Pallina solida al tatto nel pene
[#1]
Caro lettore ,
la "pallina" da lei osservata potrebbe far pensare ad un piccolo nodulo di induratio penis plastica (IPP) o malattia di La Peyronie. Questa è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene. L'IPP può essere associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione e, soprattutto nelle fasi più avanzate, possono subentrare disturbi erettivi.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria. Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa ) ed infettivi (uretriti, ecc.). Una recente osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.
Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.
La malattia presenta un decorso estremamente "capriccioso" e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico ,conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E ,farmaci antiinfiammatori . Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni ,la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori .
Da ultimo solo, a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere anche l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento. Detto questo poi, senza una valutazione clinica diretta e solo con le scarse indicazioni cliniche che ci fornisce, è impossibile formulare una risposta corretta sia a livello diagnostico che terapeutico. Bisogna, a questo punto, consultare un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
la "pallina" da lei osservata potrebbe far pensare ad un piccolo nodulo di induratio penis plastica (IPP) o malattia di La Peyronie. Questa è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene. L'IPP può essere associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione e, soprattutto nelle fasi più avanzate, possono subentrare disturbi erettivi.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria. Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa ) ed infettivi (uretriti, ecc.). Una recente osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.
Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.
La malattia presenta un decorso estremamente "capriccioso" e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico ,conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E ,farmaci antiinfiammatori . Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni ,la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori .
Da ultimo solo, a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere anche l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento. Detto questo poi, senza una valutazione clinica diretta e solo con le scarse indicazioni cliniche che ci fornisce, è impossibile formulare una risposta corretta sia a livello diagnostico che terapeutico. Bisogna, a questo punto, consultare un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
caro lettore,
dalla sua descrizione non mi sembra che il suo problema "la pallina sottopellle" possa essre collegabile ad una patologia da IPP.
si faccia visitare da un andrologo che possa valutare le caratteristiche della lesione ( magari con l'aiuto di una ecografia)
Se vuole qualche informazione in più consulti la MinForma relativa alla Induratio Penis Plastica
Cari saluti
dalla sua descrizione non mi sembra che il suo problema "la pallina sottopellle" possa essre collegabile ad una patologia da IPP.
si faccia visitare da un andrologo che possa valutare le caratteristiche della lesione ( magari con l'aiuto di una ecografia)
Se vuole qualche informazione in più consulti la MinForma relativa alla Induratio Penis Plastica
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#4]
Caro lettore ,
se lo desidera poi ci aggiorni sull'eventuale diagnosi ricevuta. Speriamo che l'ipotesi del collega Pozza sia quella corretta e il tutto si riduca ad esempio alla presenza di una "semplice" cisti sebacea. Comunque le ribadisco ancora una volta la necessità di una valutazione andrologica diretta per poter formulare una risposta corretta sia a livello diagnostico che terapeutico.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
se lo desidera poi ci aggiorni sull'eventuale diagnosi ricevuta. Speriamo che l'ipotesi del collega Pozza sia quella corretta e il tutto si riduca ad esempio alla presenza di una "semplice" cisti sebacea. Comunque le ribadisco ancora una volta la necessità di una valutazione andrologica diretta per poter formulare una risposta corretta sia a livello diagnostico che terapeutico.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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