Trombosi della vena dorsale superficiale del pene
Gentili Dottori,
vorrei avere qualche consiglio su come poter risolvere chirurgicamente il mio problema. Nel 2009 sono stato operato di varicocele sx. Dopo l'intervento ho notato subito che è scomparsa la vena dorsale superficiale su quel lato. Ho buone ragioni di pensare che sia stata erroneamente legata durante l'intervento insieme alla vena spermatica. Questo ha determinato che il pene, in fase di erezione, non sia più rigido come prima.
Nel 2012 ho avuto la balanopostite. Sul glande e sul prepuzio sono comparse delle lesioni che non si rimarginano da oltre un anno (nonostante le varie pomate prescritte a base di acido ialuronico, o antimicotiche/antibatteriche, che sono risultate essere inutili).
Ho paura che a seguito dell'intervento mal eseguito il sistema circolatorio del pene sia compromesso e che questo abbia comportato nel lungo periodo, oltre alla perdita di turgore anche la difficoltà (se non impossibilità) per la pelle del pene, e in particolare della mucosa del glande, di rigenerarsi.
Vorrei sapere se questa condizione è trattabile chirurgicamente, e a chi posso rivolgermi per evitare ulteriori danni.
Vi ringrazio per il vostro aiuto.
vorrei avere qualche consiglio su come poter risolvere chirurgicamente il mio problema. Nel 2009 sono stato operato di varicocele sx. Dopo l'intervento ho notato subito che è scomparsa la vena dorsale superficiale su quel lato. Ho buone ragioni di pensare che sia stata erroneamente legata durante l'intervento insieme alla vena spermatica. Questo ha determinato che il pene, in fase di erezione, non sia più rigido come prima.
Nel 2012 ho avuto la balanopostite. Sul glande e sul prepuzio sono comparse delle lesioni che non si rimarginano da oltre un anno (nonostante le varie pomate prescritte a base di acido ialuronico, o antimicotiche/antibatteriche, che sono risultate essere inutili).
Ho paura che a seguito dell'intervento mal eseguito il sistema circolatorio del pene sia compromesso e che questo abbia comportato nel lungo periodo, oltre alla perdita di turgore anche la difficoltà (se non impossibilità) per la pelle del pene, e in particolare della mucosa del glande, di rigenerarsi.
Vorrei sapere se questa condizione è trattabile chirurgicamente, e a chi posso rivolgermi per evitare ulteriori danni.
Vi ringrazio per il vostro aiuto.
[#1]
Gentile lettore,
quanto ci descrive presenta delle ipotesi causa-effetto che da un punto di vista medico vanno puntualizzati.
-Ritengo altamente improbabile che un intervento di varicocele possa direttamente danneggiare la vena dorsale superficiale: il decorso dei due sistemi vascolari sono diversi.
-La eventuale legatura venosa non può determinare riduzione del turgore del pene in erezione. In passato anzi la legatura della vena dorsale (profonda) era eseguita proprio per migliorare la rigidità del pene.
Rimane un fatto che lei nota delle anomalie, che andrebbero comunque ben comprese. E' consigliabile che lei faccia rivalutare la sua situazione in ambito andrologico.
Ci faccia poi sapere gli esiti della visita.
quanto ci descrive presenta delle ipotesi causa-effetto che da un punto di vista medico vanno puntualizzati.
-Ritengo altamente improbabile che un intervento di varicocele possa direttamente danneggiare la vena dorsale superficiale: il decorso dei due sistemi vascolari sono diversi.
-La eventuale legatura venosa non può determinare riduzione del turgore del pene in erezione. In passato anzi la legatura della vena dorsale (profonda) era eseguita proprio per migliorare la rigidità del pene.
Rimane un fatto che lei nota delle anomalie, che andrebbero comunque ben comprese. E' consigliabile che lei faccia rivalutare la sua situazione in ambito andrologico.
Ci faccia poi sapere gli esiti della visita.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per il Suo riscontro. Ho effettuato ieri la visita andrologica. Ecco il referto:
Es. obiettivo genitali esterni: "Pene normoconformato; sulla superficie dorso-laterale sinistra si apprezza cordone duro-fibroso mobile sui piani profondi, non dolorabile, ricoperto da cute integra e si presenta traslucido; didimi ed epididimi regolari; sensibilità tattile e dolorifica conservata".
Conclusioni: "Esiti di trombosi della vena dorsale superficiale del pene".
La vena dorsale superficiale normalmente drena il sangue del prepuzio e della cute dell'organo. Il mio prepuzio e il mio glande presentano delle lesioni che sono apparse a seguito di balanopostite e che non guariscono da oltre un anno.
Mi chiedo se la mancanza di afflusso di sangue da parte di quella vena determini il non rimarginarsi del glande e del prepuzio e se sia possibile un intervento correttivo di qualche tipo che riporti la circolazione sanguigna a livelli di normalità. Se questo è possibile, a chi devo rivolgermi?
La singrazio per la Sua attenzione.
La ringrazio per il Suo riscontro. Ho effettuato ieri la visita andrologica. Ecco il referto:
Es. obiettivo genitali esterni: "Pene normoconformato; sulla superficie dorso-laterale sinistra si apprezza cordone duro-fibroso mobile sui piani profondi, non dolorabile, ricoperto da cute integra e si presenta traslucido; didimi ed epididimi regolari; sensibilità tattile e dolorifica conservata".
Conclusioni: "Esiti di trombosi della vena dorsale superficiale del pene".
La vena dorsale superficiale normalmente drena il sangue del prepuzio e della cute dell'organo. Il mio prepuzio e il mio glande presentano delle lesioni che sono apparse a seguito di balanopostite e che non guariscono da oltre un anno.
Mi chiedo se la mancanza di afflusso di sangue da parte di quella vena determini il non rimarginarsi del glande e del prepuzio e se sia possibile un intervento correttivo di qualche tipo che riporti la circolazione sanguigna a livelli di normalità. Se questo è possibile, a chi devo rivolgermi?
La singrazio per la Sua attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 08/07/2013.
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