Assunzione viagra

Ho 56 anni e da alcuni anni soffro di ipertensione. Per tale patologia assumo Tenormin 50 Mg, Micardis 80 Mg, lercadip 10 Mg. Durante i rapporti ho notato che non riesco più ad avere un erezione adeguata. Mi sono recato da un andrologo, il quale mi ha sottoposto ad analisi del sangue ed accertamenti ecografici alcuni anche fastidiosi. Tutto normale. In quell'occasione mi ha riferito che probabilmente erano i medicinali che assumevo per curare l'ipertensione ed in particolare i betabloccanti che potevano causare il calo erettivo. Mi ha consigliato di prendere il Viagra ed eventualmente parlare con il cardiologo per cambiare la terapia.
Nel frattempo ho scoperto di avere dei noduli tiroidei (non preoccupanti) per i quali assumo eutirox 0,25.
Non ho mai sofferto di cuore ed ho sempre praticato una buona attività fisica. Colesterolo basso . Ho scoperto per caso a seguito di un controllo approfondito (tac coronarica) a cui ho voluto sottopormi di mia iniziativa senza alcun sintomo o quant'altro di avere una coronaria occlusa all'80 per cento, pur non avendo mai riscontato alcun problema nei vari esami eseguiti nel corso degli anni. Sono stato sottoposto ad intervento di angioplastica con il relativo posizionamento di uno stent medicato. Per tale intervento assumo il Duoplavin (antiaggregante ) e assumo a titolo precauzionale Provisacor 10 mg e ezetimibe da 10 mg. per mantenere il colesterolo LDL intorno ai valori di 70. A seguito di questo intervento e' subentrata la paura ed ho smesso di prendere il viagra. Non ho parlato con il mio medico curante ne tantomeno con il cardiolgo di questo mio problema. Adesso sia per le medicine che assumo sia dal punto di vista psicologico i problemi si sono acuiti.
Per quanto sopra vorrei sapere per quanto possibile se riprendessi ad assumere il viagra prima di un rapporto, potrebbe creare problemi al cuore o alle coronarie o avere qualche particolare interazione con le medicine che assumo.
Ringrazio
Antonio
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

ci pone un quesito terapeutico specifico e particolare che purtroppo richiede una attenta e completa valutazione clinica diretta de per questo il nostro invito è quello di sentire in primis il suo cardiologo e poi anche il suo andrologo di riferimento, insieme potrebbero arrivare a darle la strategia terapeutica ottimale.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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