. Quello che mi chiedo è se queste disfunzioni, appurato che non dipendono da fattori ormonali e probabilmente neanche da pressioni psicologiche, visto che le stesse difficoltà che ho durante il rapporto con un partner le ho anche quando sono solo con me stesso, possono avere altre cause più remote e preoccupanti oppure se un forte blocco psicologico può inibire l'erezione anche per la masturbazione.
Concludo dicendo che, sebbene io non riesca ad avere rapporti di penetrazione, ho una vita sessuale abbastanza attiva e non so se questa "iperattività" può compromettere il mantenimento dell'erezione, a prescindere dai problemi, e far scendere il desiderio sessuale così come mi capita.
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salve.
le sue ipotesi sono condivisibili e mi sembra che sia ben seguito. in effetti alla sua età la probabilità che esista un fattore vascolare in pista è abbastanza remota. l'ipotesi che frequenti eiaculazioni e un fattore psicologico possano essere correlabili col sintomo è ragionevole.
cordialmente
le sue ipotesi sono condivisibili e mi sembra che sia ben seguito. in effetti alla sua età la probabilità che esista un fattore vascolare in pista è abbastanza remota. l'ipotesi che frequenti eiaculazioni e un fattore psicologico possano essere correlabili col sintomo è ragionevole.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 05/09/2013.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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