Disfunzioni attività erettile
Buonasera, ho 44 anni e da circa 5/6 anni mi sono accorto di avere un'attività erettile assai minore rispetto al passato. Sono stato un grande fumatore, ora mi limito alla sigaretta elettronica, non ho gravi problemi di salute, insomma tali da giustificare la comparsa di questo problema; l'eccitazione è normalissima e segue i canoni tradizionali che ho sempre avuto sin da ragazzo, ma al momento della conclusione dell'atto sessuale, quindi dalla penetrazione (che 99 volte su 100 evito) al raggiungimento dell'orgasmo (provocatomi quasi sempre con altri sistemi dalla mia compagna) non riesco ad andare avanti. In questi ultimi anni ho avuto numerosi problemi familiari e di lavoro, ma non ritengo siano di entità tale da giustificare questo mio sopraggiunto problema. Potete indicarmi cortesemente le analisi e gli eventuali accertamenti da fare? Ringraziando per la disponibilità invio distinti saluti.
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Gentile lettore,
da questa postazione ci è difficile capire bene cosa è successo ed in questi casi la cosa migliore da fare è sempre una attenta valutazione clinica diretta per comprendere il suo eventuale "problema" e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche.
A questo punto potrebbe essere utile una attenta valutazione clinica da parte di un andrologo .
Nel frattempo, se desidera conoscere o avere un'idea delle analisi e degli eventuali accertamenti da fare, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html ,
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .
Un cordiale saluto.
da questa postazione ci è difficile capire bene cosa è successo ed in questi casi la cosa migliore da fare è sempre una attenta valutazione clinica diretta per comprendere il suo eventuale "problema" e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche.
A questo punto potrebbe essere utile una attenta valutazione clinica da parte di un andrologo .
Nel frattempo, se desidera conoscere o avere un'idea delle analisi e degli eventuali accertamenti da fare, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 03/09/2013.
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